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Lotte contro le crociate di Cota e della chiesa

Condividiamo info su un’iniziativa torinese di reazione alle affermazioni di cota sulla ru486 e più in generale sulle donne. Condividiamo anche un post di femminismo rivoluzionario che spiega bene come la chiesa si stia concentrando ossessivamente sul controllo dei corpi delle donne invece che dei numerosi casi di pedofilia che la coinvolgono. Buona lettura!

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REAGIAMO A COTA E AL SUO PATTO PER LA VITA!!!

Nel corso della campagna elettorale Cota non ha fatto altro che stringere accordi con i settori più reazionari della nostra città per costituire un nuovo patto per la vita e la famiglia fondato sui comandamenti della Chiesa Cattolica.

A poche ore dalla fine delle elezioni, sono già arrivate le sue prime esternazioni in merito alla pillola abortiva Ru486. Cota ha dichiarato che farà tutto il possibile per tenerla nei magazzini e impedire il suo utilizzo.

Il neo presidente della Regione ha promesso che finanzierà le associazioni cattoliche antiabortiste, le scuole private e che rifiuterà ogni tipo di sovvenzione al prossimo Pride.
Sul nostro corpo e sulle nostre vite non ci è dato decidere autonomamente.

Non facciamoci strumentalizzare e non deleghiamo ad altri l’iniziativa e le lotte che quotidianamente portiamo avanti nella nostra città.

REAGIAMO A COTA E AL SUO PATTO PER LA VITA
ASSEMBLEA PUBBLICA A PALAZZO NUOVO, SPAZIO UNILOTTA, PRIMO PIANO
VENERDI’ 9 APRILE ORE 17.30

Invitiamo tutte e tutti a partecipare all’assemblea e a far girare il più possibile questo appello!!!

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Da femminismo rivoluzionario:

Lottare a tutto campo contro le crociate ideologiche della Chiesa

Durante
la celebrazione della “messa crismale” del “giovedì santo” appena
trascorso, il papa Ratzinger è tornato di nuovo alla carica contro le
donne e l’aborto definito “un’ingiustizia che viene elevata a diritto quando si tratta dell’uccisione di bambini innocenti non ancora nati”, guardandosi invece molto bene dal fare anche un solo accenno al tema scottante e vergognoso della pedofilia dei preti.

Certamente
il tempismo dei neoeletti presidenti delle regioni leghisti, Cota in
Piemonte e Zaia in Veneto, contro l’utilizzo della pillola abortiva
Ru486 (e anche un bel ringraziamento per i voti ricevuti dalla
chiesa!), è stata come la manna caduta dal cielo per Ratzinger e la sua
Chiesa esauditi nelle loro richieste antiabortiste pre elettorali, ma
non solo, perché con il loro lurido stuolo di preti stupratori non
hanno perso tempo a mettersi in moto per trasformarsi subito da
carnefici in santi agli occhi dei fedeli!

Lo
stesso cardinale Bagnasco, capo della Cei, ha ancora difeso i sacerdoti
dicendo che “Nessuna ombra, per quanto grave, dolorosa, deprecabile,
può annullare il bene compiuto dai sacerdoti…il mondo credente o meno,
guarda al sacerdote con l’aspettativa di vedere in noi il meglio
dell’umanità e del bene…” “Il meglio dell’umanità e del bene”???
Arroganza, faccia tosta senza ritegno, ipocrisia senza limiti è davvero dire poco!

Dopo
tutta la merda emersa in questi mesi relativamente alle violenze, alle
sevizie e torture commesse dai preti su bambini, violenze che per anni
la chiesa ha cercato di insabbiare, limitandosi a trasferire i preti
pedofili in altre chiese così da poter tranquillamente violentare altri
bambini, senza denunciarli e condannarli, ora dai loro sporchi crimini
spostano l’attenzione sulle e contro le donne arrivando perfino a dire
sfacciatamente che “l’aborto è un peccato più grave del reato di
pedofilia compiuto da un sacerdote”. E’ quanto ha detto monsignor
Girotti, reggente della Penitenzieria Vaticana, in un’intervista
rilasciata al Messaggero, nella quale riguardo al reato di pedofilia ha
dichiarato che: «Un penitente che si è macchiato di un delitto simile,
se è pentito sinceramente, lo si assolve…”, al contrario, per
assolvere una donna che ha abortito, il sacerdote deve ottenere la
dispensa del vescovo, in quanto non può assolverla autonomamente perché
“L’aborto viene considerato un peccato riservato, diciamo speciale. Nel
caso specifico è chiaro che la Chiesa vuole tutelare al massimo la vita
della persona più debole, più fragile, e cosa c’è di più inerme di una
vita che è in divenire e non è ancora nata?”

Siamo dinanzi alla BARBARIE ALLO STATO PURO!

E la vita dei bambini violentati, stuprati, abusati NATI! non conta nulla?

Non è anch’essa una vita di bambini in “fragile e debole DIVENIRE”?

Parlano
di tutelare la vita (quando ancora non c’è) e si scagliano contro le
donne e il diritto di aborto mentre nella realtà non si creano alcun
scrupolo a difendere chi nella loro cerchia ha attaccato, violentato,
distrutto le vite di bambini che ci sono, che esistono in carne e ossa!

Denunciare,
smascherare, lottare a tutto campo contro le crociate ideologiche della
Chiesa parte attiva al fianco del governo nella trasformazione in senso
reazionario della società di cui uno degli elementi cardine è proprio
la restaurazione di una concezione delle donne da “moderno medioevo”.

Posted in Fem/Activism, Iniziative.


One Response

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  1. scruciani says

    http://www.adnkronos.com/…pillola_215211451.html

    a proposito di machismo, ho sentito che a radio 24
    definiscono le donne, un
    problema da compartiamento. pazzesco.