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Perchè se il femminicida è italiano non gliene frega niente a nessuno?

Questa schermata l’abbiamo presa dalla Stampa online di oggi. Che la stampa sia oramai sempre più smaccatamente misogina (come altre testate analoghe) lo avevamo notato. Che strumentalizzasse la morte violenta, avvenuta per mano di un maschio, prescindendo da nazionalità e religione di appartenenza, di una giovane donna della quale abbiamo ampiamente parlato senza usare i toni razzisti di certo centro destra, ci sembra un fatto nuovo.

L’articolo parla di Sanaa. Delle femministe non c’è traccia. Non se ne parla. Non ce n’è un accenno. E’ un optional del titolista che avrebbe potuto scrivere anche: "Perchè non ci sono più le mezze stagioni?".

Davvero un capolavoro di misoginia a caratteri cubitali.

Se invece volete leggere considerazioni serie da parte di donne che lottano contro la violenza maschile che troppe donne subiscono da qualunque uomo di qualunque etnia allora vi riassumiamo i post che abbiamo dedicato a Sanaa:

Sanaa una di noi. Uccisa perchè libera.

Femminicidio culturale 

Siamo tutte Sanaa (evviva il patriarcato degli altri!)

Razzismo: il governo che vuole straniere senza memoria

—>>> Bollettino di guerra per seguire la rassegna delle violenze maschili contro donne e bambini

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


5 Responses

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  1. marco sbandi says

    Il femminicidio commesso da uno straniero viene sottolineato per giustificare colonialismo e razzismo.
    In questa ottica ogni comunità etnica presente in Italia è tollerata solo se dichiara ad ogni occasione di accettare la supremazia bianca, cattolica e fascista.
    L umiliazione delle donne immigrate passa per la resa incondizionata a questi pseudovalori e la violenza su di esse da parte di uomini della stessa comunità serve a sottolineare che la vittima voleva arrendersi al castello propagandistico del superiore occidente ma il padre, il fratello, etc ha impedito la resa.
    La solidarieta per la vittima è quindi del tutto falsa,
    e cio è provato dalla difesa degli stessi ambienti
    cattolici e fascisti nei confronti degli stupratori
    bianchi, ricchi, cattolici e fascisti (eccidio del circeo ma anche tanti altri, come nel caso claps).

  2. Luisa Vicinelli says

    http://www.iltamtam.it/…-di-Barbara-Cicioni.aspx

    scusate c’è anche questo, ma non l’avevo trovato perchè mi ero dimenticata che per gli stranieri si chiama ergastolo e per i nostrani carcere a vita
    cmq anche lui ha dovuto uccidere di più (la moglie era incinta)

  3. Luisa Vicinelli says

    http://www.blogpolitica.it/…l%E2%80%99ergastolo/

    beh, questa volta possiamo proprio parlare di discriminazione per gli italiani: per avere l’ergastolo devono fare molto, ma moolto di più di uno straniero.

    E’ l’unico caso che ho trovato io facendo una ricerca in internet: anche a me sembrava di non aver mai sentito la parola ergastolo associata a un femminicidio nostrano

  4. sara says

    mi stavo chiedendo la stessa identica cosa

  5. Nadia says

    Hanno chiesto o confermato l’ergastolo per il padre di Sanaa. Al di là del caso specifico, mi chiedo quanti ergastoli sono stati chiesti e/o confermati per padri italiani che hanno ucciso figlie (o mogli).
    Non credo siano molti, e senza dubbio assai di rado hanno avuto l’ “onore” della prima pagina.