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Papponi: metteteci il vostro culo!

Ci scrivono:

"Care amiche,

vi scrivo per condividere un fatto con voi.

Sono rimasta abbastanza scossa ieri quando ho visto alcuni manifesti della campagna elettorale di Tinto Brass, candidato per i Radicali.

Eccone un esempio a questo link.
Alcune foto sono ancora più forti, molte girano anche su facebook. Non é per il carattere scabroso delle foto, ci mancherebbe. Ma cavolo, si tratta ancora una volta di solo e sempre corpi femminili. E che cavolo!

Voi che ne pensate? Sono esagerata? Mi pare proprio che questi manifesti danneggino terribilmente le donne.

Ci sono rimasta malissimo. Specie in un momento come questo in cui le donne che vengono candidate in politica sono per lo più vallette. Una conferma in più del fatto che in Italia il problema anche rispetto alla questione femminile non é solo Berlusconi. É vero che in passato i radicali avevano avuto candidate come Cicciolina. Però questo mi sembra un caso diverso.

[…]
Sono molto molto preoccupata come donna e come cittadina.

Un caro saluto,
xxxxxxxx"

>>>^^^<<<

Cara xxxxxx, se tutto ciò non avesse qualcosa di tragico ci sarebbe davvero molto da ridere. Immaginiamo i muri delle città tappezzate di tacchi a spillo e culi con annessi tacchi a spillo. Il culo senza tacco a spillo effettivamente mancava all’appello e in questa divisione delle donne in porzioni di carne da macello ci aspettiamo presto un manifesto con una cistifellea, un polmone, un pezzo di intestino tenue. Oppure, tanto per recuperare la finzione dei corpi di questa fase storica, si potrebbe osare con un manifesto che riproduce semplicemente una massa di silicone, che tanto è di quella che tanti pezzi di carne di quei manifesti sono fatti.

Crediamo – ironizzando e facendo del sarcasmo (per chi ci prendesse sul serio…) – che questo tutto sommato possa servire perchè le aziende che normalmente producono fior di pubblicità piene di corpi femminili subiranno un danno da tanta concorrenza. Nessuno capirà più chi vende cosa. Se vendono voti o un detersivo per i piatti. Finirà che le aziende di produzione di lingerie si faranno pubblicità con gente sobria in tayeur.

Noi avevamo già detto di voler fondare il partito della fikasicula con manifesto fatto di fichetta a piedi scalzi. Un modo come un altro per andare diritte al problema e per mostrare le nostre competenze e le nostre professionalità.

Alle sorelle e compagne in giro per l’italia suggeriamo di andare in giro con tanti pennarelli e di usare quei manifesti per dire tante belle cose. Perchè, per quello che ci riguarda, il punto, davvero, non è quel culo ma il fatto che tinto brass non usi il proprio.

Sono maschi, partiti al maschile, candidati maschi, aziende maschie. Papponi, magnaccia. Che mettano il loro culo!

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.


3 Responses

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  1. Sara says

    io mi meraviglio che la Bonino approvi manifesti del genere…

  2. Ale says

    Eh… ma di cosa ci lamentiamo… (battuta)? Li avete visti i suoi film? A parte questo manifesto, che fa schifo, io punterei anche alla sua candidatura…

    Sarà che trovo orribile la sua “arte”, ma proprio non mi “scandalizzerei” per questo manifesto, data, appunto, la sua “arte”, quanto per il fatto che questa potrebbe trasferirsi nella politica…

    Inoltre… se inizia con i culi, come potrebbe continuare???

  3. Luisa says

    non solo il culo è femminile, ma a ribadire al servizio di chi è mano macha, con sigaro fallico …..
    E’ il massimo del subliminale che riescono a fare ….

    Purtroppo il fatto grave è che molte donne confondono la liberazione sessuale con queste maialate

    Comunque faccio girare la notizia

    Luisa Bologna