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Terrorismo di genere e rivendicazioni maschiliste

http://www.viaggierelax.it/immagini/viaggi/GiuseppeCotichini/Zambia/sciacalli.jpgIn queste ore di grande sconforto in cui apprendiamo che altre donne sono state ammazzate da uomini assassini, si aggirano per il web e per l’italia dei veri e propri sciacalli che approfittano dell’occasione per prodursi in rivendicazioni terroristiche.

Quello che vogliono è lo smantellamento di consultori e centri antiviolenza e la istituzionalizzazione di centri di mediazione familiare in cui i mediatori familiari sono formati secondo il pensiero, tutto dalla parte dei maschi separati, che dovrebbe "rimuovere il conflitto" in nome della serenità psicologica del potenziale assassino.

Proprio così: i disfattisti contano le donne morte, guardano quante sono state ammazzate dagli ex e mettono sul piatto la loro proposta di sempre. I maschi hanno bisogno di essere trattati con cautela, le donne possono essere sacrificate sull’altare delle pretese dei carnefici.

Questo il quadro sociale e questo il quadro legislativo che propongono.

Di questi atti di sciacallaggio e di chiacchiere giustificative di questi maschi assassini ne abbiamo letti troppi per non sapere quanto siano in malafede coloro che si producono in queste acrobazie sessiste.

Di luoghi utili per le donne invece ce ne sono in tutta l’italia e si chiamano centri antiviolenza perchè quando ci sono delle donne che muoiono bisognerebbe pensare innanzitutto alle vittime e non ai carnefici.

La prevenzione non sta nella ulteriore sottomissione delle donne per evitare di fare incazzare gli assassini perchè gli assassini fanno vivere nel terrore chiunque si avvicini a loro e se sono assassini lo sono in ogni caso. La prevenzione, lo dice la parola stessa, deve prevenire il femminicidio e deve salvare la vita alle donne e questo certo non può avvenire lasciandole in mano ai loro carnefici perchè così piace all’esercito di professionisti squattrinati che pensano di aver trovato l’eldorado con la formula maschilista dei maschi imbizzarriti.

Crediamo sia necessario che trovino un lavoro onesto da fare, non sulla pelle delle donne, non di mediazione tra i carnefici e lo stato perchè fare i mediatori tra i terroristi del genere femminile e le istituzioni ha un nome preciso che noi non pronunceremo perchè altrimenti passeremmo dalla satira al dramma e di drammatico in questo momento c’è già troppo.

Se una donna si vuole separare deve esserle garantito di poterlo fare. Questo avviene in uno stato di diritto. Se in italia c’è chi chiede di "mediare" le separazioni per agevolare psicologicamente il maschio che non riesce a superare la fase dell’abbandono non si dovrebbe più parlare di mediazione "familiare" ma di assistenza al maschio difettoso, infantile, malato, non cresciuto, violento, egoista, potenzialmente assassino.


Lo stato di diritto
deve garantire ad una donna di poter fare le proprie scelte. Nessuno può chiederle di rinunciare e di restare incastrata per assistere psicologicamente l’ex che prima o poi la ucciderà.

L’attività di prevenzione parte dalla cultura, una cultura che non deve giustificare mai il femminicidio e che non deve mai fornire alibi agli assassini.

Lo sapete, voi togati immaginifici servili e ossequiosi, che ogni volta che qualcuno dice a costoro che le donne dovrebbero essere più buonine con loro, farsi picchiare ancora un po’, farsi stuprare, rinunciare alla loro libertà e supponiamo anche alla loro vita per "aiutarli" psicologicamente, questi miseri omuncoli indispettiti finiscono per crederci?

Poi diteci se quando vi spartite la parcella riuscite a dormire bene la notte.

—>>>Bollettino di guerra

Posted in Misoginie, Omicidi sociali, Pensatoio, Satira.


One Response

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  1. A.E.A.D. says

    Grandissimo articolo! Grazie.