Dalla pagina facebook attivata da alcune nostre amiche arriva la foto di un lenzuolo contro il femminicidio (altre arriveranno!).
Questa era la nostra idea di partenza. Potete farla vostra, scrivete quello che volete (nel caso della foto è scritto “Per tutte. Stop al femminicidio!”), nelle lingue che volete, nella nazione in cui vivete, usiamo le nostre finestre e i nostri balconi come bacheche sul mondo per esprimere poche parole contro la violenza maschile sulle donne.
—>>>Nella Pagina facebook scrivono: Prendi un lenzuolo,
macchialo di rosso, scrivi la frase contro la violenza sulle donne che
vuoi esporre e poi appendilo alla finestra o al balcone. Fai una foto
del lenzuolo, pubblicala qui e segnalaci la tua adesione. Grazie!
Ps: dato che i maschilisti ci censurano dappertutto pensiamo che le lenzuola nei balconi possono censurarle solo se abbattono le case.
Ciao, vorrei sapere (magari voi del mestiere lo sapete XD) se esistono delle versioni sottotitolate in italiano di “Deadly Persuasion” o “Killing Us Softly 3 – Advertising’s Image of Women” di Jean Kilbourne…
PS: Bella la nuova grafica
si sono d’accordo 🙂
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/…tte-puttane
No sto affermando che alla base del femminicidio vi sia necessariamente una donna bella, ma che, se l’unico modo di considerare una donna è relativo alla sua bellezza fisica, viene da sé che questa non è più un soggetto, ma un oggetto fisico come può essere un bel vestito. Se è un bel vestito, questo può tranquillamente essere cambiato, modificato e, all’occorrenza, buttato via.
Frequento una serie di luoghi virtuali e sempre più spesso una ragazza è apprezzata soltanto se è una “gnocca”. E se elabora un pensiero critico, o è un uomo, oppure è un cesso. Ritorna tale questione. Volevo evidenzare proprio tale aspetto e come anche un filosofo di grande cultura e impegno sociale sia vittima, secondo me, di una tale visione.
Buona giornata.
non so se ho capito bene ma le donne non vengono ammazzate perchè non più belle.
http://bollettino-di-guerra.noblogs.org/…nicidio
gli uomini ammazzano donne di tutte le età sulla base del fatto che le ritengono una proprietà e questo prescinde dalla “bellezza”. semmai l’immagine di una donna viene presa in considerazione per trattare una donna ammazzata come un feticcio buono per trarre in compassione o per vendere più copie di un giornale a secondo dell’uso che se ne fa.
il concetto di “bellezza” non esiste. è una invenzione.e i filosofi questo dovrebbero saperlo più di tutti.
C’entra poco e niente, forse, ma lo scrivo lo stesso.
Insomma, mi metto a leggere un articolo interessante di Costanzo Preve. Tutto fila liscio finché non mi imbatto in un esempio, tra parentesi, che riporta “la ragazza è bella”, per distinguere il verbo essere dal sostantivo Essere. Potrebbe apparire come un dettaglio, eppure, mi domando, perché la prima considerazione è relativa alla bellezza e alla ragazza e non, ad esempio, ad un altro aspetto, ma soprattutto perché non ad un cane, ad un ragazzo o, ancora, ad una macchina? Se anche un filosofo che ritengo di grande cultura e pensiero libero si ispira alla bellezza di una “ragazza”, mi domando seriamente come possiamo anche minimamente pensare di aiutare persone decisamente inferiori sotto il profilo culturale e di pensiero!
E’ così radicata nel profondo questa associazione (ragazza/bellezza) che non potremo mai liberarcene?
A questo punto, torna la mia perplessità riguardo alla tematica da voi espressa nel post e le mie considerazioni (sul fatto, cioè, che non siano, queste ultime, in topic). Non credete anche voi che proprio tale associazione sia alla base di molti femminicidi? Io penso proprio di sì!
Ragazze io non voglio essere bella! Io desidero esistere in quanto tale e non essere buttata nel cesso semplicemente perché ad un certo punto quella associazioen viene meno (vecchiaia)! (Qui la vecchiaia è intesa nel duplice aspetto di vecchia fisicamente/mentalmente e da non considerare più in quanto oggetto bello, ma un peso di cui liberarsi, e da qui il femminicidio.)