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Se in italia difendersi da un marito violento è considerato “diabolico”

Ecco per me un esempio di articolo sessista e misogino (e anche un pò razzista va!):

Un piano (forse disperato, forse ingenuo) per sottrarre un bambino ad un padre violento che vorrebbe portarselo via diventa "diabolico" e così una donna che cerca di proteggere suo figlio, con tutta probabilità se lo vedrà sottratto come i due prima di lui… un contesto familiare definito pessimo, il tentativo di proteggere il bambino definito – nel primo articolo in ordine cronologico – "un modo per cercare di riunire la famiglia" (col padre violento? Non mi pare proprio). Nei due articoli ciò che riguarda le affermazioni della donna è condito da frasi dubbiose e ipotetiche che demoliscono la credibilità delle sue parole… nell’ultimo articolo però si dice anche che è stato:

"Un gesto di estrema protezione dettato da ansia e angoscia": così gli agenti hanno definito il comportamento della madre, che avrebbe agito, secondo il suo racconto, perché temeva che il padre le portasse via il bambino. Intenzioni negate dal padre, algerino con precedenti penali, separato dalla donna, che ha altri due figli adolescenti, avuti da una precedente unione e affidati negli anni scorsi a una comunità. Un contesto famigliare turbolento e complicato, sottolinea la polizia, in cui probabilmente i giorni scorsi sono stati caratterizzati da nuove tensioni tra madre e padre. Esclusa dagli investigatori, invece, l’ipotesi – pure presa in considerazione ieri – che la donna abbia agito per cercare di far tornare il suo ex da lei."

Che valore potrà avere questa versione delle cose, buttata lì quasi a caso in mezzo a mille frasi denigratorie?
Questo succede alle donne minacciate, alle donne che cercano di difendersi da sole da un uomo violento e da uno stato patriarcale che collude con l’uomo, sempre e comunque: che alla fine, 9 volte su 10 a voler essere ottimiste, la donna pagherà in prima persona, assieme ai propri figli, l’aver disobbedito alle regole, scritte e non, che da sempre non la rendono padrona della propria vita.

Buon lunedì mattina a tutte.

Ps: sconsigliamo ovviamente a tutte di fare una cosa simile. Bisognerebbe comunque mettere le donne straniere in condizione di poter avere una rete di servizi che invece che rinchiuderle nei Cie possano informarle e soccorrerle per denunciare un uomo violento e ottenere l’affido dei figli.

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


3 Responses

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  1. Luisa Vicinelli says

    Leggendo tutti i vari casi e le diverse considerazioni credo che nell’era della prevenzione dovremo adeguarci anche noi : non sposiamoci e non facciamoli i figli.
    Si rimanda tutto a tempi migliori
    Luisa

  2. Aldaris says

    Con questo fascismo che prende piede giorno dopo giorno scoppierà una guerra così come è stato con Mussolini.

  3. Ale says

    Così, non so se o OT, comunque, ma non avete la sensazione che ormai i “figli” siano un oggetto per mandare avanti la baracca? Ho sempre più la sensazione che non si desidera la loro felicità, ma la loro sottomissione, prima come “figli” del maschio, poi come manovalanza del sistema-patriarcato. Le leggi che citate spesso, ma anche la nuova “sindrome”, mi sembrano fatte apposta per demolirne la personalità, prostrarli, impedendo loro di avere una propria autonomia mentale e fisica.

    Io sinceramente non so quanto potrà andare avanti un paese che affossa la creatività e rende i giovani dipendenti dai padri. Boh.