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Tempi di pace

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/gallery/77/antidepressivo.jpg

Capodanno è una festa che la gente prende parecchio sul serio. Un po’ come una guerra, un risiko dei poveri. Bisogna segnare la meta altrimenti si perdono un tot di punti e di territori.

Bilancio: Morto per proiettile "vagante" 1; feriti gravi per proiettili "vaganti" 3; pazzi che scendono con le pistole in strada e sparano a muzzo, vari; feriti più o meno gravi con mani e dita mozzate per esplosione di fuochi d’artificio casalinghi, decine; stupro denunciato 1; carfagnate imbarazzanti 1.

Che bravi gli stupratori di fine anno che se non stuprano a capodanno non stuprano per tutto l’anno. Ma se invece che farsi esplodere le mani, questi coglioni di uomini che misurano le feste a chi lo spara più grosso, a chi ce l’ha più grande, si facessero esplodere qualcos’altro? Immaginatevi il simbolo di questi "martiri" festivi: un enorme fallo in tributo della perdita. A San Gennaro come regali tanti piccoli cazzetti d’oro con la richiesta di farglieli ricrescere. 

Come si fa a fare smettere [QUI info su manifestazione nazionale] un massacro senza senso in Palestina se nelle nostre strade di pace gli uomini si divertono a giocare alla guerra?

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.