Liete discussioni in mailing list:
Silent scrive:
"Appena svegliata e mi sono imbattuta in questa notizia.
Già dall’incipit:
*Forse è inutile se non esagerato dare in incandescenze per uno sguardo o un apprezzamento di troppo, non è detto infatti che, se gli occhi del partner si allungano spesso per ‘fotografare’ qualche forma femminile di passaggio, dietro ci sia l’intenzione di tradire. La spiegazione è più semplice: il maschio è di default un po’ ‘guardone’, il suo cervello è di natura più occupato dal sesso.*
Si capisce dove vuole andare a parare. E io che avevo sempre pensato che alcuni uomini fossero solo dei cafoncelli un po’ viscidi, e invece no, poverini, è sempre e comunque la loro natura.
Ora devo iniziare a preoccuparmi seriamente per il mio ragazzo, perché ahimé, non vedo il suo sguardo posarsi a sufficienza sul culo delle ragazze che passano. Che il suo cervello abbia qualcosa che non va? Devo assolutamente dirgli che i suoi neuroni non sono abbastanza maschili.
Tra l’altro, qui in XXXX dove lavoro, deve esserci stata una grande epidemia che ha portato a questa malformazione cerebrale, visto che al contrario di quanto non mi accadesse a Roma, nessuno mi fa la radiografia quando cammino per strada, né tantomeno mi fischia.
A quando un articolo sulla natura della donna ad accudire la casa?"
d-K aggiunge:
"Questa dr.ssa Brizendine non è nuova alle critiche per i suoi lavori:
Cito da qui:
*Academic feminists have given mixed reviews to The Female Brain. She was given the tongue-in-cheek 2006 Becky Award, which is given to "people or organizations who have made outstanding contributions to linguistic misinformation." The award cited errors in The Female Brain, including one sentence (removed in future printings) which contrasted the number of words used by men and women in one day. The numbers had been taken from a book by a self-help guru and were incorrect. Professor of phonetics Mark Liberman has formulated an extensive criticism of Brizendine’s approach in a series of blog comments, starting with, and continuing with a long series of blog articles listed here.*
L’articolo dell’ANSA, però, è ambiguo: da una parte si scrive che "il testosterone ci mette del suo a mascolinizzare il cervello e il resto lo fa la società che tende a ‘forgiare’ i bambini come ‘machi’ e le bambine come ‘bambole’", in sostanza la base biologica viene conformata dalla cultura e dalla vita sociale (non è esattamente ciò che penso ma può essere condivisibile, a mio avviso); d’altro canto si sostiene però che il cervello maschile "lo rende più incline a sguardi bramosi quando gli passa davanti una ‘sventola’" (sventola?), come fosse una condanna o come se una donna non reagisse alla visione di uno "sventolo"…
Qui ho trovato un articolo molto più esteso su questa ricerca:
Leggendone qualche frammento non mi pare dica nulla di nuovo rispetto a quello che sostengono la maggior parte dei biologi o di chiunque faccia ricerche sul cervello con una impostazione biologica (quindi la notizia dov’è?), questo non vuol dire che in quanto conoscenza condivisa sia corretta ma solo che l’impostazione di base dalla quale parti finisce inevitabilmente per influire sui risultati, prenderne coscienza è un modo per evitare di essenzializzare ciò che si scopre. Un* neurolog* o un* biolog* tenderanno per "deformazione professionale" a dare molta importanza alla parte biologica, fisica, di una ricerca trascurando tutti gli altri fattori (salvo non sia parte della ricerca studiare questi "altri fattori"). In sostanza, spesso, si scoprono solo parti di realtà ma non si è capaci di stimarne il peso effettivo: uomini e donne sono biologicamente diversi ma qual è il peso di questa differenza per un "animale culturale" come l’essere umano?
Ecco, chiedetelo a tutta la comunità scientifica e otterrete milioni di risposte differenti. ;-)))
In generale comunque più che altro si capisce dove vuole andare a parare il/la redattore/rice dell’ANSA visto che riporta la cosa non solo come una scoperta epocale ma evita qualsiasi tipo di dubbio. Mi sa che domani ce la ritroveremo come notizia, peggiorata, sul Corriere…"
La discussione continua…
Oh no, Michela, in fase d’assemblaggio t’hanno impiantato il cervello sbagliato…! 😀
Devono aver fatto lo stesso errore con la mia compagna vista la sua fissa per Chris Cornell, che – bisogna ammetterlo – all’epoca di “Badmotorfinger” (ma non solo) era notevole… oh no, hanno impiantato anche a me il cervello sbagliato! 😀
Quando, finalmente, ci renderemo conto che il desiderio soffre negli schemi angusti in cui molti lo confinano?
devo preoccuparmi io che ogni volta che passa un bel ragazzo mi chiedo in quale posizione ce lo farei più volentieri? e se il mio desktop è pieno zeppo di foto di Chris Cornell mezzo nudo è da considerarsi meritevole di approfondimenti da parte della scienza?