Gli stupratori si vedono costantemente garantita la presunzione di innocenza per ogni denuncia a loro rivolta. In uno stato garantista funziona così. Presto faranno anche un lodo-stupratori e assassini di donne, vedrete.
Le donne stuprate vengono chiamate a dimostrare che dicono la verità e dunque a priori si stabilisce che siano quelle sotto processo invece che i loro stupratori.
Tanti stupratori vengono assolti per insufficienza di prove. E’ una formula che non esiste più e che viene tradotta con l’assoluzione con formula piena, ma di fatto uno stupratore viene frequentemente assolto perchè tutto il processo si basa su elementi di "prova" non rilevabili.
Cosa significa parlare di insufficienza di prove durante un processo per stupro?
Significa che la donna denunciate, quindi la vittima, non gode di nessuna credibilità, viene costantemente denigrata, infamata, offesa, insultata, vede lesa la sua privacy, le viene misurato il livello di penetrazione subito, per quanto e dove, con che mezzi, il pene o le dita, deve descrivere bene se si tratta di strusciamento o palpata piena, dovrà subire domande del tipo "ma è sicura signorina che non si sia trattato di una sua sensazione?" perchè l’accusato dirà che la donna è pazza, forse vendicativa, sicuramente con altri propositi diversi dal semplice desiderio di essere riconosciuta in quanto vittima di un abuso.
Tutte queste circostanze ovviamente cambiano a seconda della statura morale, del ruolo pubblico, della ricchezza patrimoniale, dell’etnia di appartenenza, della religione e della professione praticate dall’accusato.
Il gioco della "insufficienza di prove" sta tutto qui.
Per esempio:
Donna vince rom. E’ un dato di fatto. Almeno nella nostra bella italia razzista in cui un rom è colpevole solo per il fatto di essere nato.
Donna vince marocchino. Anche su quello al momento c’è una possibile certezza. Nel caso di denuncia contro ignoti gli inquirenti si affaticano a trovare prove di colpevolezza anche dove non ci sono. Potendolo fare realizzerebbero dna clonati per punire tutta la razza musulmana.
Donna non vince uomo bianco, ricco.
Donna non vince italiano.
Donna non vince ex fidanzato, marito, convivente, padre. In genere in questo caso non vince perchè muore e sullo schermo appare la scritta game over. Nel senso che non c’è un livello successivo.
Donna non vince marito. Proprio mai. Anche qui bisogna precisare che questo è già un risultato più incerto se si tratta di marito rom o arabo. E’ noto che gli uomini italiani sono per le strade alla ricerca di donzelle straniere da salvare. Il fatto che le rinchiudano nei Cie è solo un caso, ma non sottilizziamo.
Donna non vince padre, quasi mai.
Di conseguenza capirete bene perchè le donne hanno un bel problema ad affrontare un processo ritenendosi vittime e diventando di colpo le uniche colpevoli.
Non si tratta di una questione giuridica. Si tratta di un problema culturale.
Noi donne sappiamo che gli uomini mentono sempre. Quello che non si capisce è perchè allora, quando ne abbiamo l’occasione, abbiamo dei problemi a schierarci con le donne invece che con quei fottuti stronzi che se la ridono dopo aver violentato chi gli pare.
Le donne denunciano e a prescindere dal risultato conseguito in tribunale ottengono riconoscimento sociale ogni volta che altre donne si schierano con loro, le appoggiano, le accompagnano, le fanno sentire meno sole, le aiutano.
Prima di pretendere dagli uomini di cambiare atteggiamento forse bisogna pretendere dalle donne un passo avanti in questo senso.
Noi sappiamo quello che possono fare gli uomini. Sappiamo quello che le donne subiscono. Siamo noi a dover dare legittimazione sociale alle vittime degli abusi. Se non lo facciamo siamo complici di quello che accade.
Ps: potete fare lo stesso gioco parlando di bambine e bambini. Nessuno gli crede mai e i maschi che abusano di loro trovano sempre tante scuse per sfuggire alle loro responsabilità. Chissà perchè.
Donna in realtà non vince nemmeno rom o marocchino ma quando??? in quei casi gli stupri sono strumentalizzati, in quei casi si da sfogo al razzismo, ma non è la stessa cosa di un riconoscimento giusto, è soltanto un problema di “stuprate le nostre donne”, “dovete stare a casa vostra” ecc. ecc., in realtà delle donne stuprate non importa niente a nessuno, sia che a commetterlo sia un italiano, un rom, un marocchino ecc. e comunque valutare in base all’odio razziale rende folle e criminale quel tipo di valutazione ma non toglie assolutamente nulla al fatto che quell’individuo è cmq uno stupratore schifoso e in questo senso non c’è giustizia per le donne. La questione non è mai le donne, lo stupro come crimine in sè. E le donne rom stuprate? loro quando vincono?