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Di cosa state parlando?

Oggi, dedicandoci
alla nostra passeggiata pomeridiana domenicale nel web, ci siamo
imbattute in un sito dove compare una lista di citazioni di donne più o meno famose che avrebbe lo scopo di argomentare la presunta anticostituzionalità del
femminismo con tanto di raccomandazione paternalista:
“Il femminismo è anti-costituzionale. Chi lo pratica ne sia consapevole!". Nel caso vogliate sapere chi ringraziare basta vedere qui.

Tutto
quanto
il femminismo mi raccomando: generalizzare è sempre una buona
tecnica per avvalorare le proprie tesi.

Peccato che questa altruistica e dotta intenzione di spiegarci nei dettagli questa anticostituzionalità non venga poi assolta. Infatti, dopo
queste premesse, viene sparato il pipponazzo di frasi e nomi e in
conclusione il copia&incolla di due articoli della Costituzione
Italiana (art.3 e art.29). Probabilmente l’autore di questo
capolavoro della comunicazione dopo aver elencato una quarantina di
citazioni si è ricreduto sulla necessità di dare spiegazioni e ha
rivalutato l’intelligenza del suo pubblico, immaginandolo capace di
trarre da solo le sue conclusioni.

Grazie per la fiducia la
nostra autostima aveva per un attimo vacillato!

Bene. Noi le nostre
conclusioni le abbiamo tratte.

Intanto abbiamo osservato
quali sono le voci tirate in ballo:

Linda Gordon (Chicago), Robin Morgan
(Florida), Valerie Solanas (San Francisco), Andrea Dworkin (New
Jersey
), Ti-Grace Atkinson (Louisiana), Susan Brownmiller (New York),
Catherine Comins (New York), Sheila Jeffrys (Australia), Marilyn
French (Brooklyn), Treena Shapiro (Honolulu), Elizabeth Cady Stanton
(New York), Catherine MacKinnon (Canada), Françoise d’Eaubonne
(Francia), Trille Nielsen (Danimarca), Rosie DiManno (Toronto),
National Organization of Women (USA), Sheila Cronan (New York), Mary
Jo Bane (Harvard), Margaret Sanger (New York), Ireen von Wachenfeldt
(Svezia), Jilly Cooper (Essex,UK),Margaret Tatcher
(UK).Margaret Tatcher? Vabbè…

A sorpresa compaiono
anche
Sharone Stone, Cher, Bridgitte Bardot e Ally McBeal (Sì,
proprio il personaggio del telefilm, acerrima nemica degli articoli 3
e 29 della CI).

Prima di tutto, complimenti
per l’accurato studio e analisi di alcuni testi del femminismo, quasi la totalità
anglosassone, peccato manchino i riferimenti bibliografici.
D’altronde deve essere stata una mole di lavoro enorme recuperare
testi e riviste difficilmente trovabili in Italia, leggere,
analizzare criticamente e tradurre i punti salienti. Ecco magari
contestualizzate le frasi riportate avrebbero reso un po meglio
l’idea ma non possiamo mica pretendere troppo. Sicuramente questa è
solo una bozza del lavoro e a breve uscirà una versione estesa con
tutti i riferimenti bibliografici d’obbligo quando si fa una
citazione con valore scientifico e una analisi linguistica e teorica
di ogni singola frase.

Tuttavia siamo perplesse, come mai volendo parlare di anticostituzionalità (in
relazione alla Costituzione Italiana) del femminismo (quale? il
femminismo illuminista? L’ecofemminismo? Il femminismo della
differenza? Quello radicale negli Stati Uniti? Il femminismo
postcoloniale? Il transfeminismo? Ecc.. ) non viene tirata in ballo,
per esempio, nemmeno una voce italiana?

Perché finire oltreoceano
quando vicino a noi ci sono tantissimi testi e articoli di filosofe,
storiche, politiche da cui poter accingere? Sarebbe anche un lavoro
meno faticoso, tutto sommato, e non si incapperebbe in banali errori
di traduzione. E poi una rispolveratina per sapere di cosa si parla
non fa mai male.

Ci sorge un dubbio,
ma speriamo di sbagliarci: non sarà mica che questo lavoretto è uno scopiazzamento da qualcuno che è invece inserito nel contesto
geografico da cui sono tratte queste citazioni? Sarebbe veramente
buffo voler insegnare qualcosa di cui, è palese, si sa proprio
pochino, se non i vecchi e nuovi stereotipi con cui è facile
riempirsi la bocca.

Pillole di
neo-maschilismo: in blister da 12, grande svendita on-line!

Posted in Anti-Fem/Machism, Misoginie, Omicidi sociali.


6 Responses

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  1. paola says

    Care tutte, a questo punto mi chiedo: qual’è la strategia migliore? rilevaretutte le manifestazioni webbiche degli ossessivi-maschilisti e puntualizzarne l’inconsistenza intellettuale, la malafede etc. etc, oppure ignorarli? secondo voi li depotenziamo facendogli le pulci, operazione che richiede un dispendio di energie, oppure facendo finta che non esistano e affidando la risposta, implicita, a tutte le nostre azioni propositive? secondo me gli stiamo dando l’importanza che cercano, con questo non voglio proporre di abbassare la guardia nei confronti della disinformazione, ma di concentrarsi nella controffensiva verso le iniziative pratiche, tipo proposte di legge etc.
    che ne dite? la mia è una domanda… non ho la risposta.

  2. m. says

    si ma che ti aspetti da chi dice di essere in guerra contro le donne. per questo genere di uomini anche essere lesbica è anticostituzionale. qualunque rivendicazione di indipendenza secondo loro lo è. schiave per sempre, questo è il loro motto.

  3. ahah says

    si ma la contestualizzazione è più delirante del pezzo precedente. cosa c’entrano le femministe non si capisce…
    ma non c’è niente da capire in effetti. e per essere chiare qui si decostruisce il maschilismo mica per farsi due chiacchiere con i maschilisti.
    siamo proprio su due livelli diversi.
    gli schiavi non chiacchierano con i padroni. i prigionieri non chiacchierano con i carcerieri. gli oppressi non chiacchierano con chi sostiene le ragioni degli oppressori. fattene una ragione!

  4. m. says

    bisogna proprio che certa gente si legga questo (http://femminismo-a-sud.noblogs.org/…a-coloniale).
    ce ne vuole tanta di fantasia per scambiare il ruolo dell’oppressore con quello dell’oppresso.

    ps: qui non sdoganiamo contenuti e link maschilisti. avete già i vostri ottimi, potenti e numerosissimi canali (http://femminismo-a-sud.noblogs.org/…su-ovularia) per veicolare i vostri contenuti sessisti e discriminatori contro le donne.

  5. Fem.net says

    No… niente Walter Kaner.. forse era Kane ma non ne so niente.
    In ogni caso adesso il post segnalato è contestualizzato nel panorama mediatico italiano.

  6. m. says

    stiamo sempre parlando di quei soggetti che hanno addebitato un falso video ad un uomo defunto?