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Terzigno: la dittatura del business dell’immondizia!

Facinorosi. Scenario dantesco. Buttavano le pentole. Solo per citare alcune delle definizioni snocciolate dai giornali di regime a difesa dei distributori di monnezza sulla testa dei cittadini e delle cittadine di Terzigno. E l’olio bollente, no? Un bel getto di pece nera? Eppure è strano perchè dal video non sembra che ci siano guerrieri barricati in una fortezza all’interno della quale si può penetrare solo con lunghe scale di legno dopo un bel lancio di catapulte.

Mi pare di vedere madri di famiglia e donne con le mani alzate che vengono picchiate perchè difendono la loro salute e quella dei loro figli. E poi leggo che un’auto della polizia ha investito e mandato all’ospedale un manifestante. E se ricordo bene quello che è successo a Genova nel 2001 durante il G8 direi che tutto ciò mi sembra davvero familiare. Si chiama repressione e quello che vedete sono le stesse cose accadute per imporre la Tav in Val Susa, sarà quello che accadrà per imporre le centrali nucleari ed è quello che succede ogni volta che il governo decide di ignorare il parere dei cittadini.

Sarebbe questo il governo del popolo? Di che popolo parliamo? Il popolo che si concede lo scudo retroattivo per sfiggire ai processi mentre la gente viene massacrata dalla polizia per difendere il diritto a respirare un po’ d’aria pulita? Ma lo sanno quelli che stanno al governo che le discariche fatte male, così come le gestisce la camorra, producono scolo che si infiltra nelle falde e nei terreni? Lo sanno che in quelle terre muore tutta l’economia e muore la gente perchè non si può bere, innaffiare i terreni e non si può mangiare nessun prodotto raccolto? Lo sanno che per favorire il business dell’immondizia stanno condannando a morte intere località e tanta gente?

E veramente la polizia non si vergogna di mettere le mani addosso alle donne e alle persone che tentano di salvaguardare la propria salute? Ma che razza di lavoro fanno? A garanzia dei potenti e degli speculatori mentre la povera gente muore nell’inquinamento? Sarebbe questa la “sicurezza” che garantiscono?

Picchiano la gente sfruttata, disoccupata, derubata di speranze, di un futuro, del diritto alla vita, al dissenso, a decidere cosa deve avvenire in casa loro. Non c’è una giustificazione per questo. Mi chiedo come lo spiegheranno ai loro figli. Cosa gli diranno: che quelle donne erano ultrà fascisti tifosi fanatici travestiti da madri di famiglia?

Nb: il prossimo che mi dice che il sud non si ribella gli faccio i capelli verdi. Il sud si ribella sempre. E quando si ribella succede esattamente quello che succede a Terzigno.

Leggi anche:

Il sangue delle donne di Terzigno

Posted in Anti-Fem/Machism, Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Precarietà, R-esistenze.


2 Responses

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  1. Mary says

    Il sud si ribella quando è troppo tardi!

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  1. ladyradio » Archive » Donne di Terzigno in prima linea linked to this post on Ottobre 21, 2010

    […] Terzigno: la dittatura del business dell’immondizia! […]