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Quando gli autoritarismi integralisti si scontrano

L’unica cosa divertente di questa estate è lo scazzo furibondo tra leghisti e chiesa, tra berlusconi e chiesa, tra feltri e chiesa. Poi però c’e’ schifani, che sembra lo gnorri che piomba nel mezzo di una controversa faccenda e sferra pugni a destra e a manca perchè non sa da che parte stare e dice a fini di non indottrinare di eccessivo laicismo i suoi. 

Troppo divertente vedere la chiesa che da del razzista a bossi e bossi che minaccia di rivedere il concordato. Divertentissimo il direttore de Il Giornale, feltri, che va a pescare la faccenda di molestia del direttore dell’avvenire nei confronti della moglie del suo amante, mentre La Repubblica tiene a precisare che il tizio in questione non è gay ma sarebbe un presunto gay (cos’e’ un presunto gay???). Da sbellicarsi dalle risate Berlusconi che si dissocia e dice che non è mai d’accordo quando si viola la privacy di qualcuno. Ho le lacrime dal ridere a leggere di bagnasco, della conferenza episcopale italiana, di tutti i vescovi arrabbiatissimi perchè si è detto che il direttore dell’avvenire è gay.

Ce n’è per tutti. Chiunque si opponga al governo viene colpito e affondato. Chiunque indaghi sulle scelte private di berlusconi diventa oggetto di scandalo.

Il direttore de l’avvenire deve ringraziare di non essere una donna perchè altrimenti la linea dei quotidiani berlusconiani sarebbe stata quella di schiaffare in prima pagina le sue tette con il titolo "taci, puttana!", o qualcosa del genere.

Immagino i tanti lele mora, corona, con una paresi ridarella scoprendo che quello che è stato imputato a loro è infine diventato il metodo dei più grandi quotidiani d’italia. Ora che loro cercano scandali più delle riviste di gossip bisognerà cambiare il repertorio di riviste e giornali da far leggere alle signore dal parrucchiere.

Non si capisce infatti perchè la censura sia intervenuta sul film Videocracy dato che quello che narra è solo la memoria di ciò che è stato. Cose dette e ridette da nanni moretti nel film Il Caimano. In ogni caso è un circo veramente eccezionale. Da pagare il biglietto e stare seduti a vedere il ping pong di battute e insulti.

Ecco.

Sarebbe davvero tutta da ridere se non vi fossero in gioco vite umane. Invece diventa miserabile, meschino, di un cinismo spietato.

Gli stranieri che muoiono nel mediterraneo non contano nulla se la stampa di regime tira fuori la storia frocia di un cattolico. E non sarebbe neppure un problema se la chiesa non imponesse al genere umano di vergognarsi delle proprie scelte affettive e sessuali.

In cosa si risolverà questo scontro tra poteri forti? Massoneria contro chiesa, difficile da dirsi ma evidentemente può accadere. Si risolverà forse pagando un prezzo? Di che tipo? Come la chiesa placherà la propria ira? Come il governo berlusconi indurrà la chiesa a starsene zitta sulla vita puttaniera del premier?

Far tacere la chiesa è una storia pesante: bisogna consegnarle almeno i diritti di gay, lesbiche, trans. Bisognerà fare sparire la ru486 dall’italia. Bisognerà costringere le donne a non abortire. Bisognerà orientare l’influenza della chiesa su questioni morali precise, quelle che permettono al governo di continuare a buttare a mare corpi vivi di eritrei in cerca di salvezza o di tessere una ragnatela repressiva che colpisce i singoli poveri diavoli lasciando intatti i privilegi dei ricchi e potenti. Compreso il privilegio di andare a puttane e farsi di cocaina dopo aver proposto di rendere illegale la prostituzione e aver riempito le carceri di ragazzini che si fanno una canna di marijuana. Bisognerebbe spiegare perchè è morto aldrovandi, perchè sono morte tante altre persone per mano di chi si divertiva a fare il giustiziere con gente indifesa e innocente mentre i potenti fanno i parlamentari sniffando dalla mattina alla sera.

La storia che ci fa ridere in realtà è tragica perchè sul piatto della bilancia ci siamo noi. Siamo la posta in palio. Siamo la tangente sulla quale si misura il potere. Siamo il fenomeno da esibire per declinare provvedimenti e assoluzioni.

E’ il primo governo che si permette di dire in pubblico alla chiesa che deve accontentarsi dei privilegi concessi. Silenzio, è l’imposizione generale. Nessuno parli. Nessuno finga più il gioco della democrazia. Nessuno è più potente di un dittatore eletto dal popolo. Nessuno scriva, nessuno chieda, nessuno esprima opinioni. Avesse fatto lo stesso il governo di centro sinistra oggi non avremmo la chiesa a determinare la politica italiana sulle nostre scelte private. Scelte sulle quali la chiesa misura tutto il suo potere, il mantenimento dei privilegi, le bustarelle legalizzate concesse non dallo stato ma attraverso il nostro otto per mille. Scelte che sembrano essere le uniche sulle quali evidentemente può esprimersi.

Per ogni rigo contro il governo è comunque pronta una bomba, una minaccia, una querela, una intimidazione. Segno che quelli come berlusconi, i tanti dell’economia capitalista senza etica e morale, fondamentalmente se ne fregano di tutto e tutti. Si fa come dicono loro.

Altro che capitalismo dal volto umano. Siamo da tempo al capitalismo autoritario. Non c’e’ dogma più grande di quello in adorazione del dio denaro. E quel che è peggio è che se si votasse domani comunque berlusconi sarebbe eletto. Non dai laici, ma proprio dagli integralisti cattolici adoratori del tempio vuoto di contenuti. 

Forse ha ragione Slavoj Zizek che continua a difendere le cause perse. Ma quanto è pessima però l’idea "virile" di una dittatura del proletariato.

Chi ha una soluzione la proponga. 

—>><La vignetta è di Mauro Biani 

 

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


3 Responses

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  1. Valerio says

    Vabbé, non stroncare subito con una critica la lettura di quei testi… 🙂

    Secondo me forniscono qualche alternativa alla richiesta salariale come unica forma di contestazione… (anche secondo me, molta della responsabilità nell’attuale crisi è soprattutto quella degli individui e delle loro abitudini…).

    Tu scrivi:” Non c’e’ dogma più grande di quello in adorazione del dio denaro”.

    Krisis suggerisce: “C’è il dio lavoro”…

    P.S.: Di Krisis non mi piace lo stile e il linguaggio… e la soluzione “sociale” che propongono. Io sarei per una ridefinizione della “politica”… Ma sono “dettagli”… per il resto sono d’accordo.

  2. fikasicula says

    grazie valerio della dritta. ho letto appena il primo articolo quindi forse dico boiate ma mi sembra contraddittorio. dice che le banche non c’entrano e poi però parla del fatto che attraverso il credito il capitalismo si è ricapitalizzato. non capisco. vuole dire che tutti eravamo consapevoli? che siamo corresponsabili perchè facciamo un mutuo o attiviamo un conto corrente in banca?

    ps: quando fai l’intervista se ce la segnali noi la leggiamo e lo diciamo in giro 🙂

  3. Valerio says

    il gruppo Krisis mi pare meno machista del pur sagace Zizek…

    lo sto leggendo in questi giorni… e prima o poi faccio un salto a Frosinone a fare un intervista ad Anselm Jappe….

    Ecco il link dei testi:
    http://www.krisis.org/navi/italiano