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Le violenze della settimana e una buona notizia

http://www.ontheissuesmagazine.com/2009winter/images/lockReproduceRevolt.jpg

Per le nostre sorelle del programma radio "Le pulci nelle ‘recchie", da RadiodiMassa, che vi invitiamo ad ascoltare in streaming web ogni lunedì alle 16.00 (sul sito potete scaricare le puntate che vi siete perse) facciamo il riassunto delle violenze della settimana delle quali la stampa nazionale ha parlato in sordina (giusto per metterle in evidenza).

In Sicilia c’e’ l’ennesima violenza contro moglie e figlia.
Siamo a carini, in provincia di Palermo e un signor marito, dopo aver "iniziato la figlia", le faceva prostituire entrambe.

A Pistoia
è stato arrestato un presunto pedofilo. E’ stato incriminato solo dopo l’accusa
dei genitori, turisti australiani, di un bambino di 11 anni che avrebbe subito
molestie da parte sua. Solo pochi anni prima la stessa persona era stata
accusata da una bambina di 13 anni. Però non è stata creduta perché l’uomo era
riuscito a screditarla e farla passare per bugiarda.

Imperia: una
donna rumena
è stata violentata più volte da
un imprenditore italiano. Lei ha impiegato tanto tempo per essere
creduta e per vedere responsabilizzato l’autore di quelle violenze. 

Varese:
un cittadino italiano è accusato di abusi nei confronti della figlia
adottiva di 4 anni. Della violenza aveva sospetti la zia che ha
denunciato. La bambina è stata sottratta alla famiglia adottiva e data
in affido ad una comunità protetta.

Venezia: un bolognese è accusato di abusi su un bambino di età inferiore ai nove anni, figlio di un signore straniero.

Per la seconda volta nella zona di scoglitti, frazione di vittoria (rg) si denuncia un tentato stupro.

A Ferrara
sono stati arrestati tre accusati di stupro. Tutti italiani e vicini
alla vittima. Perciò, per appurare la veridicità dell’accusa, ci sono
voluti circa dieci mesi (la faccenda risale allo scorso 25 aprile).
Dieci mesi per dimostrare di essere stata stuprata. Dieci mesi di tira
e molla, di processo alla vittima, immaginiamo di mortificazioni e
umiliazioni. Dieci mesi nei quali l’accusa non era stata formalizzata.
Fossero stati rOmeni sarebbero immediatamente stati arrestati. Invece sono italiani, della provincia di
Brescia.

A Firenze un uomo di Salerno (italiano) prima fruisce di una prestazione sessuale e poi aggredisce violentemente la sex worker per rubarle i soldi.

A Modena, un marito ammazza la moglie e poi inscena un suicidio. Tutto è avvenuto parecchi giorni fa. Non ne ha parlato nessuno, se non, forse, in cronaca locale.

A Trento un medico è stato denunciato per molestie da due ragazze di 14 e 20 anni, entrambi con lievi ritardi mentali. Il medico è stato sospeso dal servizio da due mesi.

Ieri a Roma una donna rumena ha denunciato di essere stata stuprata sul pianerottolo della sua abitazione.

Per chi legge l’inglese suggeriamo un articolo sulla violenza domestica descritta in quanto tortura alla quale bisogna mettere fine.

La buona notizia (che ovviamente non riguarda l’italia): la Spagna sta eliminando alcuni pessimi vincoli sulla questione dell’aborto. Vi riportiamo il post di Giulia:

Certe cose le devi scoprire dai blog stranieri. Per esempio, che la Spagna sta per allentare le restrizioni sull’interruzione volontaria di gravidanza,
che al momento è possibile entro i primi tre mesi in caso di stupro,
cinque settimane e mezzo in caso di malformazione fetale, e in
qualsiasi momento – dietro parere medico – in caso di minaccia psichica
o fisica per la donna. Ovviamente, il 97% degli aborti ricade sotto la
casistica della "minaccia psichica", e nella pratica il parere medico è
una formalità. Come in Spagna, anche in Italia l’aborto è vincolato
all’ottenimento di un nulla osta medico (art. 5 della legge 194);
l’aumento dell’incidenza degli obiettori (in buon parte per questioni di convenienza)
rende difficilissimo per le donne interrompere gravidanze indesiderate,
al punto che sempre di più, soprattutto fra le immigrate, ricorrono all’antiulcera Cytotec.
Quelle che possono, invece, pagano profumatamente gli stessi obiettori
da cui non possono ottenere l’intervento in strutture pubbliche.

Con la nuova legge, in Spagna sarà possibile abortire senza parere
medico entro le prime quattordici settimane di gravidanza, mentre dalla
quindicesima alla ventiduesima l’interruzione potrà avvenire solo
dietro parere medico e in presenza di gravi malformazioni del feto. La
Chiesa, ovviamente, si è mossa fino dai primi passi di questa legge, ma
il parere delle gerarchie vaticane non è stato ritenuto vincolante dal
governo Zapatero.

 

Posted in Corpi, Omicidi sociali.


3 Responses

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  1. rosa says

    Ciao non so se hai visto il festival di Sanremo. Io no e sopratutto perchè quest’anno c’erano le conigliette.
    A proposito di conigliette leggi cosa ha detto Hefner quel vecchio pappone viscido:

    “Le femministe sono carenti di sesso”.

    Cioè è assutrdo cosa passa la stampa ma nn è da oggi che si macchia di antifemminismo. E la televisione con i suoi ideali di donna mirati proprio all’antifemminismo.

    http://www.corriere.it/…-b57d-00144f02aabc.shtml

    Almeno noi nn abbiamo bisogno di viagra
    nottina 🙂

  2. fikasicula says

    🙂
    elisa :*
    non ti preoccupare…
    chi ci legge allora ne approfitterà per scaricare le puntate precedenti e ascoltarsele 🙂
    bacione

  3. Elisa says

    Mortificata, domani non ci sarà il programma. Ci sono stati un po’ di problemi tecnici in questa settimana alla radio e io in particolare sono stata impegnatissima. Grazie comunque per i magici contributi che continuate a dare, ho linkato l’articolo sul nostro sito 😉

    Elisa