Le donne morte questo fine settimana non sono piaciute molto al governo. Che almeno morissero una ad una e non tutte assieme, così di botto.
Potevano non fare tanto rumore e quell’omar bianchera poi che s’è messo a sparare anche al vicinato, di cui tutti sapevano e di cui si disse timidamente in prima istanza che era perfino già stato denunciato.
Invece l’ordine di scuderia è partito in senso inverso. Innanzitutto bisogna dire che le donne morte NON avevano denunciato (anche se qui si dice esattamente il contrario). Colpaccia loro, dunque. Il governo ha da pararsi il culo. Parola della ministra carfagna che assicura, e se ne assume la responsabilità, che le donne che denunciano invece restano vive. Si, come no.
Basta una lista da niente per capire che il reato di stalking non serve a nulla.
Che c’è poco da scherzare, mentre si affaticano a crocifiggere maestre che schiaffeggiano gli alunni e a beccare a tutti i costi infanticide in libera uscita per pareggiare il conto. La misoginia è fatta di crocifissioni e resurrezioni, questo lo sappiamo.
Dicevamo della ministra e dello stalking. Quante sono le denunce fatte quest’anno? Mille? E per quali motivi?
Dicevamo, basta che leggiate una listarella superficiale per notare voi stesse che quelli denunciati per stalking in realtà fanno cose molto più gravi.
Lo stalking è diventato la panacea per tutti i mali, un modo per derubricare il reato di tentato omicidio in un reatuncolo che con sei mesi ai domiciliari (da cui evadi per finire l’opera) hai bell’è finito.
Tutte le denunce per stalking (leggete gli articoli) vi dicono che il cosiddetto stalker ha invece aggredito, tentato di investire con l’auto, picchiato, qualche volta dato fuoco all’abitazione, trafitto con coltelli, ferito gravemente, le donne, le loro vittime. Tutti accusati di stalking. E che cos’è lo stalking?
Sarebbe la persecuzione, l’insistenza, quella che non ti permette di respirare e ti fa cambiare le abitudini.
E che c’entra il tentato omicidio con lo stalking? Assolutamente niente ma alla voce "tentato omicidio" realizzato da ex fidanzato, marito etc, contro le donne non trovate assolutamente nulla.
Così come non trovate niente alla voce maltrattamenti, abusi, stupri in famiglia.
Se la donna non morisse ammazzata e non la vedono lì distesa sul tavolo del medico legale negherebbero perfino l’omicidio. Per la carfagna tutto è stalking e siamo felici per lei che le sia sufficiente così.
Alle donne italiane però tutto ciò non è sufficiente e il governo non ha fatto NIENTE se non ricordare puntualmente che le donne che scendevano in piazza per difendere altre donne dalla violenza maschile erano una roba inutile, che non serviva. Invece è bella lei con la sua pubblicità da ornitologa e la sua rosa virginale sporca di petrolio.
Oggi pomeriggio due minuti di trasmissione pomeridiana su canale cinque sono bastate a fare dire ad una donna che aveva denunciato tante volte che comunque è stata accoltellata, sua figlia inseguita e che deve cambiare città, professione, e via così. Per tutta risposta la santanchè, sull’attenti e petto in fuori, ha suonato la fanfara e ha detto che le donne possono risolvere il problema: basta che chiamino il 1522.
‘Sti cazzi, bisognerebbe dirle, signora santanchè. ‘Sti cazzi, signora carfagna. Proprio non ve ne frega niente della vita delle donne.
Innanzitutto salvare la faccia al governo, quello che ha sostenuto la tolleranza zero a salvaguardia delle donne. E menomale che era tolleranza zero. Se era -1 invece che cinque donne morte in due giorni ne avevamo quante?
E poi, che vergogna, sostenere che il governo difende le donne e poi le crocifigge su tutti i fronti. Sostenere che le donne sono salve e poi vengono messe in mano ai loro ex mariti (gli stalker?) con la legge di pdl e lega sull’affido condiviso. Davvero una linea coerente.
Tutto fumo e niente arrosto.
Bugie sulla violenza etnica. Bugie sugli stranieri. Bugie su tante cose e le donne lo sanno perchè non sono stupide e continuano a morire senza vedere nessun beneficio dei numeretti verdi, delle rose bianche e della fedeltà alla patria delle ministre di destra.
Indubbiamente c’è un problema. E il problema è che dare alle donne strumenti per salvarsi (contributi per cambiare casa e città per esempio? un lavoro per andare via di casa e non dipendere dagli uomini violenti? risarcimenti? allontanamento immediato da moglie e figli dell’uomo che li violenta?) allo stato costa troppo.
Meglio non pensarci. Meglio dire bugie. E noi continuiamo a contare cadaveri…
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