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Smettete di chiamarlo delitto “passionale”!

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Passionale un tubo. Dove sta la passione nel togliere la vita a qualcuna? Dove sta la passione mentre uno stronzo qualunque si arroga il diritto di togliere la vita ad una ragazza, ad una donna? Di che passione parlate?

Essere appassionati di qualcosa o di qualcuno è vita, è futuro, è prospettiva. Quello che i quotidiani ogni giorno fanno, mistificando la realtà, è trovare un utile eufemismo per nascondere la parola assassino, morte, ladro di vite. E tutto ciò è utile a chi?

E mentre i maschilisti non fanno altro che guardare all’ampiezza del proprio ego a noi tocca contare ancora, una vittima dopo l’altra. Si chiama Femminicidio, il delitto contro una donna in quanto donna. 

Stavolta è toccato ad una ragazzina di 16 anni, morta per mano di un uomo di 30 anni, appena laureato, che proprio non poteva fare a meno di appuntarsi questa medaglietta sul petto. Ha ammazzato il futuro di una ragazzina che non voleva saperne di lui. Ha stroncato la vita di una ragazza che voleva vivere ancora, ne siamo certe.

Quante sono le donne morte ammazzate da uomini in questi giorni?

Il conto è presto fatto: oggi è morta Eleonora, 16 anni; ieri è stata ammazzata Chiara a sprangate, 34 anni; l’altro ieri è morta Anna Maria, 44 anni; il giorno prima ha rischiato di morire una donna per mano di suo nipote; il giorno prima ancora è morta Rosangela; e ancora, con 10 coltellate, è stata ridotta in fin di vita Louise; e c’è Roberta, sempre morta ammazzata da un ex; e c’è Simona, uccisa da un uomo e buttata in un fiume; e c’è Debora, 20 anni; e c’è Angela, 47 anni; e c’è una donna strangolata, senza slip, di cui non conosciamo il nome; e ci sono Maria, 36 anni e Livia di 42, morte ammazzate dallo stesso uomo; e c’è un’altra donna straniera trovata morta in un fiume; e potremo andare avanti per un pezzo per arrivare sempre alla stessa conclusione: le donne sono quotidianamente sterminate da uomini violenti. Questo avviene nonostante la presenza sui territori dei centri antiviolenza, che i maschilisti vorrebbero smantellare. Nonostante le tante denunce per stalking. Nonostante gli sforzi che donne e uomini che si occupano di lotta contro la violenza maschile sulle donne facciano ogni giorno.

Però le leggi non sono sufficienti, le donne non sono economicamente indipendenti, il ruolo delle donne è perennemente offeso, l’assenza di laicità mette le donne in condizioni di schiavitù oppressiva dall’uomo, reazionari e conservatori stanno discutendo e approvando leggi che mettono e metteranno le donne in condizioni di totale assoggettamento e sottomissione agli uomini violenti, c’è una campagna di banalizzazione sulla violenza sulle donne che è costante, passa per ogni quotidiano e ogni televisione, invade i media, assieme ai negazionismi e ai revisionisti che nascondono volutamente i dati della violenza maschile sulle donne per ottenere leggi che smantellino i pochi acclarati diritti acquisiti per la difesa delle donne in un paese che ritiene di definirsi civile.

La misoginia fa il suo sporco lavoro e giorno dopo giorno sedimenta e legittima assassini, istiga odio e induce – volutamente – ad individuare nelle donne un nemico da abbattere e gli uomini stanno assimilando la cultura del celodurismo, del maschio che pensa prima a se stesso, che ripudia l’ex moglie e le toglie il figlio facendolo rinchiudere in una casa famiglia pur di fare un dispetto alla donna. E’ la cultura fascio-leghista che istiga odio contro gli stranieri e fa la stessa cosa contro le donne, per elevare al rango di potente il maschio bianco etero cristiano. Ecco perchè le donne muoiono più al nord. Ecco perchè il nord italia sta diventando peggio di qualunque borgo siciliano. Ecco perchè ogni segno di autonomia delle donne in quel nord tutt’altro che culturalmente progredito viene punito. Ecco perchè proprio dal centro nord parte la guerra contro le donne, le femministe, i centri antiviolenza.

E’ la cultura dell’odio che produce cadaveri, che regala licenze per massacrare le donne, che coltiva la jihad contro qualunque donna osi alzare la testa e sfidare la volontà dei maschi reazionari. E’ il nord che è diventato un luogo di esperimenti nuovamente fascisti, con una mentalità discriminatoria nazista, mentre al sud si respira quasi un’aria di maggiore tolleranza.

Non l’avremmo detto ma il nord italia fa veramente venire la nausea. E’ finito il mito della modernità, del settentrione industrializzato, dei luoghi della cultura europea. Il nord, con tutto il rispetto per compagni e compagne che resistono tutti i giorni per tentare di opporsi a questo stato di cose, è una grande provincialissima terra che produce melma reazionaria e conservatrice ed è in quella melma che le donne stanno annegando.

Non vorremmo dirlo ma qui al sud c’è posto. Tanto posto.

—>>>Nella foto le indiane Pink Gang

Posted in Anticlero/Antifa, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. walai says

    http://ladyradiolina.blogs.teknusi.org/…-killer/
    se puo’ interessare
    un abbraccio, concordo ovviamente in pieno con l’articolo