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Perugia: Donne sull’orlo di una crisi… che non vogliamo pagare

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Donne sull’orlo della crisi…che non vogliamo pagare!
(lavoro/reddito/sicurezza/autodeterminazione)

Incontro nazionale promosso dal Forum delle donne Prc/Se

Perugia

Sabato 16 gennaio 2010

Casa dell’Associazionismo, Via della Viola 1

Le donne sono da sempre al centro del cerchio di massimo sfruttamento innescato dal neoliberismo, e ora della sua crisi. In uno scenario caratterizzato dal peggioramento delle condizioni di vita per tutti, ancora una volta il prezzo più alto lo pagano le donne – native e migranti – in termini di sovraccarico di lavoro, mancanza assoluta di tutele e restringimento delle libertà personali. Il quadro di una precarietà generalizzata accentua la dimensione sessuata e gerarchica dei rapporti di produzione ed è così che il lavoro, più precario, sottopagato e meno qualificato, non permette alle donne di raggiungere l’autonomia economica. Le condizioni del lavoro precario precludono la possibilità di organizzare i tempi personali, di progettazione, le scelte affettive. La dipendenza economica si aggrava dentro il precipitare di una crisi strutturale, in cui le donne sono e saranno espulse dal mondo del lavoro, costrette a permanere dentro strutture tradizionali di dipendenza come la famiglia, troppo spesso teatro di violenze e pressoché unico ammortizzatore sociale nel quadro di uno stato sociale inadeguato, perché ancorato al modello fordista, che per giunta è stato fatto progressivamente a pezzi. Il lavoro è cambiato. Il sistema fordista di produzione era strutturato su una serie di dicotomie: tempi di vita/tempi di lavoro, lavoro manuale/lavoro cognitivo, dentro/fuori; categorie che oggi sfumano in un continuum biopolitico in cui è l’intera vita che viene messa a produzione. I processi produttivi sono sempre più legati a conoscenze, competenze, capacità relazionali, di comunicazione, che vengono soprattutto acquisite fuori dai tempi di lavoro ed è proprio lo sfruttamento della capacità cognitiva a rappresentare oggi gli incrementi di produttività: siamo di fronte – in termini marxiani – all’estrazione di un plusvalore assoluto e intensivo. Il lavoro domestico non retribuito delle donne diventa il paradigma di molte forme di lavoro nella contemporaneità. Le donne sono dunque la punta avanzata di questi processi e crediamo possano essere anche la punta avanzata delle lotte intorno ai nuovi diritti. Le trasformazioni avvenute palesano l’estendersi a livello globale del conflitto tra capitale e lavoro che assume forme nuove e molteplici e, parallelamente, disvelano il violento avanzare del conflitto tra capitale-vita. Riteniamo necessario intraprendere un percorso volto ad approfondire il dibattito e il confronto intorno a questi temi, a partire dal complesso e articolato dibattito tra basic income (reddito di esistenza) e reddito minimo, per pensare la contemporaneità dentro e oltre la crisi, progettare un radicale cambiamento delle politiche sindacali e sociali costruire un nuovo welfare, individuando strumenti che tengano conto delle donne e degli uomini in carne ed ossa, attraverso cui ricomporre ciò che la precarietà ha frantumato, rompere le catene dello sfruttamento, di nuove e vecchie forme di disciplinamento, per frenare la corsa al ribasso del costo del lavoro, per liberare tempi, spazi e rendere possibili processi di soggettivazione e autodeterminazione.

PROGRAMMA   ore 9.30   Seminario di approfondimento   Introduce e coordina: Adelaide Coletti   Relazioni di:   Maria Grazia Campari Eleonora Forenza Cristina Morini   Interventi di:   Beatrice Busi Erminia Emprin Maite Iervolino Maria Rosaria MarellaChiara Martucci Roberta Pompili Geni Sardo Vanda Scarpelli Federico Tomasello   ore 13.30-14.00 pausa   ore 14.00-15.00 dibattito   ore 15.00-17.30   Tavola rotonda:   Coordina: Angela Lombardi   Partecipano:   Elisabetta Della Corte, Roberta Fantozzi; Lia Losa, Francesca Re David, Luca Santini; Damiano Stufara

Posted in Fem/Activism, Iniziative.