Una notizia degna di nota è quella che sta passando come fosse una tranquilla scelta di mezzo inverno.
Ricordate le polemiche dopo l’assassinio di Sanaa?
Ricordate che la madre di Sanaa per restare accanto alle figlie piccole
e poter essere accettata dalla sua comunità (fratelli, zii, parenti
maschi) fu in qualche modo costretta a dire che comprendeva le ragioni dell’orribile gesto del marito?
Ebbene: in questi giorni sappiamo che questa donna rischia l’espulsione,
l’allontanamento dalle figlie. Non ha lavoro, non ha permesso di
soggiorno e non vogliono darle neppure una carta per stare accanto alle
figlie (che secondo la legge spetta se le figlie sono nate in italia).
Dunque è una punizione esemplare, un modo per dire a tutte le persone
che non la pensano come la ministra carfagna e la santanchè che se non
si prestano alle speculazioni razziste della destra, se non accettano
di fare interviste a canale cinque per offrire racconti strazianti che
dimostrerebbero che la violenza maschile sta solo nella cultura
islamica, se da schiave del patriarcato musulmano non si convertono
alla schiavitù per il patriarcato cattolico/cristiano/italico/razzista
allora devono essere scacciate come già furono scacciate altre
"infedeli" non convertite dall’inquisizione cattolica.
Buono a sapersi!
—>>>nelle immagini torture inflitte alle donne dall’inquisizione cattolica. Molte donne venivano torturate e uccise per obbligarle alla conversione. Accadeva in sicilia con le donne turche, prima acquistate come schiave da mercanti locali (come per le badanti di oggi?) e poi minacciate di morte o cacciate se non si convertivano.