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Repubblica sessista: fatele partorire in fretta che poi l’utero sfugge!

Quella che vedete sotto è una screenshot di una pagina di Repubblica online.

L’articolo parla della crescente denatalità e detta le condizioni ottimali per farci fare tanti figli. Consigliano una età tra i 16 e i 28 anni, come accadeva a mia nonna. E si sono limitati ai "16" forse perchè è l’età in cui termina l’obbligo scolastico, altrimenti avrebbero detto "13". Ma si, tra i 13 e i 25 anni è molto meglio. Tanto a che serve per noi studiare, laurearci, trovare un lavoro, diventare autonome, costruirci una vita e vivere una sessualità NON necessariamente riproduttiva e NON necessariamente etero.

Di questi tempi che vogliamo di più? Fate così, appena alle vostre figlie spuntano i seni e sgocciolano macchie di sangue mestruale mettetele giuste in posizione per il primo che arriva. Buttate via libri e prospettive, soprattutto non preoccupatevi della situazione economica, di come questi figlioli potranno essere mantenuti che tanto c’è la carità cristiana che caratterizza gli altruisti uomini della lega nord pronti a spartire il piatto con quelli che ne hanno bisogno, soprattutto se sono stranieri.

Togliete alle vostre figlie dalla testa quella bizzarra idea di aspirare a qualcosa di più e di meglio che fare da moglie e madre "tra i 16 e i 28 anni". Formatele come farebbe un genitore talebano, vestitele per la festa solo quando le portate al ballo delle spose e poi recuperate quelle belle tradizioni che in altre culture stanno abbandonando come quella che impone alle donne di sposarsi prima dei 30 anni altrimenti vengono targate come "zitelle".

Fate la ricerca di un maschio che non abbia la minima idea di cosa voglia dire "paternità responsabile", cercatelo tra le pagine gialle alla voce "prendo tutto, anche quelli violentissimi". Mettete vostra figlia in condizione di DOVER dipendere sempre da un maschio cosicchè quando lui la picchierà a sangue e lei vorrà separarsi rinuncerà all’idea per via di quella cosa strana che si chiama "assenza di indipendenza economica".

Ma si, cara "Repubblica Online", che altro c’è di meglio da pubblicizzare in questa fase storica se non la necessità di mettere le donne prone e disponibili a farsi inseminare?

Che dire: speriamo che sia femmina e che non legga mai Repubblica Online.

Ps: il problema delle donne è la precarietà e la violenza maschile che devono subire. Tutto il resto è pura imposizione di una cultura che ci vuole solo macchine per fare figli, salvo poi rinchiuderci in manicomio se vogliamo essere trattate un po’ meglio di così.

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali.


6 Responses

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  1. Martina says

    Questo collage è una selezione delle immagini nella colonna a destra della home page di Repubblica: un allegro carosello di pin-up,
    degno della più squallida rivistucola di gossip, ma dosato e presentato con furbizia.
    I temi legati alla donna in queste immagini sono sempre gli stessi: bellezza, sesso, gossip, articoletti pseudo scientifici, e anche quando i collegamenti non si riferiscono alle donne in particolare, chissà perché un culetto spunta sempre.
    Spero vi sia utile, ecco il ink:
    http://freak76.deviantart.com/…arousel-171148734
    Per vedere l’immagine in grandezza naturale, scegliere Download Image.

  2. A. says

    Segnalo articolo interessante
    http://www.galileonet.it/…-in-banca-la-fertilita

  3. Ale says

    Concordo con Phoenix, in più aggiungo che servono per pagare le pensioni, badare agli anziani (che saranno sempre di più) e produrre (non importa in quale modo).
    Questo mondo sta implodendo e non riuscirà comunque a reggere miliardi di persone affamate.
    Con queste campagne pro-figlio si stanno creando i presupposti per una vera e propria guerra tra poveri e ricchi.

  4. Phoenix says

    Fate tanti figli che diventeranno i futuri soldati da mandare in guerra contro le altre razze, ciò che dice Repubblica è questo mascherato con altre parole.

  5. Feminoska says

    Dovremmo fare figli in un mondo sovrappopolato, quando già lottiamo quotidianamente senza certezze di alcun tipo e senza prospettive future di una vita decente nè per noi e spesso nemmeno per i figli? A che pro? Ah già, dobbiamo contrastare la fertilità non autoctona, le ansie eugenetiche mai sopite in stile “Mamma li turchi!” Questo giornalismo spazzatura dovrebbe finire dove merita…nel cestino della differenziata!

  6. Federica says

    Chissà perchè la colpa è sempre di noi donne e mai dello Stato (sono buona a scriverlo in maiuscolo, perchè non lo merita) che ultimamente ci sta solo complicando la vita con la miriade di leggi e provvedimenti che sta prendendo e con i tagli attuati proprio per segare le gambe ai più deboli.
    Complimenti per l’articolo, è esattamente ciò che avrei pensato nel leggere quell’articolo (no, non perdo tempo con le cazzate sessiste e fasciste, per cui non lo leggo – e non leggo Repubblica – a priori).