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Solidarietà? Te la devi meritare

Il video c’entra di striscio. Vi invito comunque a vederlo. E’ una ottima campagna di sovversione comunicativa che mostra effettivamente quello che accade in una banca. Un modo per informare inscenando il ruolo degli speculatori. Chissà se anche da noi andare in giro per fare campagna elettorale, non in forma caricaturale come ha fatto antonio albanese ma da persone serie, proponendo quello che propongono la lega e la destra in modo chiaro, non politicamente corretto, potrebbe funzionare…

In questi giorni in rete circolano messaggi inquietanti a proposito della tragedia nel messinese. Tante persone morte per pioggia, per incuria, per abusivismo, per incapacità degli amministratori di gestire il territorio eccetera eccetera.

Una discussione in assoluto – tra le altre – è quella che mi ha veramente inorridito. Me la segnala Mac Raiser (grazie!) e ha raccolto centinaia di interventi su facebook. Tutte persone dichiaratamente lontane dalla destra, o sedicenti tali. Tutta brava gente che ha stabilito un codice di merito attraverso il quale misurare l’urgenza e la direzione della solidarietà.

Il ragionamento di partenza è: a l’Aquila c’è stato un terremoto, una cosa che da bruno vespa hanno detto essere "imprevedibile", la gente è morta per una "disgrazia". E’ stata sfiga, sfortuna, sculo, ditela come volete ma non era certo una punizione divina. La stessa differenza che intercorre tra il cancro e l’aids. Se sei malata di cancro allora vendo i fiorellini in piazza ogni domenica per raccogliere fondi per la ricerca, anche se non so dove vanno a finire. Se sei malata di aids è colpa tua e quindi sono un po’ cazzi tuoi. 

Messina invece viene quasi etichettata come luogo che non merita alcuna attenzione. La montagna? Colpa degli abitanti del territorio che hanno messo a rischio il suo assetto idrogeologico. Le case? Andavano costruite altrove. Gli amministratori? Una manica di corrotti. I siciliani? In generale sarebbe gente che si procura il male e poi piagnucola per chiedere aiuto.

Io sono assolutamente parziale perchè la sicilia è la mia terra e dunque spero perdonerete il tono e le parole.

Quando c’è un terremoto in una città nella quale crollano gli edifici pubblici, la casa dello studente, l’ospedale, ho seri problemi a immaginare che tutto ciò sia scisso dalla Impregilo, impresa ultima impegnata con l’ospedale aquilano alla quale è stato assegnato l’appalto di costruzione del ponte sullo stretto, o dalle imprese che piazzano ovunque opere costruite con cemento depotenziato, o dagli speculatori della ricostruzione che sono pronti e subito rappresentati da un presidente del consiglio che auspicherebbe il crollo dell’italia intera per costruire una italia 2 a sua immagine e somiglianza (con pacchiano vulcano artificiale da attivare a comando). 

Nonostante la militarizzazione, la speculazione politica che ha nascosto i numeri dei morti degli stranieri con quelli di fantomatici "sciacalli", l’accentramento di poteri e di gestione del denaro, la macchina della solidarietà è partita lo stesso e io per prima non mi sarei neppure sognata di verificare in che direzione avevano votato alle elezioni i morti e i sopravvissuti per dedicargli la mia attenzione.

Quello che invece si dice a proposito dei morti in sicilia è aberrante, disumano, come se non si trattasse di bambini e bambine, uomini e donne, esseri umani morti per un disastro terribile. Come se i sopravvissuti non patissero lo stesso dolore e non piangessero le stesse lacrime. Come se a loro non spettasse nulla di nulla perchè "la solidarietà va meritata".

E dunque parliamone di questa solidarietà razzista che impedisce le polemiche e celebra i potenti dopo il terremoto dell’aquila del quale pochissimi hanno raccontato le reali condizioni, i veri perchè e quali potrebbero essere i responsabili di tante morti, protezione civile in testa con i suoi appelli a stare tranquilli.

Parliamone di questo "cattivismo" autorizzato dalla mentalità della lega, oramai introiettato da tanta gente a prescindere da cosa va a votare dentro le urne. Parliamo del fatto che rispetto a quei terroni della sicilia si è subito detto di chi erano le responsabilità. Abbiamo visto un Bertolaso improvvisamente con una coscienza ambientalista, proprio lui che a napoli ha amato introdurre la politica dello stato forte, quello che difende con l’esercito la realizzazione di un inceneritore. Abbiamo visto un berlusconi che non si è voluto sporcare le scarpe nel fango e tanti altri che non hanno avuto nessuna passione a farsi fotografare in mezzo alle macerie siciliane perchè i siciliani non si fanno chiudere la bocca e non si sarebbero forse lasciati strumentalizzare come quegli scioccatissimi e drammaticamente colpiti degli abruzzesi. Perchè quando si tratta della sicilia i potenti non possono venire a fare il bello e cattivo tempo a meno che non scendono a patti con chi governa il territorio.

E però hanno rilanciato l’idea dell’agenzia per il mezzogiorno con gestione affidata unicamente a berlusconi. Hanno fatto un paio di foto e due interviste e tanto gli è bastato per fare sciacallaggio a distanza perchè adesso sono dei professionisti delle speculazioni post-tragedie e non devono certo stare a perdere tanto tempo.

Parliamo di quei bambini sepolti vivi, della gente che ha perduto le case, delle donne che hanno grattato fango per giorni per ricominciare a vivere nonostante i lutti. Parliamo del fatto che la gente di quei territori NON VUOLE il ponte e dunque non bisognava lasciarla parlare perchè è troppo figo dire che il ponte serve alla sicilia mentre i siciliani continuamente ti dicono che non ne vogliono neppure sentire parlare.

Quindi la vera questione non è che la solidarietà te la devi meritare per una questione di giusta applicazione delle regole ma semplicemente perchè devi essere funzionale ai potenti. Devi diventare comparsa nei loro palcoscenici, devi recitare la parte della vecchietta che ha perso la dentiera e poi si fa filmare mentre gliela rimettono a seguito promessa in mondo visione del premier.

Questa è la pura e semplice verità. La gente che muore in sicilia per una pioggia, per qualunque problema è schiava da secoli e siamo d’accordo che troppi continuano a votare ancora in direzioni sbagliate ma se dovessimo misurare l’attenzione verso la gente dal voto che danno allora l’europa dovrebbe smettere di mandare soldi all’italia.

Una nazione in cui la maggioranza degli italiani vota partiti della peggior specie ed elegge a premier colui che cambia le regole per non farsi giudicare dai giudici non merita la solidarietà di nessuno. 

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


5 Responses

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  1. Jordan says

    Grazie!

  2. fikasicula says

    certamente che può, gentile jordan 🙂

    grazie
    ciao

  3. Jordan says

    Gentile fikasicula, mi piacerebbe pubblicare questo articolo sul mio blog, ovviamente citandone la fonte.
    Posso?

  4. paz says

    L’Abruzzo e la Sicilia purtroppo sono due lati della stessa medaglia. Il fatto che l’informazione trasmessa da giornalisti, al 90% ufficio stampa di governo, sia quella della vecchietta contenta della dentiera non vuol dire che sia stata fatta informazione. Nei set televisivi basta girare l’angolo per scoprire il trucco. Da aquilana ho visto meccanismi attuati a Messina subito dopo il disastro molto simili a quelli attuati da noi: Il Ponte invece delle responsabilità, la speculazione mascherata da ricostruzione, la negazione dei diritti fondamentali giustificata dall’emergenza, le voci di protesta isolate e ridicolizzate. Una settimana dopo parte delle macerie sotto sequestro, le prove, venivano portate altrove e triturate con “alte” complicità. Ad oggi c’è gente ancora nelle tende e decine di migliaia deportate e frazionate in modo da renderle isolate, quindi inoffensive. I responsabili impuniti, nessuna giustizia. Un abbraccio forte e solidale alla Sicilia, nella speranza che tutti questi orrori finiscano in fretta, che i responsabili paghino fino all’ultimo centesimo e smettano di dirigere il Paese decidendo del nostro futuro.
    Messina, L’Aquila, Italia, oggi.

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  1. Il sole sepolto linked to this post on Ottobre 13, 2009

    Per gentile concessione di Fikasicula, riporto quasi interamente un suo post che mi ha tolto le parole di bocca. In questi giorni in rete circolano messaggi inquietanti a proposito della tragedia nel messinese. Tante persone morte per pioggia, per in