Un post del disertore ekbloggethi (ovviamente è stato immediatamente schedato come da logica del branco) che vale la pena ricondividere qui. Buona lettura!
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Qualche giorno è toccato sorbirsi le lagne di tale Sereni, di professione portiere del Brescia. Il solito testimonial dei “padri separati”, sul quale Repubblica si è tuffata a pesce (cosa assai in tema, visto il mestiere del tizio) in un momento in cui Sakineh languiva. Articoli, articoloni, articolesse e via discorrendo; poi, del tutto casualmente, si è venuto a sapere dalla ex moglie del tipo che lei non impedisce assolutamente al padre di vedere i figli, ma che semplicemente il lamentoso & accorato paparino semplicemente non va a vederli. Bisogna capirlo: fra i duri allenamenti, le partite e le trasferte, è più comodo rilasciare un’accorata intervista al giornalone infamando l’ex sposa piuttosto che prendere un mezzo qualsiasi e andare dai figli che nessuno gli ha vietato di vedere.
Ieri, invece, il Quotidiano Nazionale (di cui fa parte anche la Nazione di Firenze) si è superato. Addirittura una mega-prima pagina dove campeggia l’immagine di tale Tiberio Timperi, dimenticabilissimo presentatore di telegiornali e altra paccottiglia televisiva, che qualche anno fa furoreggiava per il bell’aspetto e gli occhioni blé. Ora anche lui, va quasi da sé, padre separato già confezionato per fare da testimonial. Non soltanto la prima pagina: anche la seconda e la terza. Il paparino séparé, sui quotidiani del gruppo Riffeser, ha mandato in secondo piano persino Berlusconi e Fini. Vorrei risparmiare a tutti i contenuti degli articoli, dato che sembrano scritti con lo stampino; l’ex moglie messa al rogo, il commosso autoritratto del Timperi (tanto che una persona di normale raziocinio dovrebbe chiedersi come mai simili modelli di virtù a un certo punto siano stati mandati al gas dalle mogli), e tutto il resto. Però il QN ne approfitta anche, e pesantemente, per parlare delle furbette che si servono di una “legge ingiusta e fallimentare”, e soprattutto per attaccare direttamente la legge sull’affido condiviso. Eccoci dunque al vero scopo di tutti questi (più o meno) famosi babbini lagrimosi, dai portieri di pallone agli ex presentatori bolliti, fino a arrivare ai tipi qualsiasi sui quali si precipita la Vita in diretta.
Nel frattempo, a cadenza pressoché quotidiana, un bel po’ di padri separati fanno notizia in altro modo, e senza bisogno di testimonial. Pigliano i figli, li portano in campagna o in altri posti, e li ammazzano a fucilate. Talora non risparmiando nemmeno il cane. Hanno già preparato la commovente letterina (stile “vi veglieremo da lassù”, che un bel riferimento al cielo fa sempre molta presa), si sparano una volta compiuto l’estremo atto d’amore ed eccoli già pronti per diventare santi. Sì, perché servono pure loro alla nobile causa. E tanto. Cosa importa se c’è una famiglia sterminata: hanno agito per amore di fronte alla perfida ex-moglie furbetta. E così i padri separati producono i figli sparati. E le mogli sparate, i cani ammazzati come cani, le figlie violentate, lo stalking e tutto il resto.
Ora, sia chiaro: non voglio dire che il signor Sereni e il signor Timperi siano dei mostri; sono solo dei poveracci che si prestano, colpevolmente, a una campagna tra le più odiose di questi tempi già di per sé odiosi. Anche perché, così facendo, sono utilizzati per coprire dei mostri autentici, degli schifosi esseri ammalati di possesso che non esitano a puntare un’arma addosso a un bambino e a fare fuoco. Il fatto che poi si ammazzino anche loro è irrilevante. Io ho rispetto estremo della disperazione e del suicidio, ma a condizione che non coinvolga altre persone e altri esseri viventi. Ho rispetto, anche per averlo visto coi miei occhi, della persona che decide di interrompersi, ma non di chi, per farlo, apre il gas e fa saltare un condominio intero. Anche perché potrebbe, in questo preciso momento, capitare anche a me. Nessuno mi dice che al terzo piano di via xxxxxxx non ci sia uno che fra tre minuti mi fa crollare il palazzo addosso perché vuole suicidarsi. Io non voglio suicidarmi affatto. Non lo vogliono i bambini il cui padre intende punire la madre togliendoli dal mondo con un atto esclusivamente di odio. E non lo vuole nemmeno il cane che credeva di andare a correre su un prato.
Le persone che si prestano a questa campagna sono dei complici, e sovente dei complici di omicidi premeditati. Gli scopi della campagna sono chiarissimi. Si vuole togliere alle donne la possibilità di difendere i propri figli da uomini violenti; è chiaro che non tutti i padri separati sono tali, ma una legge e dei provvedimenti legislativi sono fatti, o dovrebbero essere fatti, per salvaguardare una comunità, non per soddisfare il singolo caso. Si dipingono le donne, in questa libera società vittime di ogni tipo di sopruso, di violenza e di prevaricazione, come le vere colpevoli: è un gioco vecchio e che funziona purtroppo sempre. Si crea un movimento di opinione basato sulla consueta commozione, quando però per le quotidiane tonnellate di violenza di morte ai danni delle donne non si commuove proprio nessuno. Anzi. Direi che nella stragrande maggioranza dei casi, il pensiero diffuso sia decisamente andreottiano: se la sono andata a cercare. I figli sparati? Poverini, è stato l’ultimo regalo d’amore del papà, diventeranno angioletti in cielo mentre la mamma marcirà all’inferno. Anche questi sono gli ottimi risultati di 2000 anni di cattolicesimo; del resto, è una religione che si basa su un padre che ha lasciato tranquillamente ammazzare un figlio, e in modo atroce. Sarà stato separato anche lui?
Succedono poi cose curiose, come quella illustrata nella foto sotto il titolo. Forse magari non lo sanno (o forse sì), ma i padri separati sono stati “sposati” anche da Forza Nuova. A Pavia (dove è stata scattata la foto), i forzanovisti si servono di loro perché non siano concessi appartamenti popolari a immigrati e rom: invece di dare le case a questi esseri subumani, diamole ai poveri padri separati! Insomma, si lasciano trasformare in oggetto di propaganda razzista (oltre che maschilista).
A questo punto restano due speranze. La prima è quella di non lasciar passargliene una, con un’opera continua di controinformazione, di confutazione, di esplicazione. La seconda è che i Padri Separati si decidano finalmente a costituirsi in ordine monastico: ci sarebbero così i Padri Scolopi, i Padri Maristi, i Padri Comboniani e i Padri Separati. Chissà che, nella pace claustrale, non trovino persino il tempo di andare a trovare i figli invece di parare rigori, presentare trasmissioni spazzatura, concedere intervisti a quotidiani di merda e mettere anche loro un proiettile nella testa di qualche donna o di qualche bambino.
Carissima Sara, ho letto quel che hai scritto e davvero, purtroppo, non sono che conferme a quel che è già chiarissimo. I “padri separati” con tutte le loro geremiadi pubbliche altro non sono che lo strumento di volontà politiche ben precise tese alla approvazione del DDl 957 e alla riaffermazione di un predominio anche e soprattutto sulla testa dei minori. A questi qui dei minori non importa niente, ed è bene dirlo in modo reciso e inequivocabile: importa semplicemente soddisfare la volontà di erodere quanto più possibili i diritti della donna, una cosa che è organicamente propria del peggiore fascismo. Come quello che stiamo vivendo. Con le modifiche da te descritte, i figli diventano anche qualcosa di meno di un pacco postale: un pacco almeno prima o poi arriva a destinazione, qui non si sa più nemmeno quale destinazione possano avere una bambina o un bambino divisi tra due residenze, tra due ambienti, e spesso e volentieri tra contrapposizioni di cui sarebbero gli inevitabili strumenti e vittime. L’ennesimo passo indietro in questo paese che sta regredendo al regime. Come dici giustamente tu: figli come “beni materiali”, come automobili, come oggetti monetizzabili e di scambio.
Io ti chiederei gentilmente, Anna, di poter riprodurre integralmente questo tuo commento sul mio blog. Per quello che può servire, lo metto a disposizione tua e di chiunque altra per combattere questa autentica infamia, e ancora una volta hai trovato il giusto termine. Permettimi di mandarti un abbraccio forte.
CIAO HO LETTO IL TUO COMMENTO MOLTO ARGUTO E AZZECCATO! SONO UNA MAMMA SEPARATA DI BOLOGNA CHE ASSIEME AD ALTRE MAMME NELLA MIA SITUAZIONE STIAMO CERCANDO DI SENSIBILIZZARE PIU’ PERSONE POSSIBILI ALL’ARGOMENTO DDL 957 AFFIDO CONDIVISO BIS. LA COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO STA RIPRENDENDO IN MANO IN QUESTI GIORNI IL DDL 957 IN MATERIA DI AFFIDO DEI MINORI A SEGUITO DELLA RICHIESTA DI GRUPPI BEN ORGANIZZATI DI PADRI SEPARATI MOLTO IN VISTA E POLITICAMENTE INTRODOTTI. A PARTE LE OVVIE E SCONTATE RICHIESTE DI MODIFICHE DI CARATTERE ECONOMICO (SULLE QUALI NON VOGLIAMO ADDENTRARCI PER NON CADERE IN STERILI POLEMICHE) IL PRIMO PUNTO CHE VERRA’ PRESO IN ESAME DAL SENATO E’ IL SEGUENTE”L’ABOLIZIONE DEL COLLOCAMENTO DEL FIGLIO PRESSO UN GENITORE IN QUANTO IL FIGLIO AVRA’ DOMICILIO PRESSO ENTRAMBI I GENITORI ED IL TEMPO DELLA SUA PRESENZA PRESSO CIASCUN GENITORE SARA’ PARITETICO”, DETTO IN PAROLE POVERE IL FIGLIO MINORE SARA’ TAGLIATO IN DUE UN GIORNO O UNA SETTIMANA DALLA MADRE L’ALTRO DAL PADRE OLTRE A NON AVERE PIU’ DI FATTO NEMMENO UNA RESIDENZA UNICA. ALCUNI GIUDICI HANNO GIA’ EMESSO ALCUNE SENTENZE SIMILI ED I RISULTATI SONO STATI DEVASTANTI PER TUTTI, NON VOGLIAMO PARLARE DEI DOLORI DELLE MADRI, MA RIBADIRE IL DIRITTO DEL MINORE A VIVERE CON MINOR TRAVAGLIO POSSIBILE LA GIA’ DOLOROSISSIMA SITUAZIONE DELLA SEPARAZIONE! IN QUESTI CASI I MINORI SI SONO TROVATI IN UNA TALE SITUAZIONE DI CONFUSIONE FISICA MENTALE E SOCIALE CHE SONO REGREDITI PSICOLOGICAMENTE E IN ALCUNI CASI ANCHE FISICAMENTE (PER ES. TORNANDO A FARE LA PIPI’ A LETTO) DI FATTO ESPERIMENTI SULLA PELLE DI MINORI CHE NON SI SA CHE TIPO DI VITA POTRANNO AVERE DA ADULTI. ORA IL TENTATIVO E’ DI FAR PASSARE QUESTA DIVISIONE IN DUE FISICA DEL MINORE IN SENATO E RENDERE QUESTO UN ABOMINIO NAZIONALE PER MILIONI DI MINORI ! SIAMO CONFUSE ADDOLORATE E MOLTO PREOCCUPATE PER I NOSTRI FIGLI CHE DEVONO SI AVERE UN OTTIMO E PIU’ COSTANTE RAPPORTO CON I LORO PADRI ANCHE NEL CASO IN CUI I PADRI PER INCAPACITA’ DELLE MADRI SIANO AFFIDATARI , MA CHE QUESTO NON PUO’ ESSERE VISTO COME UN “CI DIVIDIAMO IN DUE NOSTRO FIGLIO” CIO’ E’ POSSIBILE ALLA FINE DI UN MATRIMONIO CON TUTTI I BENI MATERIALI MA CI OPPONIAMO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE A CHE UN BAMBINO VENGA VALUTATO DURANTE AL SEPARAZIONE COME UN’AUTOMOBILE! NON SAPPIAMO A CHI RIVOLGERCI E STIAMO CERCANDO DI PARLARE CON PIU’ PERSONE POSSIBILI ANCHE PER CHIEDERE AIUTO OD IDEE…SCUSA SE FORSE TI HO ANNOIATO MA SE POSSIBLE C’E’ UNA COSA CHE POSSIAMO FARE NOI TUTTI SCRIVERE UNA EMAIL ALL’ATTENZIONE DEL SEN. FILIPPO BERSELLI E DELLA SEN. MARIA ALESSANDRA GALLONE (PROMOTRICE IN SENATO DELLA MODIFICA DELLA LEGGE!) E SCRIVERE CHE TALI MODIFICHE SONO UNA INFAMIA CONTRO I MINORI! L’EMAIL E’ CRISTINA.RUSSO@SENATO.IT (SEGRETERIA DEL SEN BERSELLI)!! TI RINGRAZIO DI TUTTO L’AIUTO POSSIBILE CHE CI PUOI DARE…NON RIESCO A CAPIRE SE C’E’ UN FORUM QUI…TI PREGO DIVULGA LA COSA! GRAZIE SARA SILVESTRI