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Torture legalizzate

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Rossano, provincia di cosenza. Viene praticato un aborto terapeutico e la chiesa sollecita una indagine perchè il feto sarebbe rimasto vivo per due giorni. L’inchiesta parte e la procura registra l’accusa di omicidio volontario contro chi non si sa. Il ministero della salute, roccella in testa, va ad indagare per vedere se è stata correttamente applicata la 194.

Noi immaginiamo la donna, colei che ha dovuto abortire per motivi terapeutici, sottoposta ad una accusa costante, alla criminalizzazione da parte della chiesa, alla santa inquisizione riunita nella città calabra a interrogarla, chiederle, ispezionare il suo utero e infine puntarle il dito per farla sentire una merda umana. Se alla fine del corteo della santa inquisizione la donna s’impiccasse sarebbero tutti più contenti?

Dall’america con furore apprendiamo che bacchettoni e puritani hanno segnato un altro punto. La misoginia americana è alle stelle, i gruppi neomaschilisti sono tanti e hanno fatto proseliti fino in italia (purtroppo), gli anni di governo di bush hanno lasciato il segno e così si ritrovano in oklahoma con una legge che vieta alle donne di denunciare il medico che non ha comunicato malformazioni del feto in tempo per decidere un aborto terapeutico e che obbliga le donne a vedere una ecografia dell’embrione, con una piena descrizione delle parti di cui è composto, prima dell’interruzione di gravidanza.

Come dire: è il movimento pro-life che invece che stare seduto tra le pazienti in ospedale a torturarle psicologicamente, indossa il camice e decide quando e come mettere al rogo ogni donna che esercita il proprio diritto di scelta.

In italia, dal canto nostro, abbiamo i nostri bei bravi problemi. Non solo l’ostruzionismo alla ru486 ma è in arrivo una proposta di legge targata pdl che consentirebbe ai farmacisti l’obiezione di coscienza sui contraccettivi d’emergenza.

Parliamo della pillola del giorno dopo che se non viene assunta entro le 72 ore dal rapporto a rischio non può impedire la gravidanza, di conseguenza non può impedire l’aborto che evidentemente è quello che il governo e la senatrice pdl che propone questa legge non hanno nessuna voglia di prevenire.

Una domanda: se una donna non può usare la contraccezione, quella normale e quella d’emergenza, secondo voi come fa a prevenire l’aborto? 

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.


One Response

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  1. Serbilla says

    E’ alluncinante.