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Facebook censura la pagina in ricordo delle vittime del mostro del Circeo

http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/izz3/funeind/ansa_6181617_09300.jpgE tre. Nel senso che sono tre le pagine VERE contro la violenza sulle donne che facebook ha fatto sparire. Poi non ci dite che non abbiamo ragione a dire che facebook non è un social network per donne e che sembra essere il cecchino dei maschilisti.

Pagine offensive contro donne e soggetti che lottano contro la violenza maschile sulle donne stanno ancora lì, molte, ci dicono, nonostante vi siano state segnalazioni. Torniamo a chiedercelo: chi lavora per facebook italia?

Nell’ordine sono stati chiusi: la pagina donne & femminismo (è rimasta la pagina fake gestita da maschilisti); riconosci la violenza (pagina della campagna di comunicazione contro la violenza, clonata, poi chiusa, ora è rimasto solo il clone gestito dai maschilisti) e ora la pagina in memoria di Valentina Maiorano e Carmela Linciano, barbaramente uccise da Angelo Izzo, il mostro del Circeo.

Nella nuova pagina a chiedersi perchè quella vecchia sia stata chiusa c’è anche Letizia Lopez, sorella di Rosaria Lopez, che assieme a Donatella Colasanti furono violentate, seviziate e uccise (Donatella sopravvisse per poi morire anni dopo) dal trio Izzo, Guido, Ghira. Valentina Maiorano e Carmela Linciano sono state uccise quando ebbero la bella idea di concedere la semilibertà a Izzo e lui quella libertà la usò per ammazzare una donna e la sua figlioletta adolescente.

Nella nuova pagina si scrive:

"E’ stata oscurata, senza motivazione o preavviso alcuno, una pagina sociale dedicata alla memoria di Valentina Maiorano e sua madre Carmela Linciano, entrambe vittime della furia omicida di Angelo Izzo, noto come il mostro del Circeo. La pagina conteneva atti giudiziati inerenti la vicenda e intendeva, oltre che mantenere vivo il ricordo delle due donne, rendere noti all’opinione pubblica particolari della vicenda non emersi dall’informazione mediatica tradizionale."

Ecco, noi consigliamo ovviamente di non affidare atti importanti a facebook, piuttosto scriveteci e insieme costruiamo un archivio pubblico che sarà sempre reperibile. 

In ogni caso la domanda resta: Chi lavora per facebook italia?

—>>>nella foto Valentina Maiorano

Posted in Fem/Activism, Misoginie, Omicidi sociali, Pensatoio.


3 Responses

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  1. roberto says

    Concordo pienamente con Anna C. Satta ..la storia e il presente sono pieni di episodi che evidenziano il terrore che hanno tanti uomini nei confronti delle donne che sono sicuramente SUPERIORI agli uomini almeno intellettualmente…L’uomo solo con la violenza e il terrore riesce a farsi “rispettare”..Ma l’evoluzione dara’ ragione a chi e’ davvero il sesso forte…Le donne sanno dare la vita, gli uomini sanno solo levarla…fortunatamente non sono tutti cosi’….Io mi levo a forza da quel mondo maschilista.

  2. jones says

    Stavolta l’hanno fatta grossa.
    Altro che bavaglio. il bavaglio qui è ogni giorno.
    Propongo di rivolgersi a legali (stavolta magari anche con l’aiuto della famiglia lopez) per verificare la possibilità di una class action contro facebook con richiesta di risarcimento danni stellari promossa da tutte le associazioni femministe e anti-sessite.

    Jones

  3. Anna C. Satta says

    …non mi stupisce che facebook italia sia maschilista, è un media come altri, controllabile e sempre più strumentalizzato. Tutti i regimi e le dittature hanno da sempre temuto le donne perché sono più difficilmente controllabili, ma in compenso hanno, per natura, un fortissimo ascendente sugli uomini, quindi sono il nemico numero uno del potere, sono il veicolo grazie al quale si diffonde il malcontento e l’energia rivoluzionaria. Per questo dove regna l’oppressione diventano immediatamente oggetto di violenza, sono indicate come origine di tutti i mali e viene incitata la loro vessazione per zittirle e per innescare il meccanismo a catena della sopraffazione, il regime opprime gli uomini e gli uomini si sfogano sulle donne piuttosto che ribellarsi.
    E’ storia, basta leggerla.
    E’ cronaca in tutto il mondo, basta informarsi.