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La nausea

Volevo stare in silenzio. Però ho bisogno di vomitare. Ero uscita, poi rientrata, non ho acceso la televisione. Avevo preso un bel libro e mi ero messa a leggere. Dall’altra stanza una persona estremamente sadica mi urlava frasi ad effetto:

  • la Roccella sta dicendo che Eluana è morta da sola. Dice che le suore che sono state sempre con lei a curarla erano più titolate del padre nel prendere una decisione.

Incasso. Sto zitta. Aggiusto il segnalibro colorato che tengo per mirare al rigo e passo oltre.

  • Mantovani sta dicendo che Eluana era viva perché aveva il ciclo mestruale. Dice che l’hanno fatta morire di fame e di sete. Ripete le parole del coso, quello lì, che era… forse un neurologo. Quello che ha detto che è stata assassinata.

Ho lo stomaco sottosopra. Mi è andato di traverso tutto. Mi si stanno appannando gli occhi e le parole iniziano a non avere più senso. Leggo la stessa frase una decina di volte. E’ abbastanza semplice. Non la capisco lo stesso.

  • stanno dicendo che faranno l’autopsia a Eluana. Che sequestrano tutte le carte e metteranno tutto sotto inchiesta perché non ci vedono chiaro. Dicono che Beppino non era a Udine perché domani avrebbe dovuto essere a Lecco per una udienza in tribunale. Qualcuno voleva togliergli la patria potestà e qualcun altro voleva sequestrare la stanza con Eluana dentro prima che lei morisse.

Ora mi gira anche la testa. Richiudo il libro e accarezzo con calma la copertina. La avvicino alle narici e annuso. Amo l’odore dei libri. Mi provoca un piacere intenso che evoca passione e sensualità. Non stavolta. Ho troppa nausea.

  • un neurologo dice che Eluana non ha mai preso un farmaco. Che il suo corpo va sottratto a chi le è stato attorno fino ad ora. Ha detto proprio così. E sul primo canale stanno dicendo che devono approvare il disegno di legge, quello di un solo articolo che dice che anche se non vuoi ti danno per forza da mangiare e da bere. Dato che sono così magnanimi io ci metto un opzione: voglio mangiare fragole anche fuori stagione e cioccolata a tutte le ore.

Credo di non essere mai stata così lenta nei movimenti. Accarezzo il legno del mobile. Faccio un passo dopo l’altro. Stranamente sorrido. Lei mi vede arrivare e cambia ventotto espressioni nel giro di pochi secondi. Contenta, soddisfatta, incuriosita, perplessa, dubbiosa, disorientata, intimidita, paurosa, terrorizzata. La guardo. Faccio soltanto questo. Lei capisce. Sa che ne ho abbastanza. Potrei vomitarle addosso. Prova a fare un sorriso rassicurante, accenna un “va tutto bene”. Scuote la testa per confermare che no, non va bene proprio per niente. La nausea resta. Si avvicina lentamente al telecomando, mi lancia un ultimo sguardo e finalmente spegne.


Io lo chiamo
vomito ma qualcuno dovrà pur dirlo a questi cultori della vita che in queste giornate buie hanno avvelenato la vita di migliaia di persone. Come si chiama la sindrome post-traumatica da prevaricazione, da violenza collettiva?

Spero che i genitori di Eluana stiano bene. Dovessero procurare un infarto a loro che direbbero? Che è stato Dio che li ha chiamati a se’? Che rispondono del peccato commesso?

Troppi dispiaceri. Io sarei già coi buchi dell’ulcera come l’emmenthal o un infarto non me lo toglieva nessuno. Ma dove è finita la pietà? Come si fa a dire: sono vicino ai genitori di Eluana e comprendo il loro dolore, per poi aggiungere che sono degli assassini che volevano liberarsi di un peso? Ma come si permettono? Ma che diritto hanno? E’ una questione privata. Ma davvero non c’e’ un limite a questo schifo? Non capiscono che hanno abbondantemente superato la soglia della decenza? Non capiscono che adesso devono smetterla? Cosa vogliono? Che cosa vuole la chiesa sconfitta da un fragile uomo, uno solo, che ha combattuto una battaglia fondamentale per vedere garantito il diritto di sua figlia a realizzare la sua "volontà" e nello stesso tempo ha dimostrato che c’e’ una alternativa. Un modo diverso di affrontare la vita, la morte.

Cosa vuole questa chiesa che scatena tutti i suoi cani da guardia e lancia minacce di scomuniche e fosse stato qualche centinaio di anni fa avrebbe condotto alla morte Beppino Englaro per eresia. Cosa vuole la chiesa cattolica ora che la giustizia terrena l’ha avuta vinta su quella “divina”. Vuole forse scatenare una controriforma? Vuole un sacrificio umano? Eccola la chiesa, eccola la sua bontà. I libri di storia dei tempi dell’inquisizione ci hanno raccontato tutto a proposito dei buoni sentimenti della chiesa, specialmente quando per qualche oscura ragione sentiva sfidato il suo potere in terra. Eccola la bontà di tutti i politicanti che non possono fare a meno dei voti di tutto l’apparato clericale.

Faranno ammalare di creapacuore Beppino, che non è fatto di ferro quell’uomo. E’ una persona, viva, in carne e ossa. E’ morta la sua bambina, e nessuno lo capisce. C’e’ anche mamma Englaro. Starà male anche lei. Sta già male ora. Irresponsabili, incoscienti. Ma avete idea voi di cosa può significare perdere una persona cara? Vederla morire mille volte e poi guardarla spenta, infilzata di tubi, senza vita con la danza degli avvoltoi e di maniaci necrofili tutt’attorno. Con quale diritto vi permettete di giudicare, speculare, insinuare, accusare. Con quale diritto, bestie immonde. Abbiate pietà, vi prego. Tacete. Fate silenzio.

La mia nausea non è letteraria come quella di Sartre ma è reale. Il mondo è troppo sporco. E’ un incubo senza fine. Mi fermo. C’e’ un lavandino. Vomito e non sto comunque meglio.

Da domani faccio digiuno. Eccheccazzo però, governanti della malora. Andate a dare da mangiare ai bimbi rom che rischiano di morire perché qualche difensore della vita va a dargli fuoco.

Scusate lo sfogo!

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


4 Responses

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  1. fikasicula says

    @hidden side: anch’io ho avuto storie familiari abbastanza tragiche. mai con una figlia, per mia fortuna. non riesco neppure a immaginare il dolore a dover sopravvivere alla propria figlia. grazie di avere raccontato qui questo tuo enorme dolore. ti abbraccio.

    @annalena: esatto, il punto sta proprio lì. serve un tempo per elaborare un lutto. deve pur avere inizio prima o poi. non si può prolungare l’agonia all’infinito.

    @lauramomo: no la madre di eluana è viva. sta male ma non è morta. grazie per aver segnalato l’articolo spagnolo. non mi aspettavo diversamente da un pezzo di un giornale che viene pubblicato in un paese civile.

  2. lauramomo says

    abbiamo condiviso tutti la stessa nausea, ieri sera. anche chi, come me, ha lasciato da qualche anno l’Italia e puó evitare l’accanimento osceno dei telegiornali. pur con la sobrietá delle pagine internet, non ho potuto evitare di sapere cosa si stesse strillando in senato. vorrei che questa nausea collettiva che abbiamo vissuto, questo mal di pancia arrabbiato che ci ha tenuti tutti attenti ieri sera, prendesse forza e diventasse un uragano, un vomitare collettivo e devastante. i nostri stomaci sono ancora svegli e coscienti, affidiamogli il compito di salvare la costituzione. e insieme alla costituzione, la democrazia, il rispetto, la pietá, la libertá di coscienza, la libertá di scelta.
    grazie per questo sfogo, che assomiglia a quello di noi tutti e tutte.

    -Segnalo, per chi sia interessata (e per chi sa leggere in spagnolo), un bellissimo articolo del Pais, che si é espresso con toni molto amareggiati e preoccupati riguardo alla vicenda http://www.elpais.com/…c/20090210elpepisoc_4/Tes

    (un dettaglio: vedo che nomini la madre di Eluana, ma credo sia giá morta da tempo… non vorrei sbagliarmi peró)

  3. annalena says

    anche io ieri sera mentre mi rilassavo cercando qualcosa che mi calmasse l’animo dopo aver ascoltato in questi giorni le varie leggi indecorose che sono passate ,mi stavo chiedendo come mai che per fare leggi importanti anti stupro,anti discriminazione,anti crisi ecc…ecc…. ci vogliono mesi e a volte anche anni, per la Luana e cioè come dicono loro per salvare la sua vita ci hanno messo solo così poco tempo
    brutti bastardi dentro, vigliacchi infami senza amore e rispetto, ma come si sono potuti permettere di decidere per chi aveva già deciso della propia vita.
    non solo mi viene voglia di vomitare ma anche di urlare a sti stronzi perchè la pena di morte si e l’eutanasia no?
    perchè un dottore dovrebbe denunciare un clandestino,perchè un libero cittadino può pensare di uscire di notte per fare le ronde (non saranno armati) forse non di pistole ma sicuramente armati di odio verso tutti coloro diversi che girano di notte,altro che vomito!!!!!!!!!!!!!
    schifo un senzo di schifo invade il mio essere di donna alle parole del belrusca che dice che Eluana poteva ancora avere dei figli………. ma io mi domando come può essere successo che siamo in mano a persone così devastanti prosaiche infami……..Solo se qualcuno la inseminava
    contro la sua volontà,forse avrebbe potuto,ma come si fà solo a pensare una cosa del genere
    a volte mi vergogno tanto di appartenere a sta razza umana che ormai non ha più niente di umano……..
    poi una notizia Eluana è morta!!!!!!!!!!!!!!
    come una valanga mi sono arrivate le lacrime ,lacrime per il lutto della sua famiglia ma anche lacrime per la libertà di Eluana che finalmente corre libera in quell’immmaginario dell’aldilà che non c’è e forse c’è
    mi unisco al tuo sentire e spero che i Genitori Englaro possino adesso elaborare quel lutto da troppo tempo atteso
    annalena

  4. Hidden Side says

    ho vissuto per soli 3 mesi un dramma analogo a quello degli Englaro.
    So perfettamente cosa significhi la morte di una figlia, ed è morte quando sai che non risponderà mai più ad una tua carezza … per lei e per me tre mesi di morte, morte assoluta sorda, senza speranza… poi quando il monitor smette di tracciare quell’inutile battito cardiaco sai che la vita riprende.
    Da ateo sai che lei è viva nella tua memoria, viva nella elaborazione del lutto che quel monitor ha tenuto congelato per quei tre mesi che non hanno mai fine.
    Io conosco il dolore degli Englaro, avendolo in minima parte vissuto.
    Io chiamo assassini questi orridi cavalieri della morte, che pure dicono di credere in una vita eterna. Assassini, necrofili, stupratori … non sanno cosa sia la vita e cosa sia la morte.