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Sull’essere Miss Padania

http://www.museounito.it/anatomia/visita/fin_foto/images/partevisibile/pag3/foto4_big.jpgOphelia ci scrive questa mail che pubblichiamo con grande gioia. A Ophelia diciamo innanzitutto che noi siamo piccole, fragilissime e tutto vogliamo meno che scoraggiare la partecipazione. Anzi vorremmo riceverne di più, più mail, più racconti, più tutto perchè vi siamo sorelle e perchè anche noi facciamo orgogliosamente parte della popolazione dal culo basso. Talmente basso che siamo a un passo dall’africa. Sul web potete trovare immagini coloniali, rappresentazioni delle donne africane dal punto di vista dei bianchi europei. E’ un uso antico che risale ai tempi della “purezza della razza” quello in cui si mira al perfezionamento del “culo” ove per perfezionamento si intende un unico tipo di culo ovvero quello androgino nord europeo. L’omologazione dei corpi e della rappresentazione di un unico modello di fisicità passa proprio dall’assimilazione razzista ovvero da una cultura che intende gli altri corpi inferiori perchè diversi per tratti somatici, altezza, corporatura e colore della pelle. Un grandissimo abbraccio a lei e buona lettura a tutt* voi!

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Vi leggo spesso, ma mi sono sempre sentita troppo piccola di fronte alla vostra splendida forza, troppo poco preparata per poter intervenire.
Oggi però qualcosa è cambiato. Ho letto una frase su un giornale che mi ha disgustato. E ho scritto due righe di risposta, inviando una mail al giornale. Vorrei condividerle con voi, per sentirmi meno sola e meno schifata, per sentirmi per un pò tra i vostri abbracci.

Al sign. Bruno Ravera

Buongiorno,
Le scrivo per esporLe i miei problemi, sperando che possa aiutarmi a risolverli.
Il primo peso che ho sull’anima è quello di essere una ragazza ligure, e quindi di appartenere alla cerchia dei cittadini padani di “serie B”, perchè nata in una regione a sud del fiume Po. Purtroppo mi manca un pò di nebbia nelle vene, e, a dirla tutta, vanto anche una parentela piuttosto stretta con abitanti del Sud Italia. Lei capirà dunque la mia tristezza e il mio disagio.
Ma, da oggi, si è aggiunta un’ulteriore preoccupazione. Ho letto infatti sul Secolo XIX la frase che Lei ha pronunciato: “Le liguri sono sempre state meno belle delle donne lombarde o piemontesi, in genere avevano il culo basso. Ora stanno tornando a essere competitive “.
E’ stato un durissimo colpo. Ora ho scoperto che nei miei geni c’è anche il carattere dominante del culo basso. Mi chiedo se un matrimonio con un vero padano potrebbe portare ad un miglioramento della razza. Almeno per mia figlia, desidererei un avvenire migliore. Mi è preclusa ogni possibilità, non potrò mai calcare il palcoscenico di Miss Padania, il mio culo non lo permette, sono fuori da ogni standard. Come posso diventare anche io una donna competitiva? Come posso rientrare nei criteri di quella bellezza ideale? Considerando che il mio scamone non ha la circonferenza adatta, posso almeno contare sul mio controfiletto? L’altezza al garrese sarà quella giusta? Le allego le mie misure, e mi affido alla sua saggezza.

Una ragazza alta 1.75, con il culo a soli 82 cm da terra.

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.