[Patriarchy è l’opera di Wolfgang Bauer]
Il neomaschilismo italiano non nasce tutto da solo ma prende
spunto, anzi scopiazza volgarmente tutto quello che il neomaschilismo ha fatto
nell’ultimo ventennio in america.
Dobbiamo ringraziare Bush per aver dato loro una mano e per
aver sostenuto politiche puritane che hanno portato a più medici ammazzati da
fanatici antiabortisti, a più ragazzine stuprate e incinta per essere state
sottoposte alla cura dell’astinenza sessuale (la terapia della purezza!) usata da certe scuole di quei luoghi e per
aver ringalluzzito il machismo dopo l’11 settembre.
Susan Faludi nel suo “Il sesso del terrore. Il nuovo
maschilismo americano” descrive bene tutta la faccenda e analizza da un punto
di vista di genere quello che è accaduto negli anni immediatamente successivi
all’11 settembre con la stessa ricchezza di dettagli che Naomi Klein usa nel
suo “Shock Economy”.
Già negli anni novanta il neomaschilismo americano rivolta
la frittata e comincia a parlare dei diritti dei maschi come se fossero una
minoranza. Recentemente qualcuno ha detto che parlare dei diritti dei maschi è
come parlare dei diritti dei bianchi. Ha perfettamente ragione.
Della loro storia trovate ampia traccia su siti e spazi web
che ululano di men’s right movement (o fathers movement). A saperlo che le sorelle americane avevano
già scoperto tutto di loro (e alcune femministe in canada sono anche state
ammazzate proprio da un maschilista)
avremmo speso meno tempo a tentare di capire cosa stava succedendo in italia.
Le sorelle femministe americane, canadesi, comunque
d’oltreoceano, sono talmente avanti nella conoscenza di questo fenomeno che lo
hanno sintetizzato in alcuni concetti chiari che troverete descritti
perfettamente QUI.
Il ritardo dell’arrivo di questo fenomeno sociale qui da noi
forse dipende dal fatto che in televisione trasmettono solo adesso film americani degli anni
novanta. Abbiamo però potuto godere di quel deprimente Kramer contro Kramer che
per quel movimento segna in qualche modo l’inizio di una aggressione alla
cultura del rispetto per le donne.
Lo potete vedere anche adesso: i film polizieschi americani
sono quasi sempre popolati da mamme drogate, alcolizzate, pessime. Gli uomini
invece sono descritti come salvatori, eroi, personcine responsabili in ogni
occasione. Bisogna proprio che ci facciate caso perché la testa delle persone
si educa anche così.
In ogni caso è lì che hanno cominciato ed è proprio dove razzolano i
nostri maschilisti. Istigavano odio contro le donne, hanno fatto squadrismo sul web per aggredire virtualmente donne e uomini che non la pensano come loro, hanno fatto revisionismo
su tutte le pagine di wikipedia, hanno inventato parole inesistenti, hanno cominciato
il tam tam per mettere in dubbio i dati sulla violenza contro le donne, hanno
realizzato vere e proprie organizzazioni, hanno ottenuto ampio sostegno dalla
destra parlamentare e hanno ottenuto l’affido condiviso dei figli e tutta la
serie di questioni che in italia si sono approvate nel 2006 e che saranno
aggravate dalle integrazioni e modifiche proposte da pdl e lega se nessuno vi
si oppone.
Il fondamento di tutta la questione sono i soldi. Non
vogliono mollare soldi di mantenimento e non vogliono mollare beni di altro genere. Fin qui abbiamo capito.
Quello che però riescono ad ottenere è anche di continuare a
fare violenza su ex mogli e figli grazie alla Pas. Proprio così.
La cosiddetta sindrome di alienazione genitoriale (o parentale) in realtà
non esiste. Solo individui che odiano profondamente le donne, in italia, potevano chiamarla anche sindrome della madre malevola,
attribuendo in primissima istanza tutta la responsabilità di questa invenzione alla donna, madre, sempre e comunque, per principio,
giudicata nientemeno che addirittura "malevola", in contrasto con l’aprioristico concetto di "benevolo" patriarca (noi odio, lui amore! vi ricorda niente? di fatto non esiste un lato b che parli di padre "malevolo"). Questa sottospecie di riedizione negazionista e revisionista delle superstizioni medioevali descritte nel malleus maleficarum (la donna è cattiva per principio! al rogo dunque) l’ha inventata un poco originale dottor Gardner che aveva uno strano modo per
definire la pedofilia.
Sosteneva infatti, come pure qualche suo devoto seguace in italia, che
l’attrazione per i bambini è cosa normale e che chi rende “anormale” tutto ciò
producendo un trauma al bambino sarebbe la madre.
In breve: secondo Gardner non sbagliava il pedofilo ma la
madre del bambino abusato che lo denunciava allarmando così il bambino e mettendogli in testa la bizzarra idea che il suo papino fosse un soggetto un tantino pericoloso per lui.
La psichiatria, lo sappiamo e non è una novità, è stata
spesso al servizio di chi abusava. Lo ha fatto con i nazisti, lo ha fatto per
secoli con i misogini e con chi voleva controllare persone, menti, corpi.
Il signor Gardner non sembra essere estraneo a questo genere
di modalità. La SUA sindrome sembra infatti fatta apposta per difendere gli
uomini da denunce per le violenze commesse su donne e bambini.
Cosa dice in sintesi la sua teoria? Dice che se in casa ci
sei tu, tuo figlio e tuo marito che ti sta picchiando, per non condizionare il
rapporto tra il bambino e il tuo bel marito violento, per non indurre tuo figlio a
sentimenti di repulsione nei confronti dell’uomo violento, dovresti sorridere,
anzi cantare gioiosamente mentre vieni percossa. E attenta a non svenire o morire dissanguata proprio di fronte a lui. Non osare farlo.
Dice che se vieni stuprata davanti a tuo figlio devi fare
finta che ti piaccia moltissimo. Dice che se il tuo bambino viene abusato da tuo marito non
puoi e non devi dire nulla perché condizioneresti il rapporto tra padre e
figlio.
Conseguentemente ti sta dicendo che se dopo essere stata
percossa e stuprata tu chiedi la separazione dovrai comunque fidarti di
quell’uomo e lasciarlo ad educare il tuo bambino con le sue belle idee
progressiste, illuminate e per nulla aggressive. Proprio per niente.
Dovrai comunque non procedere in denunce per violenza perché
a qualunque denuncia lui opporrà il ricatto di una perizia psichiatrica per il
tuo bambino (per scovare una sindrome che non esiste e che ha contorni
discrezionali utilizzabili anche dal panettiere all’angolo) e opporrà la minaccia di togliertelo.
Così dice la proposta di legge di pdl e lega: chi è causa di Pas perde l’affidamento del bambino.
Idem come sopra per quello che riguarda la pedofilia. Se
denunci per salvare tuo figlio e immagini di trovare le istituzioni al tuo
fianco ti sbagli di grosso. Troverai soltanto il tuo ex marito che farà
sottoporre a perizia il bambino e vorrà anche in questo caso togliertelo.
Per arrivare a queste tenere conclusioni il movimento
maschilista non si muove a caso. Si serve di psichiatri e psicologi per
legittimare questa pericolosa e reazionaria bugia, si serve del sostegno di chi
è da sempre contro la libertà di scelta delle donne, chiesa e antiabortisti, e si
serve di fonti inesistenti e di dati totalmente inventati per dimostrare che le
donne dicono il falso ogni volta che denunciano violenza subita da loro o dai
loro figli.
In america la loro presenza squadrista batteva chiodo su
internet, costruiva massonerie vere e proprie, grosse lobby a sottoscrivere il
patto di legittimazione e rinvigorimento del ruolo di “padre”, costruiva reti e business di
mediazione familiare e di “assistenza” ottenuta grazie a contributi pubblici
per favorire la leggenda del maschio caduto in disgrazia per l’avarizia delle
erinni moderne, tartassava chi era presente in parlamento o candidava propri
esponenti e attualmente siamo al punto in cui promuovono anche i male studies (finanziati, ovviamente, da organizzazioni animate da sentimenti di forte amore per il prossimo, soprattutto se è di sesso femminile) per riscrivere la storia dal punto di vista degli uomini (ancora????).
Sarebbe tutto molto bello se facessero un percorso NUOVO,
come quello che provano a fare i nostri amici di maschile plurale.
Invece stanno semplicemente chiedendo soldi, assistenza, finanziamenti, costruendo una rete di avvocati e psicologi assoldati per svolgere incarichi attinenti alla causa, per
tornare a dominare il genere femminile e ad imporre il loro dominio su tutto
quello che non gli piace.
In italia, come in altri posti d’europa (ebbene si,
conoscere altre lingue aiuta!) si sono mossi più o meno allo stesso modo. Sono
prevedibili, scontati, colonizzati perfino nel loro maschilismo.
Quello che ora abbiamo in italia è una specie di nazista
texano che parla padano. Un incrocio atroce che ha qualche difficoltà in più ad attecchire sul
piano pratico perché la nostra è una società diversa, di madri tossiche e
alcolizzate ce ne sono pochine, di donne che mollano i figli per fare carriera
(come in kramer contro kramer) non abbiamo veramente idea se ce ne siano e le
famiglie sono più compatte, un tantino più patriarcali. Soprattutto, sono spesso i genitori della moglie che comprano la casa per la figlia.
Capita perciò che l’uomo che vuole fare una guerra contro la
ex moglie trova schierata anche la famiglia di lei. Succede così che la spavalderia mostrata in certi casi si rivela controproducente e in altri casi invece produce vere e proprie stragi
emotive o fisiche.
Quello che stanno tentando di fare e che stanno facendo,
usando lo stesso metodo già applicato per istigare odio contro gli stranieri, è
scalfire e distruggere la catena della solidarietà, mortificare le donne in
tutti i modi, aggredirle culturalmente prima che concretamente e spesso
fisicamente.
Quello che stanno tentando di fare è passare dal concetto di
cultura patriarcale che credeva nell’indissolubilità della famiglia al concetto
di cultura patriarcale che crede nell’indissolubilità della sottrazione del
minore alle madri. E per sapere cosa potrà accaderci basta leggere delle atroci conseguenze
che le leggi ottenute da questi individui hanno procurato su donne e
bambini in america.
Il futuro? Schiere di maschilisti che verranno a strapparvi
i figli dai capezzoli se non ci opponiamo, con tutti gli strumenti leciti che
possiamo utilizzare, all’avanzare di costoro.
Noi lo stiamo già facendo. Che almeno voi siate consapevoli
di quello che accade.
—>>>Tutto quello che abbiamo scritto sull’argomento lo trovate nei post raccolti nella categoria Misoginie
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