L’ennesimo pezzo in web (segnalato da Paol@) che parla dei cento e uno modi per soddisfare il partner a letto. Il titolo è un acchiappallocchi su google. Arriveranno a frotte. Si tratta di uno di quei testi che mira alla trasgressione ma poi ti minaccia dicendoti che lui, il coso, non bisogna intimidirlo. Devi essere aggressiva ma anche uno zucchero, sexy ma con i bigodini in testa e il grembiule da casalinga che fa tanto rassicurante, una tigre ma anche un panda con gli occhioni teneri.
Il modello di femmina che piacerebbe ai maschi a letto secondo le riviste che noi possiamo sfogliare dal parrucchiere è un incrocio tra veltroni e la santanchè: un vero mostro. Il pezzo ovviamente è rivolto alle lettrici e insegna come fare felice LUI. Noi dovremmo essere felici per proprietà transitiva, immagino.
Leggiamo in dettaglio:
– Il primo consiglio si riferisce all’orgasmo. L’articolo suggerisce di far sapere al partner – prendete nota – se vi piace o no. Vi consiglia di non essere silenziose ma anche di non smorzare il suo entusiasmo. Cioè: immaginatevi a letto con un perfetto imbecille, uno di quelli che ha bisogno della segnaletica per sapere dove andare e che vuole vedere segnali di fumo per sapere che ci siete anche voi. Non lo intimidite perché – come dice l’articolo – potrebbe fare “flop” (che metafora delicata!). Perciò non urlate, usate un tono timido e sommesso e romanticamente ditegli che vi sta perforando l’inguine e che gradireste che si spostasse un minimo più in la’. Porgetegli il vostro conforto, coccolatelo, come foste la loro trainer, asciugamani in vista e spugna per bagnargli la fronte, ditegli che ce la può fare. Se dopo venti minuti lui è ancora perso tra i suoi “flop” e la sua voglia di sentirsi un macho penetrandovi il femore, siate gentili: buttatelo fuori casa ma mai senza avergli lasciato il tempo di rimettersi le mutande.
– il secondo consiglio vi dice di non truccarvi i peli pubici e i capezzoli perché poi potreste macchiare le lenzuola. Effettivamente bisogna dire che questo è un suggerimento veramente utile. Io mi trucco i peli pubici tutte le mattine. I capezzoli li ripasso con il rossetto rosso fuoco e ho il vezzo di fare la permanente ai peli ascellari e di mettere l’eyeliner attorno alla vulva per meglio segnalare dove si trova. Per tenere linde le lenzuola bisognerà ricordare agli uomini di avere un minimo di controllo del loro rubinetto.
– il terzo consiglio consta di una ulteriore preoccupazione per la sua (di lui) linea. Mai presentarsi con alimenti addosso. Sarei curiosa di sapere come mai a me è sempre capitato il contrario. Personalmente avrei fatto a meno di essere cosparsa di roba appiccicosa se non fosse per il fatto che qualche mio partner non riusciva a fare altro che interpretare tristi copioni da porno film richiedendomi di essere persino partecipe mentre io trattenevo le risate.
– quarto consiglio: se gli dici che il tuo ex ce l’aveva più grosso a lui gli si ammoscia. Un consiglio utilissimo. Tu pensa che fino a ieri tenevo sul comodino la fotografia del pene, di fronte e di profilo, del mio ex. Non si dice che delle storie passate bisogna avere rispetto?
– quinto consiglio: mai fumare dopo l’amplesso. La domanda sarebbe: ma perché no? Ci sarà pure un’alternativa all’incendio doloso e all’alito insopportabile. Cioè: se io fumo e lui no perché devo essere io a smettere e non lui a cominciare?
– sesto consiglio: lavatevi. Certo che se non me lo diceva ‘sto tizio io avrei continuato tranquillamente a mettermi a letto dopo una bella rotolata in un metro di merda pura.
– settimo: ammazzate gli animali domestici, a lui danno fastidio. Giusto per essere gentile: ma saranno cazzi suoi? Se diventa insicuro perfino quando è osservato da un gatto o un cane non è mica un uomo. Si tratta di un caso umano pieno di paranoie, tic e nevrosi. La domanda comincia a diventare pressante: perché mai una donna dovrebbe accollarsi uno così?
– l’ottavo ha un titolo che è tutto un programma: porca si, porcospino no. L’invito è chiaro: “fate le vostre battaglie femministe altrove” perché per chi ha scritto questo po’ po’ di articolo, disinibita sta per femminista che sta per sciatta. Perciò suggerisce una depilazione completa. Tu guarda se non posso continuare ad andare in giro come un orangotango. Saprà mai costui che non tutte le femministe hanno coltivazioni in serra sul corpo e che comunque non è certo per fare un piacere agli uomini che ci depiliamo? Piuttosto: i maschi barbuti, con il petto riccioluto e le spighe di pesce attaccate al pene perché mai non si preoccupano di essere più lisci al tatto delle donne? Noi dobbiamo chiamare il giardiniere e loro non dovrebbero fare neppure una potatura stagionale?
– il nono: non sminuite il suo coso. Niente nomignoli e diminuitivi. Giuro che uso sempre il superlativo. Matatubbo, matatubbissimo, miracolo vivente, il grande genio, la leva di archimede, l’albero della nave, il palo della luce…
– comandamento numero dieci: non parlate come una bimba. Effettivamente i pedofili vedendo che la voce non corrisponde alla realtà potrebbero riaversi ed essere costretti a prendere coscienza della loro perversione.
– undicesimo: non vi aggrappate alle sue maniglie dell’amore e non infondetegli insicurezza. La minaccia: vi si ritorcerà contro. Miiiii’ che paura! Urge sapere perché mai non dovrei aggrapparmi a qualunque maniglia mentre lui si aggrappa alle mie natiche e alle mie tette e perché mai dovrei essere ridotta a tifoseria facendo crollare miseramente il mio desiderio di provare piacere.
– dodicesimo: siate mute, sorde e cieche. Lui vi vuole così. Resta da capire perché mai bisogna essere omertose come si trattasse di una puntata de Il Padrino. Cioè: noi dobbiamo essere chiarissime e a lui non possiamo neppure chiedere se gli è piaciuto perché si cancellerebbe il piacere? Non si dovrebbe parlare mentre si fa sesso? Ma perché no??? Sempre più convinta che chi ha scritto questo articolo ha una serie infinita di fisime ed è di un autoritarismo tale da rinchiuderlo dentro uno sgabuzzino per un mese a pane e acqua.
– tredicesimo: non potete canticchiare. Bisogna che vi esercitiate soltanto a dire paroline piccanti e dolci. Caramella, budino al cioccolato, peperoncino, verdure al pepe verde, e così via. Vi tocca fare così. Non chiedete perché.
– quattordicesimo: non ridete. Neanche se vi scappa. Trattenetevi. Guardate il vostro lui con gli occhi di triglia. Lui è uno che si prende sul serio e se ridete si sgonfia. Come tutti i palloni gonfiati di questo mondo. No comment.
– quindicesimo: non mordetelo. L’unico che può usare i denti per trafiggervi capezzoli e grandi labbra è lui. Guai se non dimostrate che vi piace. Vi capitasse di fare vedere un solo vostro canino chiedete scusa perché lui non può sopportare neppure l’idea di una decapitazione improvvisa del suo attrezzo. No comment.
– sedicesimo: dovete sintonizzarvi. La mancanza di fantasia è concessa solo a lui. Solo a lui è concesso di trattarvi come tratterebbe la pagina di una rivista erotica. Voi invece dovrete fare una breve intervista iniziale per sapere cosa gli piace e se non ve lo dice perché l’unica cosa che sa fare è una seghetta allora dovrete intuirlo. Guai ad improvvisare. Il vostro incontro non è un atto di piacere ma è un lavoro. Dovete farlo bene. No comment.
– diciassettesimo: fai un abbonamento con l’enel anzi travestiti da albero di natale. Lui ti vuole vedere illuminata. In caso di calo di corrente puntati in faccia una lampada tascabile e fatti il terzo grado. A lui piace così. Se non lo fai ti lascerà per quella che ha un faro per fargli sapere dove deve imbucarsi e le lucine di atterraggio per planare nella fase post coito. Devi capirlo: ha un problema di miopia e non gli funziona nessun senso a parte gli occhi. Niente tatto. Niente olfatto. Niente sensualità. Sega in buca e via. No comment.
– diciottesimo: fatevi stuprare. Non dite mai di no e fatevi fare tutto quello che vuole lui (col cazzo, direbbe un mio amico gay!). Niente obiezioni. Lui ama sperimentare e voi siete le sue cavie preferite. Se dite di no siete antipatiche e se li denunciate per stupro diventate persino odiose. Prestatevi in ogni senso: fellatio ad esplorazione di tonsille, sodomia modello gastroscopia, a testa in giù appesa per un piede per farlo esercitare in verticale e poi fatevi innaffiare con il suo unguento perché lui ama tanto farvi diventare l’interprete dell’episodio numero nove del porno “la porcona fa tutto quello che voglio io”. Ovviamente dovete anche fingere di godere. Se lui si accorge che vi lamentate non si eccita abbastanza e potrebbe prendersela. No comment.
– diciannovesimo: agli uomini piacciono maiale ma voi siate delle porke addomesticate. Non urlate, non godete. Siate sante e puttane perché a lui piace la via di mezzo. Così vi dice l’ultimo punto di questo indegno articolo.
L’unica conclusione possibile cui si può arrivare è che chi ha scritto il pezzo ha dei grossi problemi con le donne e con se stess@. Spiegare alle donne il sesso secondo il maschio pensiero è una delle idiozie più grandi che si possano fare. Il sesso androcentrico è una delle cose più noiose che esistano. Chi si ostina a immaginare che le donne debbano esercitarsi ad essere soltanto funzionali al piacere del maschio sta veramente male e non fa sesso: pratica soltanto seghe in buca. Potrebbe fare da solo e sarebbe uguale.
Il sesso è un’altra cosa e scaricarla addosso alle donne dicendoci come fare sentire gli uomini più a proprio agio come fossimo giostre nate per dargli piacere è la cosa più idiota che si possa udire nel 2009. Se volete una donna che dia piacere senza godere dovete pagare altrimenti attrezzatevi per capire cos’è la consensualità (ciò che piace a lei non è necessariamente quello che piace a lui) e soprattutto attrezzatevi per capire cosa vogliono le donne.
Domanda: ovviamente a chi ha scritto questo cumulo di idiozie non è passato neppure per la mente che esistono donne che non hanno la minima voglia di fare addestramento militare per piacere al maschio, vero?Sapete, si, che il sesso delle donne si compone di altre, innumerevoli alternative?
—>>>Tanto per concludere in bellezza, una lettera della littizzetto al direttore di un settimanale per uomini: LETTERA DI LUCIANA LITIZZETTO AD ANDREA BIAVARDI.pdf
—>>>Maglietta nell’immagine di Scossa Eclettica
a te a cui piace essere morso 🙂
lo diceva nel senso che per lui è bombardamento è basta, semplice annessione dei territori. niente trattative.
in questo senso 😀
ciao
«Il sesso non è una trattativa internazionale sulla Striscia di Gaza.»
A leggere l’articolo in questione, non si direbbe
🙂
ragazze mi avete fatto morire dal ridere XD
Questo intervento è strepitoso, per non parlare della lettera della litizzetto che è troppo simpatica XD
Comunque concordo con maria grazia sul fatto che la situazione è tragicomica, perchè è vero che molti mnaschi ci vogliono così, a mò di bambola gonfiabile… verso di loro provo pena e rabbia.
santi numi, che ridere! non ho il coraggio di guardare il link, comunque corrisponde tutto alla pure verità , molti esemplari di maschio vorrebbero vivere così la sessualità …..tragicomico
Mi sto scompisciando… Complimenti e grazie della lettura che, ahinoi…
L’articolo che hai linkato è il lcassico sessista dove le donne devono subordinare il loro piacere a quello maschile.Preoccupandosi sempre del giudizio degli uomini e soddisfare sempre i loro piaceri. Sfido qualunque donna a raggiungere l’orgasmo seguendo passo per passo quei ‘comadamenti’
Dicono che x la felicità sessuale di una donna bisogna che non si senta mai adeguata. ma l’articolo fa il contrario!
Un manuale x soddisfare noi stesse è un tabu?
Vado ad iscrivermi alla LIPU!
Il tuo pezzo èda srotolotarsi come già è stato detto…Ma essenzialmente ritengo che il preteso articolo è proprio una cretinata…in quanto tale non è seriamente evidenziabile…CIAO
oddio… rischiavo di morire soffocate dalle mie stesse risate…. aiuto…
m’hai fatto rotolare per terra.
cmq il test della risata e’ uno spartiacque sicuro tra gli uomini frequentabili o no. se non si pigliano male, sono frequentabili. i mostri non tollerano l’allegria mentre ce l’hanno dritto, hanno bisogno di pathos per sentirsi piu’ omini.
io a uno che anni fa mi disse “che cazzo ridi” facendomi rimanere malissimo lo aspetto al varco.
pure se avro’ 80 anni la prossima volta che lo vedo mi rimettero’ a ridere e gli diro’ “lo vedi, ancora sto a ride”