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Le madri? Rinchiudiamole in manicomio!

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Vediamo se abbiamo capito:

Le donne italiane vengono considerate zero spaccato se non fanno un figlio. Sono obbligate a farlo anche se non ne hanno voglia. Si impedisce loro di trovare una pillola del giorno dopo, di usare la ru486 o l’ivg chirurgico e dopo che quel figlio è nato si lasciano prive di assistenza, poverissime, senza lavoro, asili nido, nessuno strumento e nessun servizio reso dalle istituzioni.

Nel frattempo però la destra del paese si premura di demolire la credibilità delle donne grazie ad una campagna misogina che non smette neanche per un giorno. In parlamento si discute la legge sull’affido condiviso che assegna alle donne il ruolo di macchine per fare figli da ripudiare nel caso in cui non vogliono restare sottomesse al marito/padre/padrone, si discute anche di valutare le donne in quanto "pazze" (con la pas) nel caso in cui denunciano di aver subito una violenza dall’ex marito o di voler proteggere il proprio figlio dagli abusi subiti dal padre.

A fronte della enorme emergenza che esiste riguardo alla violenza domestica subita da donne e bambini (200 donne l’anno muoiono per mano di un uomo, soprattutto marito, fidanzato, convivente, figlio, padre, ex. tantissimi i casi di abusi che i padri commettono contro figlie e figli) l’unica cosa che viene in mente ad altri scienziati che non immaginiamo molto interessati alla tutela della salute delle donne è infatti quella di rinchiuderle con un tso per sorvegliarle, educarle ad essere ottime madri come la patria impone e togliere loro definitivamente qualunque diritto civile.

Per i mariti che ammazzano le loro ex mogli in quanto "depressi" si parla solo di infermità mentale post femminicidio, come attenuante per fargli scampare la galera.

Per le donne che vanno aiutate con strumenti adeguati a scegliere liberamente il proprio destino invece c’è la patologizzazione che immaginiamo sarà estesa al momento del concepimento.

D’altronde il primo pensiero dei fanatici antiabortisti è sempre stato quello di rinchiudere le donne in manicomio per impedire interruzioni di gravidanza e libere scelte.

Le donne sono solo macchine per fare figli. La loro, la nostra volontà non conta niente. E se non siamo d’accordo o se ci sentiamo perse per assenza totale di prospettive e vie d’uscita dopo un parto, che gli frega. Bisogna criminalizzare l’intero genere femminile e destinarci al manicomio.

Così accadeva al tempo di mussolini e così accade di nuovo oggi.

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.