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Un taglio per la vita

http://www.fantastik.it/images/Image/forbici%20per%20mancini.jpg

Si è discusso fin qui di pillola e vita e di vita e pillola senza ben spiegare cosa si intende in tutta la questione.

Lo spieghiamo a Cota, a Zaia e anche alla Polverini, che pure su questo dovrebbe essere preparata.

Quando il maschio, foss’anche un prete, non sa tenere a freno il coso e s’abbassa i pantaloni con una bimba minorenne, se ella resta incinta e necessita d’aborto "terapeutico" (che a quell’età non diteci che a quella povera bimba le fa bene alla salute averci un figlio) non vi potete mica permettere di chiamarla assassina. Che l’assassino è lui che s’è sfilato il coso senza pensare alle conseguenze.

Non s’è mai visto però un politico responsabile che invece che tenere l’utero femminile a tutto servizio dichiarasse chiuso il banchetto delle bimbe. E non c’è mica da rinchiudere la pillola. Semmai bisognerebbe rinchiudere quel prete.

Di lui però non si parla, come se del sesso il maschio fosse solo fruitore e spettatore e mai protagonista. Come se ogni volta che il maschio usasse l’uccello a incanalarlo fosse la donna. 

E voi sapete che così non è. A volte accade che lo vuole solo lui, a volte lo vogliono entrambi, ma in ogni caso l’uomo c’è, ci pare più che evidente. C’è, lo abbiamo visto.

Siccome noi d’aborto non vorremo parlare perchè arrivarci non è pacifico per nessuna, allora si parlerà di prevenzione. E non potete negare che ve l’abbiamo detta in più d’una maniera. 

Abbiam proposto la chiusura delle tube e voi niente, ci volete attive come una banda di mucche in primavera. C’è chi ha proposto la vasectomia e non la fate semplice neppure lì.

Che s’ha da fare?

Bisogna che voi maschi mostriate un po’ di buona volontà. Un poco di astinenza, portatevi dietro sempre un preservativo, procuratevi il pillolo per non procreare o mettete i testicoli a bagno nell’acqua bollente per far sparire gli spermini. Scervellatevi un poco perchè quel danno è roba che vi riguarda e se non volete passare per inseminatori terroristi delle donne inconsapevoli avete l’obbligo di cominciare a pensare da maschi responsabili.

Vi piace tanto preservare la vita? Non mettete incinte le donne. Cominciate con il preservare le loro vite.

Se invece voi le mettete incinte e poi loro decidono di abortire allora gli assassini siete voi. E lo siete due volte.

Vi facciamo una proposta di buon senso: dateci un taglio. Un taglio per la vita. E’ definitivo e la vita sarà fatta salva per sempre.

ps: questo è un post ispirato dall’ottima riflessione di Giancarla Codrignani

ripps: questa campagna andrà avanti di pari passo all’altra dedicata alle donne: Mettiti in proprio!

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Pensatoio.


2 Responses

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  1. nomore says

    Una donna dovrebbe avere diritto all’aborto anche se si riproducesse per partenogenesi, anche se in quel caso a nessuno interesserebbe, dato che non essendo coinvolti geni maschili si annullerebbe di colpo quel “di padre in figlio” tanto caro.
    Uno stupratore di donne e di bambine con preservativo non mi fa sentire molto meglio.
    Una donna che “si fa mettere incinta” così come un uomo che “mette incinta” una donna è una roba che non posso accettare, sottintende una passività e una inconsapevolezza da parte della donna che da i brividi. Finchè esisterà l’idea che una donna è oggetto passivo del rapporto sessuale e del concepimento, finchè esisteranno ragazze e donne che credono che fare sesso sia qualcosa da subire, un concedersi, un consegnare di figa (spesso senza voglia o convinzione) al maschio che la usa e poi te la ridà, non si potrà parlare nemmeno di responsabilità appropriata dell’uomo nella gravidanza, il presupposto del “l’hai messa incinta” ha sempre prodotto una responsabilità malata, dove la donna era cmq un oggetto, del tipo l’hai rovinata, ora te la tieni e prendi tutto il pacchetto, ha prodotto il controllo sugli uteri e poi sulla vita di moglie e figli, come fossero una proprietà. Per non parlare del matrimonio riparatore, all’epoca (appena qualche decennio fa) in cui una ragazza doveva sposare il suo stupratore per salvare il suo onore e quello della sua famiglia, perché lo stupro era un oltraggio alla MORALE e una donna non più vergine una svergognata. Il patriarcato è un delirio che deve finire. Deve finire l’idea di una donna passiva e oggetto, l’idea della verginità, il sesso che è uno stupro a tutti gli effetti più spesso di quanto si pensi, lo stupro come pulizia, vincita, sottomissione, conquista, punizione. Ancora oggi nel 2010 ci sono ragazzine di 15 – 16 -17 anni che fanno sesso senza sapere un cazzo del proprio corpo, della sessualità, senza aver ben chiaro come si rimane incinte, cos’è un orgasmo, come è fatta la vagina, come funzionano gli organi riproduttori femminili, ci sono ragazzi che del fatto di non usare il preservativo ne fanno un motivo di vanto, per i quali essere riusciti “a farsi” una ragazza è ancora come mettere la bandierina su una terra conquistata. C’è bisogno di insegnare alle ragazze a conoscere il proprio corpo, insegnare che il sesso si fa se e come ci piace, che il sesso non è una conquista e non è una concessione, è la volontà di due persone, è rispetto. Bisogna finirla con il “mi concedo”, concedo la mia verginità, finirla di avere un ruolo passivo nel rapporto. Se qualcuno mi eiacula dentro senza il mio permesso, lo faccio diventare sterile a calci nei coglioni. Se mettono sotto chiave la pillola abortiva andiamo a scassinarla, nessuno si deve permettere di mettere le mani su un utero o su un corpo. Gli uomini si rivadano a ripassare la riproduzione umana, l’utero non è un vaso da riempire, fecondare non è spargere il seme sulla terra, la pancia di una donna incinta non è deus ex machina, non è creazione dell’uomo, una donna alla nascita ha nelle ovaie due milioni di ovociti che sono il seme con cui si metterà incinta quando alla maturazione uno di questi incontrerà uno spermatozoo, allora quando si pensa alla gravidanza, ognuno si renda responsabile del proprio seme, senza deliri di onnipotenza sul corpo in cui viene introdotto, non deve esistere il controllo di un corpo, di una persona, la sottomissione o la proprietà, deve nascere una responsabilità e una consapevolezza lucide, serene e appropriate su come si concepisce un figlio.

  2. Ari says

    Vi piace tanto preservare la vita? Non mettete incinte le donne.

    Santo Cielo, parole sante!