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Quando l’università si pubblicizza con corpi di donne

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Secondo voi queste donne formato power rangers taglia 38 che ci stanno a fare in un cartello pubblicitario? Semplice: è la campagna pubblicitaria dell’università Alma Mater di Bologna pensata per le sedi di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. La questione ha scatenato una polemica perchè pare (anche se è abbastanza difficile crederci) che neppure il rettore universitario sapesse nulla di questa storia.

Perchè mai l’università vende l’estetica di giovani donne invece che cultura antisessista o anche solo semplicemente "cultura" proprio non si capisce. Oltretutto una amica giustamente si chiede: perchè le ragazze non portano la taglia 44/46? "Eppoi che sono quei wonder-bra di prima generazione imbottiti, che manco la mammoplastica del pleistocene? di-se-du-ca-ti-vi." C’e’ forse uno standard fisico da rispettare per le alunne che vorranno iscriversi?

Come dire, siamo proprio alla frutta.

Da alcune donne e studentesse nel frattempo la richiesta di rimuovere i manifesti e la proposta di scrivere e telefonare ad alcune persone:

-Telefoniamo al vicesindaco di Ravenna Mingozzi e diciamogli che le sue dichiarazioni ci fanno ribrezzo:
0544.482399, oppure scriviamogli a vicesindaco@comune.ra.it

– Telefoniamo a Antonio Penso della fondazione che ha ideato la campagna pubblicitaria 0544 34345

oppure scriviamo a segreteria@fondazioneflami
nia.it 

– Scriviamo anche a guido.gambetta@unibo.it

Posted in Corpi, Omicidi sociali.


4 Responses

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  1. aidrailogon says

    Presumo ke siate tutte molto giovani e quindi …
    dove eravate quande le studentesse universitarie del primo anno aBologna venivano sottoposte in pubblico allo scherzo della DONNA CARCIOFO?
    Dove siete quando nelle numerose zone franche universitarie ragazze e ragazzi sono INIZIATI alla vita con vere e proprie violenze ? Sapete che in Francia esiste il BIZUTAGE di cui sono vittime anche le donne ? Il mondo è + complesso di quanto preveda la vostra limitata filosofia

  2. fikasicula says

    ale,
    figurati se si trovano in giro corpi non ritoccati.
    non sapevo di questa cosa dei programmi di grafica.
    tu mi sembri saperne parecchio? vorresti scrivere qualcosa per raccontarci di più?
    grazie mille
    ciao

  3. Ale says

    Non vorrei sbagliare, ma quei corpi mi sembrano o ritoccati, oppure, quasi sicuramente, creati di sana pianta al computer con programmi tipo Poser. Quindi (se in effetti fosse così) il corpo fisico sparisce completamente per identificarsi in un corpo virtuale. (Stiamo disintegrando la natura ad ogni livello.)

    A proposito di Poser, non soltanto in ambito televisivo il corpo della donna viene modificato a piacimento e reso un oggetto, ma anche con questo genere di programmi. Vorrei invitarvi ad entrare nei loro siti. Ebbene troverete una serie di immagini quasi tutte di donne mezze nude, rappresentate secondo l’immaginazione degli autori, tutti maschi. In particolare il modello di base, Victoria (alta, gambe lunghe al limite della fisica…, seno prosperoso, sempre al limite della fisica, insomma, tutto ciò che potrebbe arrapare un uomo, ma che, di fatto, non rappresenta per niente il corpo fisico di una donna).

    E poi, ancora, le modellazioni organiche realizzate con 3d Studio Max, Maya, ecc. Anche qui si tratta sempre di corpi di donne nude. Difficilmente si troverà un tutorial che mostra la modellazione di un corpo maschile.
    Voglio dire che forse bisognerebbe muoversi anche in tal ambiti e capire cosa accade nel mondo delle animazioni e della computer graphic. Capire, inoltre, per quale motivo gli uomini hanno tanta paura di se stessi e del proprio corpo nudo.

  4. socialista eretico says

    ma bologna non è l’università che forniva corsi sulla questione di genere ?