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Dov’è la matrice politica dell’omofobia italiana?

La trasmissione Vanguard parla dell’omofobia contemporanea in europa. Potete vedere la puntata QUI. Peccato che in tutta la puntata, meritevole per alcuni aspetti, si sia evitato accuratamente di citare la matrice politica delle manifestazioni omofobe.

Anzi ad un certo punto si parla dell’omofobia del regime comunista romeno, che per carità come ogni regime totalitarista merita tutto il nostro disprezzo, solo che nel frattempo si mostrano le immagini di un corteo antigay in romania dove campeggia in bella vista un simbolo fascista.

Scorriamo la puntata fino in fondo per essere sempre più convinte di quella omissione. Si parla dell’aggressione fatta ad opera di uno che si chiama svastichella (e non pulcinella), si dice che l’italia è il primo paese europeo per omofobia istituzionale e che roma sia la capitale europea delle aggressioni omofobiche e non si parla di fascismo?

Sarà per questo che quest’anno si è avuto un pride a napoli apertamente antifascista e ci sarà un pride a roma popolato da associazioni di destra e che è stato abbandonato da una rete infinita di gruppi che hanno firmato il documento "noi non ci saremo".

Come ha detto la butler a berlino se i pride servono solo a fare sfilare carri commerciali senza parlare di razzismo e fascismo allora non si capisce di cosa stiano parlando.

Sotto potete vedere come l’omofobia rumena e quella italiana si somiglino parecchio, nei simboli e nelle intenzioni (per quelli che non lo sanno il simbolo ricorrente si chiama celtica…).

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali.