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Indymedia e i maschilisti che usano l’open publish per insultare noi!

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Proprio non la smettono. Femminismo a Sud è oggetto di minacce continue, di intimidazioni, insulti, molestie, violenza virtuale di qualunque genere. Il perchè risiede nella nostra ricerca sul web sessismo. Abbiamo scoperto un mondo infinitamente peggiore di quello che avevamo anche lontanamente previsto. Il maschilismo e la misoginia che abbiamo toccato (virtualmente) si compongono di persone livorose, ostili, minacciose, virtualmente violente.

Abbiamo scoperto uomini che si proteggono tra loro. Branchi di maschi che rivendicano il diritto alla violenza contro le donne. Uomini pessimi che sono intrisi d’odio e che istigano all’odio contro le donne.

Ora istigano all’odio contro di noi. Ci insultano, attivano gruppi facebook per demonizzarci, sono in aperta caccia alle streghe, in un nuovo e peggiore tempo dell’inquisizione in cui costoro pretendono di fare revisionismo e di nascondere il numero di donne morte per mano di uomini violenti, pretendono di cambiare le pagine collettive e disprezzano chiunque non sia d’accordo con loro, dichiarandone la diretta emanazione dal nostro blog, cosa non vera e cosa che tende solo a criminalizzare un movimento d’opinione ampio e per fortuna assai più vasto e corposo, fatto di tantissime persone antisessiste che non hanno certo bisogno di femminismo a sud per ricordare che il sessismo e la misoginia sono mostri da respingere con ogni mezzo necessario.

In canada su diretta istigazione all’odio contro le femministe ne sono state uccise 14. Vi sono siti anglofoni in cui si dice perfino che hanno fatto bene. E quella di questa gente non è follia ma un disegno di società che vuole il controllo degli esseri umani e che vuole dominare con l’odio e la paura chiunque non la pensi come loro. Stranieri, oppositori critici, donne, gay, lesbiche, trans.

Non vi parleremmo ancora di questo se la questione non stesse assumendo proporzioni sempre più grandi.

Molte di noi ricevono insulti e minacce continue. In molti spazi del web siamo odiate in modo palese, con l’arroganza di chi immagina che questo sia consentito.

Ultimamente la questione riguarda anche un progetto che amiamo, per quanto non ne siamo partecipi se non come fruitrici dell’open publish come molte altre persone.

Su indymedia lombardia succede una cosa che conosciamo bene. Da circa tre giorni un demente sta spammando compulsivamente insulti nei confronti di femminismo a sud per poi lamentarsi di essere censurato (leggasi hiddato) da admin schiavi di femministe acide, cozze, stronze e sessiste che vogliono seguire alla lettera i consigli di valerie solanas (???).

Tutto ciò ha portato ad una reazione "ufficiale" di imc lombardia che ha prodotto questo: ovviamente il tizio (o i tizi?) continua a spammare ossessivamente nei commenti a quel post e con articoli nuovi.

Vi copincolliamo la comunicazione pubblicata su imc lombardia:

Il newswire è uno spazio informativo antifascista antirazzista ed antisessista, qualunque cosa non rispecchi questi paletti guida è da considerarsi fuori policy.
In effetti la xenofobia ed il fascismo possono prendere molte forme, le piu insidiose delle quali sono quelle che travestono il lupo da povera pecorella smarrita: lo abbiamo visto con le retoriche fascio-vittimistiche, con il razzismo "di sinistra" e anche il maschilismo dialogante, rientra in questa categoria.


L’argomento è assai spinoso perché non è dato dialogo con chi pretende di nascondere intenti revisionisti dietro un manto di buone intenzioni, permettere a queste persone di intavolare un dialogo o anche solo di ricevere delle critiche significa legittimare ideologie (e pratiche) che in uno spazio libertario non dovrebbero aver cittadinanza.


Nello specifico riteniamo inaccettabile che vengano pubblicati articoli (per altro copiaincollati da altri media) che tendono ad assolvere un pedofilo con la scusa che la vittima l’ha provocato. E’ la solita vecchia scusa adottata da molti stupratori e come tale la consideriamo: una scusa non accettabile ed infamante per la vittima.


Riguardo ai post successivamente pubblicati, quelli con il link alla presentazione di un libro di F. L. C., ribadiamo che non abbiamo nessuna chiusura nei confronti di un’autore e di una casa editrice come E., e che il problema non risiede in quel testo. Il problema risiede nel fatto che è inaccettabile per un media indipendente ospitare i deliri di un singolo nei confronti di un gruppo di compagne (quelle di Femminismo a Sud) che vengono sistematicamente insultate nei post hiddati adducendo il link alla presentazione del libro "xxxxxxx" come scusa.


Inoltre non riteniamo sensato avere su di un media indipendente un articolo il cui unico contenuto è un link ad un articolo di un quotidiano.


Per questo motivo quei post sono stati ripetutamente hiddati.


Alcun* partecipant* alla lista.

Posted in Fem/Activism, Misoginie, Omicidi sociali.


2 Responses

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  1. fikasicula says

    si ma hanno poco da dire cazzate. sono loro che vogliono morte le donne. ci sono prove tangibili di quello che dicono in giro, del modo in cui giustificano la violenza sulle donne.

    e poi parlano di noi come fossimo assassine. sono criminali. e mo’ basta! 🙂

  2. viviana says

    Nota: oddio veramente hanno nominato valerie solanas? Ne abbiamo parlato noi pulci qualche puntata fĂ , in maniera critica ovviamente. Lei è autrice di “Lo SCUM Manifesto (Society For Cutting Up Men, SocietĂ  per l’Eliminazione dei Maschi)”… un testo che non condividiamo ma che abbiamo voluto affrontare proprio per far capire che le femministe non sono così. Inoltre lei è famosa per il tentato omicidio ad Andy Warhol… sul quale però non so nulla. Quindi nominando lei, dimostrano ancora una volta, di quanto distorta sia la figura delle femministe nel loro immaginario.