Pubblichiamo il lancio del nuovo progetto dell’Udi elaborato in piena scuola politica e recensito da Delta News che molto gentilmente ci ha permesso di condividere la notizia. Il progetto si chiama Womenpedia e noi, dopo tutte le tribolazioni che abbiamo patito segnalando manipolazioni e revisionismi di ogni genere riguardanti quel progetto, siamo ben felici di invitarvi ad approfondire e sostenere questo nuovo impegno, dopo “Immagini amiche” lanciato dall’Udi. Buona lettura!
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FEMMINISMI. UDI, irrompiamo in massa su Wikipedia
La Scuola Politica UDI, giunta alla quinta edizione, si pone sempre più come “momento gestazionale” di progetti che abbiano come obiettivo il cambiamento culturale e politico.
La tecnologia può costituire una grande occasione per rivoluzionare i canoni tradizionali del sapere tramandato attraverso un’ottica maschile; il web si presta al cambiamento, proprio per la sua “democraticità”: le donne possono intervenire con le loro competenze personali e mettere in gioco il loro punto di vista.
“E’ perfettamente inutile, o tutt’al più è un di più, fare enciclopedia “femministe” parallele che nessuna e nessuno trova. Wikipedia è la prima cosa che esce, se si cerca una qualsiasi cosa sul web e allora, si fa così: irrompiamo in massa su Wikipedia. Basta fare un giro per vedere gli occultamenti, le ambiguità e le mortificazioni di un sapere che noi sappiamo che c’è, c’è, c’è. C’è, ma non si vede. Sul sito dell’UDI creeremo uno spazio chiamato Operazione Womenpedia, dove (come per le segnalazioni in Immagini Amiche) ognuna potrà comunicare l’iniziativa intrapresa: inserimento di parole nuove o modifica di parole già esistenti, e così via. Possiamo fare con Wikipedia – continua l’Udi – quello che non riusciamo ancora a fare con i libri di testo nelle scuole: far emergere l’apporto delle donne in tutti i campi del sapere.
Le donne sono state occultate, dimenticate, cancellate dall’arte, dalla letteratura, dalla filosofia perché la storia dell’umanità è scritta e descritta quasi esclusivamente da uomini. In questa storia le donne hanno solo il ruolo di personaggi delineati dalla mente maschile e mai di soggetti che creano, scrivono e progettano, nonostante testi, ricerche, scoperte delle donne occupino ormai interi scaffali di librerie e biblioteche”. “Wikipedia permette di modificare, correggere, inserire argomenti nuovi, con l’unica condizione di citare le fonti della nozione inserita: sono proprio le fonti del sapere al femminile che possono cambiare e arricchire la storia della cultura, scritta e raccontata dagli uomini. È necessario rivedere tutto questo affinché ‘la storia possa includere le donne’ come sosteneva Virginia Woolf ‘senza ferire nessuno’ e oggi, con lo strumento internet, finalmente si può fare”.
Dunque Womenpedia, dalla parola donne in inglese e pedia, che in greco vuol dire educare!