Skip to content


Gli assassini di donne non vanno mai in ferie

Appena visto un film prima di tornare al mare. Film indigesto, di quelli che ti tolgono la voglia di mangiare. Un uomo che aveva ucciso la moglie davanti a suo figlio e quel figlio che è stato rinchiuso in camera sua mentre il padre gli diceva che era stato un brutto incubo, solo un brutto incubo. Il bambino crebbe senza parlare, non riuscì più a proferire parola, veniva preso in giro da tutti a scuola, finchè non incontrò un piccolo amico che gli diede il coraggio di ribellarsi a suo padre, nel frattempo uscito di prigione, tornato a riprenderlo, mentre continuava a dirgli, mentendo, che non aveva ucciso sua madre. Infine il ragazzo ricordò e gli vennero in mente immagini vivide, precise, del momento in cui suo padre uccideva l’unica persona che gli sarebbe mancata tanto. Allora urlò tutto il suo disprezzo, si liberò, smise di reggergli il gioco e ricominciò a parlare.

Perchè è questo che fanno i padri violenti, soffocano le parole di quei figli, lo fanno perchè mentono, perchè usano quei figli come riflesso di una menzogna, mentre impediscono a quei bambini una crescita sana ed equilibrata, consentendogli di elaborare i propri lutti, senza ricattarli e farli sentire perennemente in colpa quando ogni brutto ricordo gli viene descritto come proibito, fasullo, dannoso per il padre che pensa solo a se stesso mentre si protegge da quelle responsabilità che non sa assumersi.

Non poteva non venirmi in mente la legge sull’affido condiviso, la Pas, e tutti quei trucchi che i mariti/padri violenti vorrebbero utilizzare per far credere che le donne che subiscono violenze sono matte mentre i bambini che quelle violenze le testimoniano le avrebbero solo colte per condizionamento, come se non avessero occhi e orecchi per vedere e sentire. Tanti bambini dal futuro compromesso per responsabilità di padri molesti che continuano a usarli per perseguitare le loro ex mogli.

A proposito, nel giro di pochi giorni sono morte altre donne e tante hanno rischiato di morire.

Prendo il mio libro, lo metto nella sacca, sogno di chiudere gli occhi in spiaggia e di non pensare a niente. Almeno per oggi, non voglio pensare a niente.

—>>>Resistenza: le donne sono partigiane tutti i giorni!

—>>>Bollettino di Guerra

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.