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Vogliamo pensare e vivere per intero

Abbiamo bisogno di credere in qualcosa. Abbiamo bisogno di lottare. Abbiamo bisogno di urlare il dolore, la pena, il sacrificio. Abbiamo bisogno di non fare finta di nulla quando accanto qualcuno muore. Abbiamo bisogno di non stare ferme a guardare mentre il mondo va a rotoli. Vogliamo pensare, dire e poi agire perché senza di noi il mondo è perduto e con il mondo saremo perdute anche noi.

Ci sentiamo schiacciate da mille forme di prevaricazioni e abusi. Non ne possiamo più di gente che ci dice cosa dobbiamo fare e come dobbiamo farlo. Quello che ci accade attorno e accade a noi non ci piace, non va bene.

La gente muore, le donne muoiono, la fatica è enorme e non c’è nessuno che mostri un po’ di vita. Un sprazzo di passione, vitalità, energia.

Di cosa siete fatti? Di carne e sangue. E poi? Tanti sembrano corpi vuoti che si lasciano fermare da un branco di vecchi fanatici che ad ogni passo vi impongono di moderare le parole, i gesti, i respiri.

Moderassero piuttosto la loro sete di potere, la violenza degli abusi che compiono. Dovranno smetterla di trattarci da bambini idioti e di dirci che loro sono responsabili e noi no.

Loro responsabili? Il governo dei bunga bunga? Loro sarebbero quelli oculati? Che spendono bene le risorse e che sanno governare il mondo?

Abbiamo perso la pazienza. Ma non abbiamo perso la speranza che le cose possano migliorare perché sappiamo che il mondo cambia lentamente e noi, qui, oggi, siamo solo una goccia in un mare di ribellione. Ma quella goccia non deve mancare perché altrimenti il mare diventa un piccolo lago e quel lago si prosciugherà e non lascerà energia a sufficienza per le generazioni a venire.

Smettete di misurare le parole. Smettete di usare la diplomazia. Smettete di farvi il segno della croce ogni volta che vi opponete al disastro. Non c’è scomunica sociale per le lotte giuste. Non c’è eresia quando si vuole sconfiggere la dittatura.

Abbiamo fame, sete, voglia di respirare. Siamo in prigione e vogliamo uscire. Viviamo dentro recinti di filo spinato con gli altoparlanti delle guardie che ci dicono che il filo spinato serve per la nostra sicurezza, a garantire la nostra libertà.

Abbiamo occhi, orecchie, bocca, cuore. Abbiamo capacità di distinguere i miserabili e i disonesti. E siamo stanche di tanta prudenza, tanti balletti bipartisan, tante parole signorili e tanta finzione di partecipazione democratica.

Noi non vogliamo un briciolo di esistenza. Vogliamo vivere per intero. Ne abbiamo diritto. E tutti quelli che continueranno a dirlo a metà non ci rappresentano.

Perciò ci rappresentiamo da sole, perché abbiamo corpo, cuore e testa per farlo e perché la vita è nostra e nessuno ce la può togliere.

Vogliateci bene. Raccontateci storie. Regalateci i vostri pensieri.

Ci serviranno a sapere che non siamo sole/i!

—>>>La nostra mailing list

Posted in Anti-Fem/Machism, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


One Response

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  1. Lady Losca says

    Era questo, quello che volevo dire qui: http://ladylosca.noblogs.org/post/2010/11/03/pure-er-titolo-ce-vole/
    :****