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Il mostro: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo

Avete presente quella storia del padre austriaco che teneva segregata la figlia, ha fatto tanti figli con lei ed è stato dipinto da tutti come un mostro?

Alcune tra noi sono andate in giro a chiedere che effetto fa sentire una storia del genere. Oltre le cose ovvie, già trite e ritrite, ci interessava fare un esperimento in due direzioni diverse.

La prima, appunto, riguardava la questione del maschio mostro. Abbiamo chiesto pareri a donne di cui conoscevamo le vite, storie complicate, conflitti irrisolti, problemi talvolta insormontabili.

La prima, viene regolarmente mortificata dal marito. Ha detto che Fritzl, l’austriaco, è stato terribile, diabolico. Immediatamente ha fatto un paragone con la propria vita concludendo che suo marito non ha mai toccato la loro figlia e non avrebbe mai fatto nulla del genere. Assolto, dunque, perchè non sufficientemente mostruoso.

La seconda, prova a barcamenarsi tra padre e marito. Il padre l’ha obbligata a restare nelle vicinanze per imporle di avere cura di tutta la famiglia. Il marito, per par condicio, si è portato a casa anche la vecchissima madre. La donna praticamente vive una vita da badante senza poter pretendere un solo euroin cambio. La storia dell’austriaco per lei è tutta colpa della moglie. Sarebbe stata lei, pur di liberarsi dalle attenzioni del marito, a spingerlo tra le braccia della figlia e a tacere pur sapendo quello che lui combinava nella sua cantina blindata. Ha concluso che lei non avrebbe mai fatto nulla di tutto ciò e ha affermato che una donna deve tenere l’affare dell’uomo impegnato perchè lui non faccia danno altrove.

La terza, ha una situazione un po’ complicata. Lavora ma non le piace quello che fa. E’ sposata ma non si sente amata e non fa sesso da tanto tempo. Generalmente ci fa una testa così (è una nostra amica, possiamo permetterci di scrivere con affetto queste cose 😛) perchè si sente trattata male, non riesce a trovare una soluzione e si trascina in un rapporto che non la soddisfa perchè fondamentalmente ha paura di andare avanti da sola. Il suo commento a proposito dell’austriaco è stato lapidario: "e voi vi sorprendete che mi tengo il marito che ho? ma vedete che razza di mostri ci sono in giro?"

In tutti i tre casi quello che si capisce è che la mostruosità altrui diventa consolante per le insoddisfazioni personali e private. E’ una sorta di "c’è di peggio" che ricompatta alle radici anche se quelle radici sono marce e rappresentano delle brutte catene. La mostruosità altrui giustifica la propria incapacità di reazione, mette in discussione il proprio senso critico e lo modella su livelli "alti" in cui il parametro di paragone è il mostro e non i tuoi reali desideri. Il mostro fa venire voglia di starsene accoccolati a chiedere protezione accanto al proprio marito che sebbene ti picchi giusto un pochino però ti illudi di sapere come prenderlo, in fondo lo conosci, in fondo a modo suo ti vuole bene e poi è un così bravo padre, a quella figlia non fa mai mancare niente. Il mostro riposiziona le nostre ambizioni e ci fa trovare ruoli sociali inaspettati: badante della famiglia ma anche badante del cazzo, perchè se lo lasci da solo chissà che diamine può combinare. Il mostro ti fa indubbiamente preferire quello che hai e ottiene l’effetto di immobilizzarti, perchè la’ fuori c’è di peggio e dunque ci teniamo quello che abbiamo.

Il secondo esperimento lo abbiamo fatto su una questione diversa. Abbiamo parlato di quello che succede in giro per il mondo. Il terrore, i talebani, al qaeda, l’iran, etc.

La prima ha detto che "per fortuna" però in italia è ancora permesso parlare.

La seconda ha detto che tra i vari posti che esistono nel mondo comunque preferisce stare nell’occidente che conosciamo, per quanti difetti abbia.

La terza, che è contro le guerre, capisce chiaramente che la strategia della tensione, o della paura serve a farci restare fedeli al "meno peggio" si è fatta una gran risata perchè improvvisamente ha capito.

Ha capito che pubblico e privato sono strettamente connessi e che per capire le dinamiche "pubbliche" basta andare a fondo di quelle private. Sicchè ha ripetuto, ironicamente, prendendosi ampiamente per il culo, la stessa frase detta per la prima fase dell’esperimento: "e vi sorprendete che mi tengo il marito che ho? ma vedete che razza di mostri ci sono in giro?" 

Ps: lo stesso si può dire parlando della politica italiana. A destra parlano di pericolo comunista per compattare l’elettorato moderato. A sinistra parlano di un generico pericolo "estremista" (che include berlusconi, gli anarchici, i situazionisti, i disobbedienti, gli extraterrestri, i fascisti e i comunisti) per richiamare alla necessità di ricompattare un "centro" per sconfiggere il "nemico".

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—>>>immagine da Riot Clit Shave

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