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Lei muore. Lui viene assolto. Poi confessa: sono stato io!

http://storiemalate.noblogs.org/gallery/5215/mirkoilic.jpg

Lei aveva lasciato il coniuge. Viveva con sua figlia e un nuovo compagno. L’ex marito non sopportava questa decisione e l’avrebbe ferita a morte. Lei è rimasta in coma per quattordici mesi, poi è morta. Lui ha prima confessato l’omicidio e poi ha ritrattato. Al processo è stato assolto. 

Ora, secondo la notizia che viene diffusa via web, lui sarebbe stato colto da un improvviso rimorso di coscienza dovuto all’influenza delle festività natalizie e avrebbe ri-confessato l’omicidio. Solo che non può più essere processato perchè non si può essere processati due volte per lo stesso delitto.

Il pezzo descrive la materia giudiziaria offrendo a lettori e lettrici l’opportunità di indagare le conoscenze residue che i telefilm giurisprudenziali americani gli lasciano. Già si interrogano per capire quali possano essere le scappatoie. Se il femminicida potrà mai essere incastrato con un riesame del caso. O se sia opportuno valutare la sua capacità di intendere e volere.

Ma siamo in italia, in scena non c’e’ un pubblico ministero alla Close to home, e l’uxoricida reo confesso pare essere un egocentrico che non lascia in pace la moglie neppure da morta. Continua ad usarla per attirare l’attenzione su di se’.

Il sistema giudiziario non è inefficace perchè ha assolto questo patetico individuo (che se lo ha assolto non è perchè lui ha ritrattato la confessione – i condannati non sono tutti rei confessi – ma perchè deve aver condotto – secondo la  nuova beffarda dichiarazione – una indagine un po’ superficiale, forse). Lo è semplicemente perchè tratta le donne come cose e non come persone. Lo è perchè le nostre leggi sono fondate sull’aspetto securitario apparente senza indagare mai sulle cause delle violenze. 

Se il sedicente assassino vuole lavarsi la coscienza esistono i preti pagati apposta per vendere indulgenze. Due padre nostro, un mea culpa e una ave maria e la storia è bell’e scontata. Mandatelo a fare il sacrestano sotto la guida attenta di qualche sacerdote che ne indaghi l’anima e ne diriga gli scopi. Perchè è così che la nostra società intende risolvere queste questioni. O datelo in pasto ai servizi sociali con un bel trattamento psichiatrico. Forse riusciamo a eliminarlo con gli effetti collaterali degli psicofarmaci. E’ così che rimuove i conflitti il nostro sistema sociale, no?

Paghiamo un killer che lo tolga di mezzo perchè potrebbe fare male ad altre donne e non dite che si tratta di un delitto premeditato perchè altrimenti non si capisce quale effetto shokkante spera di avere chi pubblica una notizia del genere e amplifica l’esigenza egocentrica di questo assassino seducendo i lettori soltanto su un aspetto: lui è libero e noi brava gente non vogliamo avere a che fare con lui. L’uxoricida dove lo metto, dove lo metto, non lo so. L’istigazione al linciaggio per colmare un vuoto di responsabilità collettiva. Anzi l’ennesima speculazione su una questione che riguarda le donne per poter legittimare la smania di fare la riforma della giustizia. Che tristezza!

Scherzi a parte: sarebbe il caso di immaginare un modo che renda le donne in grado di difendersi da sole. Niente paternalismi e ronde. Che non servono, come abbiamo visto per lo stupro romano in una festa sorvegliatissima da telecamere e bodyguard, alla faccia della sicurezza tanto ostentata da alemanno. Niente crisi di coscenza natalizia post mortem. Vogliamo restare vive. Tutte quante. E basta.

Ps: dopo aver visto la notizia passata in rilievo sul tg2 sono ancora più convinta che si tratta di una speculazione per supportare il progetto di riforma della giustizia del centro destra governativo. Il tizio non è stato assolto perchè non ha confessato. Ripeto: le persone che vengono condannate non hanno confessato, in genere. Dare lo spunto per legittimare la richiesta di revisione dei processi è solo una pretesa che non può che venire da ambienti finto-riformisti che attendono da tempo l’occasione per far diventare i giudici dipendenti dai governi e dai loro orientamenti politici.

—>>>Immagine via Storie malate

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. Johnny7 says

    Giusto, o le arti di difesa personale

  2. Emanuele says

    Per l’auto-difesa la cosa migliore in assoluto è lo spray la caspicum