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Torino e lo stupro

Tra un saluto romano della polverini felice per la conquista del lazio (con lei felicissima la chiesa che seppellita sotto gli scandali dei preti pedofili se la rifà battendo il pugno per tenere sotto sequestro gli uteri delle donne) e una espugnazione dei fortini operai registriamo un commento (grazie all’occhio lungo di barbara) di cicchitto:

"La vittoria di Torino è clamorosa – sorride cicchitto -. Politicamente parlando, uno *stupro*. La caduta della città (…) comunista (bla bla bla)."

Nello stesso articolo – sul corriere – c’ è la parola "rimonta".

Questa affermazione spiega la modalità con la quale codesti personaggi intendono cavalcare, rimontare e stuprare l’italia. Lo stupro, per la cronaca, è uno strumento diffuso usato dai maschi dell’età coloniale fascista o degli stati coloniali in genere per segnare l’effettiva conquista dei territori espugnati.

Parlare di stupro riferendosi alla caduta di una città equivale a celebrare la cultura del ratto delle sabine, quella delle pulizie etniche, dell’appropriazione dei corpi delle donne nei paesi colonizzati da parte dei colonizzatori.

Parlare di "stupro" dopo una vittoria elettorale significa che questi signori intendono le elezioni come un rapporto non consensuale, come una appropriazione dei territori in cui vincono, come luoghi in cui piazzare la bandiera e spadroneggiare con i loro eserciti. Non c’è cognizione della cultura civica della rappresentanza istituzionale per il bene comune, ivi compreso chi non è rappresentato nelle istituzioni. C’è lo stupro, un abuso, un atto di prevaricazione, la risata che dileggia e sbeffeggia lo sconfitto e poi gli stupra le donne. C’è la risata vittoriosa dello stupratore fascista Izzo soddisfatto per aver "preso" un corpo che lo rifiutava. Infine, cicchitto, e i suoi amici, godono, eiaculano, su una città che purtroppo li ha votati.

Complimenti alla democrazia.

Posted in Anticlero/Antifa, Fem/Activism, Omicidi sociali.


6 Responses

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  1. Paola says

    posso riferirmi a Cicchitto per l’impiego della parola stupro, così come a Cota per le dichiarazioni sul gay pride e la pillola RSU486 e chissà quante altre ne verranno ancora fuori, usando la parola coglioni?

  2. fs says

    ichias, si, dal corriere.
    il file è un pdf, se non ti si apre nella pagina scaricalo e poi lo apri sul tuo pc. è sicuro perchè fa parte della rassegna stampa di zeroviolenzadonne.

  3. ichias says

    mi dici se è tratto dal corriere? non riesco ad aprire il link.

  4. Lorenza says

    non riesco veramente a credere ai miei occhi!!! siamo alla follia pura, oltre la demenza, oltre la violenza…
    ditemi che è solo un incubo!!! e che presto mi sveglierò!

  5. Titti says

    Che abbia introiettato subito il monologo di Luttazzi?
    I maschi tra loro si capiscono sempre al volo…tristezza.

  6. Francesca. says

    http://www.repubblica.it/…s/risata_iena-3024142/