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G8: violenza sulle donne. Tutta colpa degli stranieri

Una sentenza in controtendenza. Accadde a Firenze a proposito di un processo per stupro. Il difensore dell’accusato si appellava alla libertà di costumi della nostra epoca ed al fatto che la consensualità è una storia che si da una tantum, all’inizio e poi vale per sempre.

La cassazione gli ha dato torto e ha affermato che a prescindere dalla disinvoltura dei nostri tempi in fatto di approccio al sesso la consensualità deve essere rinnovata ad ogni singolo passaggio del rapporto. Senza consensualità è violenza. 

Ci sarebbe da brindare se non fosse che proprio in questio giorni si è svolto il summit g8 contro la violenza alle donne. Una faccenda di facciata con una ministra carfagna che parlando di violenza domestica ha ricordato esclusivamente la tristissima storia di Hina e ha compreso tra gli interventi la splendida testimonianza di Isoke che assieme hanno dato a tutta la faccenda un taglio da assemblea di donne occidentali civilizzate che si occupavano di culture del terzomondo.

Come previsto non c’è nulla all’orizzonte che riguardi le donne italiane. Nessun ragionamento utile, niente di niente è uscito dalla bocca delle rappresentanze istituzionali italiane che hanno usato le donne per togliere di dosso un po’ di sporcizia che tutte le faccende del premier, con contorno di veline e escort, hanno riversato sul prestigio del governo.

Tante parole, qualche buon intervento e nessun riferimento al patriarcato che vige in italia. Tante parole e quelle leggi bluff che a nulla servono contro la violenza sulle donne. Parliamo del decreto antistupri che come abbiamo visto viene usato discrezionalmente e serve solo ad autorizzare gli arresti immediati quando si tratta di accusati stranieri (gli italiani godono sempre di un garantismo esclusivamente dedicato a loro). Parliamo della legge sullo stalking che è uno spot governativo che continua ogni giorno con notizie sui giornali di un aumento delle denunce. Nessuno dice che alle denunce non segue un bel niente e che le donne vengono lasciate a se stesse perchè l’iter va autorizzato e generalmente non accade per questioni formali.

Alle due giornate non sono state invitate le donne che si occupano di violenza in italia da decenni. I centri antiviolenza, le associazioni. Le donne attive sui territori che sono riuscite ad essere presenti non hanno avuto diritto di parola e dunque nessuna ha potuto dire che la ministra all’atto dell’insediamento come primo provvedimento ha grattato via 20 milioni di euro destinati a chi si occupa di violenza. Nessuno ha potuto dire che in italia la violenza sulle donne viene ampiamente legittimata innanzitutto dal fatto che le donne sono considerate alla stregua di oggetti proprio da illustri rappresentanti di questo governo. Nessuno ha detto che la ministra pensa di conciliare le fratture domestiche riportando le donne a casa, a svolgere lavori di cura invece che renderle economicamente indipendenti e in grado di salvarsi la vita qualora ve ne fosse bisogno.

Non si sono dette un sacco di cose e lo testimoniano e lo testimonieranno le donne che erano lì di cui vi segnalo i link via via che saranno disponibili online.

Il summit, come previsto, è servito dunque semplicemente a legittimare le politiche razziste del governo. E’ servito a dire che le violenze in italia accadono perchè sarebbero gli stranieri a portarle. L’accento si è posto soprattutto su quelli di religione islamica. Loro i barbari, loro i violenti, loro gli unici da reprimere. Gli italiani invece mostri di antisessismo.

Un po’ di link con alcuni articoli interessanti tutti da leggere:

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Il documento finale del g8: [1] [2

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.