Le donne di Terzigno tentano di opporsi al passaggio dei corpi dell’immondizia. Li bloccano con i loro corpi e quei corpi vengono massacrati dalla polizia che lavora al servizio di chi vuole trasformare quel territorio in monnezza-land.
Le donne del governo invece fanno sapere che arriveranno, chissà quando, speciali fondi per cucire le bocche delle famiglie. Una specie di risarcimento, come facevano una volta le industrie ad alto rischio di inquinamento che pagavano due lire ai cittadini, possibilmente realizzavano un giardino pubblico, con le foglie degli alberi che diventavano metalliche per i fumi irrespirabili, per poter avere licenza di morte su un territorio nel quale di sicuro non facevano vivere i loro figli.
Il premier dice che non è una emergenza. Infatti no. Una guerra che si protrae da giorni per lui non è una emergenza. Si tratta solo di un contrattempo locale da eliminare con i manganelli.
Sono un contrattempo gli uomini e le donne che pretendono di respirare aria pulita e sono un contrattempo i bambini che non meritano di nutrirsi e dissetarsi con cibi e liquidi inquinati da quello che una discarica produce e rilascia nelle falde acquifere e nei terreni.
Sono un contrattempo queste donne che vengono pestate mentre lottano per non essere sepolte dall’immondizia.
E’ una resistenza che merita solidarietà e rispetto perchè la prima lotta per la difesa della democrazia è quella che esige di esercitare una sovranità territoriale. Non c’è nessuno che ha il diritto di piazzare discariche, fabbriche di morte, cemento, radiazioni dove gli pare per arricchire speculatori e amazzare la gente che in quei territori ci vive. Non c’è nessuno che ha il diritto di farlo perchè questa gente, queste donne, a Terzigno non sono ospiti. Sono abitanti legittimi, si sono guadagnati il diritto a poter dire la propria opinione su quello che deve avvenire in quel posto, sono persone massacrate da una economia spregiudicata e criminale che invece che razionalizzare i consumi e la produzione di materiale inquinante sollecita gli acquisti, la spesa, finanzia la povertà e apre discariche e fabbriche di morte.
Quello che succede a queste donne può accadere a ciascuno di voi perchè domani chiunque può arrivare a casa vostra e dirvi che vi seppellirà con immondizia e inquinamento, cemento e radiazioni, senza che voi possiate fare niente perchè se reagite sarà la polizia che vi farà tacere.
Quello che succede a queste donne in effetti succede a tutti/e noi. E ora basta!
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