Skip to content


Siti antifemministi: chi sono, cosa fanno, cosa vogliono

http://leribellule.noblogs.org/gallery/596/105658-antifa_hs_fuck.jpg

In principio fu il sito Antifemminista.
Una miscela di misoginia vittimista dai contenuti diffamatori. Non per
qualcuna in particolare: per tutte le donne che sono vittime di stupri.
Il verbo diffuso consiste nel fatto che le donne mentono, tutte. Perciò
non esistono stupratori ma soltanto donne bugiarde che fanno presa su
un mondo invaso dalla misandria.

E’ bastato poco per scoprire che il sito, piazzato nel circuito altervista, ha delle preferenze relazionali – lo si vede dai link – con Miguel Martinez, meglio conosciuto come Kelebek. Lui è destrorso da campi antimperialisti,
quelli che si intrufolano negli ambienti di sinistra con la scusa che
appoggiano la resistenza iraquena e palestinese e che mentre contestano
la politica di israele diffondono antisemitismo. Per capire quali sono
i legami di questo gruppo basta vedere chi ha fatto la raccolta firme (tra le quali quella di un tale Adel Smith)
per la liberazione di Pasquinelli, leader dei campi antimperialisti che
qualche anno fa finì sotto inchiesta per presunti legami con il
terrorismo filo iraqueno.

Sempre su altervista, che offre hosting e dunque non è oggetto della nostra attenzione in questa ricerca, troviamo il sito "Orgoglio etero" sulla cui home troneggiano due personaggi più "trasparenti" della destra italiana. Salvatore Marino
e Ysela Ceccomancini. Il simbolo che attualmente li rappresenta è
quello de "La Destra Nazionale – Nuovo Msi" a supporto della Santanchè.

E’ certamente noto a tutt* che la Santanchè ha scritto qualche libro che si può trovare negli scaffali delle librerie alla sezione "femminismo".
Nulla certamente ci lega alle sue posizioni, ma la sua analisi sulle
donne a religione islamica costrette dal velo ci indurrebbero a pensare
che nel suo partito le voci imbarazzanti contro le donne dovrebbero
essere assai meno visibili. 

I due militanti de "La Destra"
invece di visibilità ne cercano e ne ottengono tanta. Marino, in
particolare, si diletta in trasmissioni video – che potete facilmente
trovare in rete – nei quali ama ragionare di "maschilisti cristiani", "amici dei musulmani" e a noi gioiosamente promette che "vi inforcheranno nel culo a voi lesbiche e femministe di merda" e ci "spiega" che "la violenza non va provocata". Come tanti altri fascisti aggiornati nell’era della tecnologia, lui usa molto i social network, youtube, e ogni altro canale video o in ipertesto di diffusione del "suo messaggio" che si riassume
in una "ninna nanna maschilista"  che dedica a noi "femministe acide e
sinistre
" e ai nostri progetti che a parer suo sarebbero "satanici". Infine assieme alla sua fan più accanita Ceccomancini ha aperto un tot di siti tutti dello stesso tenore. 

Forte del consenso popolare acquisito attraverso le sue "goliardiche" trasmissioni, Salvatore Marino viene candidato come presidente
della provincia di pescara (con la Ceccomancini candidata come
consigliera) e poi alle regionali per la Lega Sud Ausonia; concorre
alla poltrona di sindaco in un paesino abruzzese per la Lega Maschio (qui il forum); poi cambia sigla – Nuovo Msi, La Destra – e si candida alle politiche del 2006 al grido di "Boicotta Israele", e infine – diventato oramai coordinatore regionale per l’Abruzzo de "La Destra" – alle ultime comunali di Roma nella lista per Marco Leva sindaco. Non risulta sia stato mai eletto.

La
sua linea politica
comunque è chiara. Lui è per la tutela dei diritti
dei maschi e con lui lo è anche La Destra nazionale dato che il sito
del partito – che risiede sempre su altervista – riporta un bel link ad
una delle perle di Marino: Maschio 100%. Il suo opposto è la
Ceccomancino con il suo prevedibile Femmina 100%. Lei è comunque titolare di Lega Maschio e Femmina 100% (sito fotocopia di Maschio 100%). Lui ufficialmente, da quello che si può vedere attraverso il web, lo è del sito: Maschio 100%. I loro deliranti piani contemplano "la riqualificazione della figura maschile, dei suoi diritti, e la
riqualificazione della femminilità femminile […]
" Si battono poi per "difendere l’eterosessualità dal femminismo e dalla omosessualità dilagante".

Un’altra perla è data dal sito "Maschi selvatici".
Questo spazio ci mette certamente meno ansia di quelli elencati in
precedenza ma a suo modo ci infligge le sue caccole di verità sulla
presunta egemonia culturale del femminismo. Il sito è immediatamente associato a "Mondodeimaschi.com" e  "Maschilisti.com" che, come possiamo vedere in questa attenta disamina,
appare indissolubilmente legato al sito "abbocco" (falso, con contenuti
tutt’altro che femministi) – da noi già segnalato in precedenza – "Femministe.com".

Maschi selvatici è registrato a nome di Claudio Rise’, proibizionista, capolista in lombardia (2) alle ultime politiche nella lista "Aborto no grazie"
e dunque ufficialmente contro l’aborto, dedito alla psicologia
analitica e quindi teorico – un tantino omofobo – della "infelicità"
degli omosessuali e della necessità di "accogliere le loro richieste di aiuto per curarli".

Ne
abbiamo ancora
uno sul quale possiamo dire delle cose: il pretenzioso
sito lanciato in un futuro nello spazio del maschio moderno "Uomini 3000". Sito di un non meglio precisato movimento maschile [eccovi i dettagli] che passa il tempo a descrivere quelli che definisce "miti femministi" e ci delizia invece con il "trattato" accademico su "Mito e verità della rinascista maschile". Registrato a nome di Rino della Vecchia, vi si pubblicizza un libro in cui della Vecchia ci illumina con le "parole degli uomini del XXI secolo" e con la paradossale tesi della "costruzione della colpa maschile",
ad opera di noi femministe s’intende. Gira e rigira dunque anche
costui, con parole più "gentili" ci dice esattamente la stessa cosa.
Siamo bugiarde. I maschi – come categoria di pensiero e non come pezzo
di umanità fatto di persone complesse – sarebbero sempre creature
fantastiche che non hanno mai fatto male alle donne.

Infine abbiamo il Forum sulla questione maschile, cui siamo arrivate nostro malgrado perchè lì hanno avuto uno scambio di opinioni su come sarebbe bella una immagine di "inculamento di donna con ano sanguinante". La brillante idea è stata comunicata anche a noi attraverso un commento ad un post la cui immagine deve averli turbati moltissimo. Non ci è dato sapere da chi dipende e chi sono quelli di questo
fantastico forum. Siamo comunque certe che scopriremo questa e tante
altre cose. Aspettiamo le vostre segnalazioni e le vostre suggestioni.

Da
quello
che abbiamo analizzato comunque parrebbe che il nuovo progetto
della destra (di partito o di idee) sia quello di colonizzare o "invadere"
la rete. Non riescono a prendersi Marte e vorrebbero compensare la loro
sete di potere conquistando internet. Possiamo ridere? Ma si. Ridiamo.
Poi però pensiamo che questi personaggi così simpatici veicolano
cultura e quel che è peggio è che questa cultura è rappresentativa di
un pezzo di elettorato italiano.

Vogliono farci sparire dalla
società reale e il disegno continua sul piano virtuale. Nulla di nuovo. Ma questo ci serve a sostenere che proprio no, la rete non è affatto
neutra
. Perciò siamo partigiane virtuali, oltre che reali.

Posted in Anticlero/Antifa, Fem/Activism, Misoginie.


55 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. Il Cure says

    Emanuele said:

    28/11/2008, at 07:56 [ Replica ]

    Cure, rispondo io alle tue domande.
    Premetto che non mi considero nè femminista nè maschilista nè fascista nè comunista ecc. ecc., solo una persona che tenta di ragionare col buon senso, se qualcuno in questo paese ancora lo conosce.

    1 – Trovi giusto che una soldatessa possa portare i capelli lunghi e d un uomo no?
    R – Sì, i capelli lunghi hanno un senso ben diverso per una donna che per un uomo. Per un uomo i capelli lunghi rappresentano una ostentazione di vanità, non che siano per forza un male, io pure li ho avuti un tempo, ma non si addicono al clima di serietà e compostezza che ci deve essere in un ambiente militare. Quindi giusto tagliarli. Per una donna, i capelli lunghi sono parte della sua condizione naturale di donna, e non rappresentano una ostentazione di ego. Perciò giusto e corretto che una donna possa tenere i suoi capelli come sono, magari non lunghi due metri o acconciati come una cantante rap d’accordo, ma non viola i principi dell’esercito se li tiene lunghi.

    1bis – Per me le soldatesse devono fare le stesse identitiche cose degli uomini altrimenti è ingiusto
    R – Certo, il principio è corretto al cento per cento, ma intende che le cose siano uguali nella sostanza, non nella forma. Altrimenti in nome dell’uguaglianza noi dovremmo indossare il reggiseno e infilarci i tampax nel culo?

    2 – Trovi giusto che le soldatesse siano esentate dalla prima linea di combattimento?
    R – Più che giusto sensato, direi. Metteresti un team di donne allo scontro frontale con un’armata di maschi russi, tanto per fare un esempio? La prima linea necessita di un certo livello di prestanza fisica, e, a parte un paio di wrestler femmine al mondo, non ci sono donne che possano essere alla pari di uomini ben addestrati, è una realtà genetica. Diverso sarebbe in postazioni di fuoco fisse, per es. mitragliatrici, o in aeronautica.

    3 – Trovi giusto che loro facciano dei test fisici agevolati?
    R – Come da risposta 2, la genetica è diversa, è scontato che una donna non possa avere gli stessi risultati di un uomo, altrimenti anche le olimpiadi non sarebbero separate per sesso. Piuttosto, la tua domanda dovrebbe essere se è giusto che le donne facciano parte dell’esercito, e allora si apre un altro tipo di discussione.

    4 – Trovi giusto che il loro limite di altezza sia differente da quello dei soldati?
    R – Idem come sopra.

    Spero che le mie risposte ti abbiano soddisfatto.

  2. Peppe says

    Sono così commosso dall’abbondanza di “amore” che trasudate da tutti i pori che voglio dedicarvi un testo rivolto a voi e non solo a voi:

    “Essere assolutamente “moderni”, politicamente corretti e di mentalità “aperta”. Essere a tutti costi contrari a ogni pregiudizio. Essere assolutamente autorazzisti del tipo “I neri sono superiori e noi bianchi facciamo schifo” esaltare gli “altri” con osservazioni tipo “I gay sono più intelligenti e sensibili (sic!) di noi etero”, esaltare ovviamente le donne come divinità in terra superiori al “grezzo” e “barbaro” mondo maschile.
    Essere in ogni modo e a tutti i costi blasfemi e parlare per forza male delle religioni, in particolare di quella della propria zona di origine. Coloro che sono ritenuti “altri” sono sempre migliori di coloro considerati “noi”. Così per esempio per un italiano il cattolicesimo è peggio del protestantesimo mentre per un tedesco è l’inverso.
    Essere contro la chiesa perché nella chiesa ci sono teste di cazzo (ma tu guarda…).
    Essere contro la violenza degli “oppressori” (alias quei poveri cristi che si faticano la vita e fanno parte della stessa razza o gruppo etnico dei veri padroni) a prescindere, ma essere favorevoli alla violenza degli “oppressi” a prescindere perché fa “sovversiv”. Essere dalla parte dei poveri e contro i ricchi a prescindere da ogni altra cosa.
    Obbligo di essere “profondi” e complicati, seguire esclusivamente programmi televisivi e manifestazioni culturali “intelligenti”, che spesso vuol dire programmi e manifestazioni che fanno due palle quadrate, aborrire per ogni cosa che possa incorrere nel sospetto di “superficialità”.
    Essere animalisti ed ecologisti, meglio ancora se vegetariani.
    Essere favorevoli per ogni stupidaggine che si ammanti di “novità”, tipo Pacs e Dico, soprattutto se minano a istituzioni tradizionali come la famiglia.
    Essere contrari a ogni elemento tradizionale e gridare sempre all’oppressione e all’ingiustizia. Denunciare come pensiero “unico” quei miliardi di modi di pensare diversi dal proprio. Gridare al dispotismo per ogni violenza vera o presunta verso di sé e il proprio modo di pensare e inneggiare alla lotta per la “libertà” per ogni violenza fatta da se stessi o da altri per propagandare (o imporre) il proprio modo di pensare.
    Bisogna essere “trasgressivi” che spesso altro non vuol dire che fare richiami al sesso. E spesso questi richiami a loro volta in altro non consistono che in un’esaltazione e un’adorazione unilaterale del corpo femminile.
    Dichiararsi a favore di ogni principio morale ma essere contro il “moralismo” (la morale a mio uso e consumo?).
    Guardare la “bellezza” interiore ed essere disgustati per il gusto dell’estetica, cosa troppo da “signori”, ma agghindarsi di cose alla moda.
    Pretendere un mondo migliore alias a misure delle proprie elucubrazioni mentali.
    Essere bravi ragazzi con la verità del mondo in tasca e col miglior modo di vivere e pronti a martellarsi le palle per i “deboli” e a martellare chi non la pensa come sé.

    Ma insomma questi “progressiv” non sono forse più bacchettoni dei “conservativ”? Ovvero, che sia “progressista” o “conservatrice, la bacchettonaggine non è sempre bacchettonaggine?”

    Che ne dite?
    Salutoni e zucchero (ne avete ben bisogno…) a tutte voi.
    Ciauuuuuuuuuuu

  3. Il Cure says

    Che mito che sei Emanuele, veramente notevole.

    Ti rimetto le tue risposte così forse ti vergognerai di nuovo e poi te le smonto una ad una. Mi raccomando Fikasicula, cancella questo mio commento, vi smonta subito e su cose pratiche. I lettori si faranno un’idea.

    La risposta di Emanuele:

    Emanuele said:

    28/11/2008, at 07:56 [ Replica ]

    Cure, rispondo io alle tue domande.
    Premetto che non mi considero nè femminista nè maschilista nè fascista nè comunista ecc. ecc., solo una persona che tenta di ragionare col buon senso, se qualcuno in questo paese ancora lo conosce.

    1 – Trovi giusto che una soldatessa possa portare i capelli lunghi e d un uomo no?
    R – Sì, i capelli lunghi hanno un senso ben diverso per una donna che per un uomo. Per un uomo i capelli lunghi rappresentano una ostentazione di vanità, non che siano per forza un male, io pure li ho avuti un tempo, ma non si addicono al clima di serietà e compostezza che ci deve essere in un ambiente militare. Quindi giusto tagliarli. Per una donna, i capelli lunghi sono parte della sua condizione naturale di donna, e non rappresentano una ostentazione di ego. Perciò giusto e corretto che una donna possa tenere i suoi capelli come sono, magari non lunghi due metri o acconciati come una cantante rap d’accordo, ma non viola i principi dell’esercito se li tiene lunghi.

    1bis – Per me le soldatesse devono fare le stesse identitiche cose degli uomini altrimenti è ingiusto
    R – Certo, il principio è corretto al cento per cento, ma intende che le cose siano uguali nella sostanza, non nella forma. Altrimenti in nome dell’uguaglianza noi dovremmo indossare il reggiseno e infilarci i tampax nel culo?

    2 – Trovi giusto che le soldatesse siano esentate dalla prima linea di combattimento?
    R – Più che giusto sensato, direi. Metteresti un team di donne allo scontro frontale con un’armata di maschi russi, tanto per fare un esempio? La prima linea necessita di un certo livello di prestanza fisica, e, a parte un paio di wrestler femmine al mondo, non ci sono donne che possano essere alla pari di uomini ben addestrati, è una realtà genetica. Diverso sarebbe in postazioni di fuoco fisse, per es. mitragliatrici, o in aeronautica.

    3 – Trovi giusto che loro facciano dei test fisici agevolati?
    R – Come da risposta 2, la genetica è diversa, è scontato che una donna non possa avere gli stessi risultati di un uomo, altrimenti anche le olimpiadi non sarebbero separate per sesso. Piuttosto, la tua domanda dovrebbe essere se è giusto che le donne facciano parte dell’esercito, e allora si apre un altro tipo di discussione.

    4 – Trovi giusto che il loro limite di altezza sia differente da quello dei soldati?
    R – Idem come sopra.

    Spero che le mie risposte ti abbiano soddisfatto.”

    1 I capelli vengono tagliati per motivi igienci, Emanuele. Vedi pidocchi, fango etc. etc. Non ha a che fare con l’estetica. Cmq, l’articolo 3 della Costituzione dice che

    ” Art. 3.

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

    Con la tua risposta stai palesemente andando contro la Costituzione Italiana. Complimenti.

    Andiamo alla 1bis

    1bis – Per me le soldatesse devono fare le stesse identitiche cose degli uomini altrimenti è ingiusto
    R – Certo, il principio è corretto al cento per cento, ma intende che le cose siano uguali nella sostanza, non nella forma. Altrimenti in nome dell’uguaglianza noi dovremmo indossare il reggiseno e infilarci i tampax nel culo?”

    Emanuele, dai…E’ una giustificazione assurda e tutti quelli che la leggeranno se ne renderanno conto. Comunque il tuo modo di ragionare viola l’articolo 3

    Costituzione Italiana.
    ” Art. 3.

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

    La divisione forma /sostanza non ha nessuna logica con l’esempio portato.

    Risposte 3 e 4

    Il soldato è una figura professionale che dovrebbe rispondere a determinati requisiti fisici e/o psicoattitudinali. Quei requisiti fisici e psicoattitudinali servono per combattere al meglio delle possibilità e per dare il meglio in un ipotetico scontro.
    I valori sono lì.I limiti sono lì.E non sono discriminanti. Adesso o ci si adegua ad uno standard femminile (quindi qualitativamente più basso sotto il punto di vista fisico ,specifico “fisico” non mentale, il cervello e l’intelligenza sono di entrambi i sessi e non sono misurabili tranne poche eccezioni) oppure si fa una selezione seria. Il doppio standard viola la Costituzione. Se , per esempio, i Granatieri hanno un limite di altezza diverso dagli altri corpi (mi pare sia 1,85 m. minimo) ed io sono alto 1,70 non devo avere la pretesa di entrare in quel corpo militare e modificarne le regole. Le regole sono regole. E non devono esserci eccezioni. Quindi la donna sia per la Costituzione , sia per la Logica, sia per il buonsenso (che purtroppo tu non hai , tu hai il femminismo come ideale -che è cosa diversa) può fare tutti i lavori.Ma i lavori non devono adattarsi alla donna. E’ la donna che deve adattarsi ad essi. Stesso discorso vale per gli uomini. E’ l’uomo che deve adattarsi al lavoro che si sceglie, non il contrario.

    Un’altra cosa importante. Alcune donne, poche, riescono a superare tutti o quasi i test fisici , anche senza doppio standard. Perchè non premiare quelle poche che riescono invece di mettere le quote rosa lì dove non dovrebbero esserci?

    A voi lettori le opinioni.

  4. stefano says

    Fikasikula scusami, ma:
    1 non ci sono nei post precedenti maschilismo, fascismo o cazzate del genere [specialmente nel mio, semmai tu l’abbia letto o l’abbia capito]

    2 fin’ora il “dibattito” [fai bene a usare la virgolette] non c’è stato, se non molto limitatamente, perchè perlopiù le risposte delle ragazze sono state [Quelle si] piene solo di insulti et similia.

    Prego, se non hai niente da dire abbi almeno la decenza di non dare del fascista a chiunque abbia la facoltà di esporre propri pensieri senza insultare- detto questo, mi ritiro da questo dibattito_farsa, in cui ho visto solo inimicizia, insulti [vedi post precedenti] e totale chiusura al dialogo [non avete ancora risposto ad UN singolo punto di quanto è stato detto].
    Il che, di fatto, potrebbe dimostrare al massimo che la fascista sia TU o altre, dato che manco un dibattito sereno riuscite a fare-semplicemente perchè mancate di argomentazioni, o peggio forse, di idee-

    Un ultima cosa, stai chiamando “misogini” delle persone che hanno parlato esclusivamente di “parità” e che si sono professati contro il “sessismo”- una leggerezza, un abbaglio, o più semplicemente forse incapacità di comunicare. Tu, forse [e chi come te], in fondo NON vuoi parlare.

    Quindi prosegui con la tua “lotta” all’insegna del più becero e dissimulato fascismo [e sessismo, aggiungerei] e non aprire gli occhi- tanto o risponderai “eroicamente” con sconclusionati insulti, o altrettanto “eroicamente” cancelleria questo ed altri post.
    Hasta la democrazia

  5. fikasicula says

    per questioni tecniche non possono essere visibili i commenti postati oltre il cinquantesimo. ho accorpato alcuni dello stesso autore per consentire a tutti i commenti fin qui postati di essere visibili. da ora in poi però non posso aiutarvi…
    se volete continuare il dibattito potete sfruttare un altro dei tanti post di questo blog.

    ah…
    mi raccomando. tanta misoginia, un pizzico di molestia verbale e moltissima volgarita’…

    un abbraccio a emma e a tutt* coloro che eroicamente provano a tirar fuori da questo “dibattito” tra fascisti maschilisti stizzosi qualcosa di decente…

    ps: sappiatelo. appena torniamo la scure si abbatterà su tutt* i messaggi misogini, fascisti, maschilisti, etc etc etc…
    sfogatevi ora finchè siete in tempo. 😛

    a presto 🙂

  6. stefano says

    Francesco, la cosa è in sè stessa molto semplice. Non parlo di “opposti estremismi” [teoria che rasenta il demenziale], ma di logica basilare: “maschilismo” indica una serie di tendenze/credo, e “femminismo” al suo pari [pienamente d’accordo con cure].

    Già soltanto professarsi femministe vuol dire abbracciare una serie di idee per forza di cose “di parte”, o quanto meno adottare un dato punto di vista [incompleto, però, e dunque non oggettivo, e non paritario].

    E, potrei dire, accostare il termine “femminismo” all’eventuale termine “paritarismo” e una gravissima e ‘faziosa’ mistificazione.

    Non bisognerebbe condannare il “maschilismo” o il “femminismo”, ma il “sessismo” [quindi nella sua accezione più piena] per essere davvero conformi a un ideale di imparzialità e di giustizia. Direi che è davvero chiarissimo..

    **piccola nota insignificante: è stupido, e anche parziale credo, “abolire” suffissi e desinenze maschili/femminili…Le parole non sono certo sessiste: perfetto esempio ne è il Sardo, in cui il genitale femminile è espresso al maschile e viceversa [anche il siciliano minchia è molto imparziale nel coniugare le due idee 🙂 ]. Niente di rilevante comunque 🙂

    Adoro le donne e la loro compagnia [in tutte le sue accezioni, niente risposte dementi], e sono convinto che uomo e donna siano fatti per fondersi in perfetta armonia [per fortuna che lo pensa anche la mia ragazza! :P]-e che questa sia la condizione ideale per ogni essere umano [senza togliere la possibilità di essere omo/bisessuale, anzi!]
    –ps, giustissimi gli interventi di cure, dategli retta

  7. gemina says

    guittino, e tieniti le tue vecchie, chissenefrega se non ti piacciamo noi moderne! tanto meglio, manco tu ci piaci.
    Tu, non tutti gli uomini moderni.
    sei sdoppiato, non te ne rendi conto? fai lo stesso di quello che tanto cerchi di imputare agli altri, alle donne moderne, come dici tu…
    sei solo un ipocrita, uno dei tanti. uno che non applica a sé stesso quello che applica agli altri.

  8. rdonne che rispondono says

    il cure, ma l’hai letto almeno il post? era su quei siti pieni di cazzate che segnali tu. Manco hai letto il post!!

    comunque, si chiama democrazia: chi vuole prende e risponde. immagino sia questo il piccolo problema che hai col sito di maschileplurale, dove, ke skifo!, alle idiozie che scivi risponde chi gli pare, chi ne ha voglia, chi ne ha il tempo. persino delle donne!

  9. golia says

    sì sì, certo: perché voi maschilisti invece siete pieni di amore e comprensione. come questi commenti qui, per non parlare delle cazzate sul vostro sito! lì misoginia non ce n’è, vero? le femmine spillano soldi e basta, si inventano gli stupri, si inventano le pallottole che gli spappolano l’esistenza, e pure le coltellate che le dissanguano.
    non servono nemmeno gli studi scientifici, basta guardarsi attorno per vedere. basta il buon senso per sconfiggere le vostre mistificazioni dal tono violento.

  10. emma says

    cure, non ti illudere. di argomenti ce ne sono e pure tanti. non posso rispondere perché sono molto molto impegnata.
    comunque, come detto, non è odio. io non odio nessuno. semmai è rabbia, è ben diverso. e non sempre. inoltre le tue etichette sul femminismo sono inventate, false.

  11. Emanuele says

    Cure, rispondo io alle tue domande.
    Premetto che non mi considero nè femminista nè maschilista nè fascista nè comunista ecc. ecc., solo una persona che tenta di ragionare col buon senso, se qualcuno in questo paese ancora lo conosce.

    1 – Trovi giusto che una soldatessa possa portare i capelli lunghi e d un uomo no?
    R – Sì, i capelli lunghi hanno un senso ben diverso per una donna che per un uomo. Per un uomo i capelli lunghi rappresentano una ostentazione di vanità, non che siano per forza un male, io pure li ho avuti un tempo, ma non si addicono al clima di serietà e compostezza che ci deve essere in un ambiente militare. Quindi giusto tagliarli. Per una donna, i capelli lunghi sono parte della sua condizione naturale di donna, e non rappresentano una ostentazione di ego. Perciò giusto e corretto che una donna possa tenere i suoi capelli come sono, magari non lunghi due metri o acconciati come una cantante rap d’accordo, ma non viola i principi dell’esercito se li tiene lunghi.

    1bis – Per me le soldatesse devono fare le stesse identitiche cose degli uomini altrimenti è ingiusto
    R – Certo, il principio è corretto al cento per cento, ma intende che le cose siano uguali nella sostanza, non nella forma. Altrimenti in nome dell’uguaglianza noi dovremmo indossare il reggiseno e infilarci i tampax nel culo?

    2 – Trovi giusto che le soldatesse siano esentate dalla prima linea di combattimento?
    R – Più che giusto sensato, direi. Metteresti un team di donne allo scontro frontale con un’armata di maschi russi, tanto per fare un esempio? La prima linea necessita di un certo livello di prestanza fisica, e, a parte un paio di wrestler femmine al mondo, non ci sono donne che possano essere alla pari di uomini ben addestrati, è una realtà genetica. Diverso sarebbe in postazioni di fuoco fisse, per es. mitragliatrici, o in aeronautica.

    3 – Trovi giusto che loro facciano dei test fisici agevolati?
    R – Come da risposta 2, la genetica è diversa, è scontato che una donna non possa avere gli stessi risultati di un uomo, altrimenti anche le olimpiadi non sarebbero separate per sesso. Piuttosto, la tua domanda dovrebbe essere se è giusto che le donne facciano parte dell’esercito, e allora si apre un altro tipo di discussione.

    4 – Trovi giusto che il loro limite di altezza sia differente da quello dei soldati?
    R – Idem come sopra.

    Spero che le mie risposte ti abbiano soddisfatto.

  12. Guit says

    Francesco. L’odio e l’amore non è fuori tema perché la principale propulsione del femminismo non sono i diritti bensì l’odio nei confronti dell’uomo. Misandria. Il femminismo ha creato una storiografia per accusare gli uomini, non per avere diritti.
    Il fine, a prescindere dalla verità delle cose, è l’accusa a un intero genere.
    Allora vengo al tuo tacciarmi di visione monolitica delle donne. E’ niente rispetto alla visione monolitica, stereotipata, criminale che la donna moderna ha dell’uomo.

    Se correggete l’articolo togliete uomini3000 e MS dalla categoria fascista antisemita e via dicendo. Informatevi prima di sparare sulla gente. Comunque io aderisco a U3, non sono fascista né antisemita né cattolico né razzista, eccetera eccetera eccetera. Prima di sparare sulla gente almeno informatevi. Marino non c’entra niente con noi ma leggendovi sembriamo tutti una stessa cosa. Sembra creato apposta per toglierci credibilità.

  13. fikasicula says

    siamo in giro a partecipare ad iniziative contro al violenza sulle donne.
    no tempo per polemiche.
    lia non ha scritto il post sopra e non scrive su questo blog.
    rispetto alle imprecisioni che vengono imputate a chi ha fatto la ricerca vedremo di approfondire e ripubblicheremo un post che contenga tutte le versioni che ci inviate.
    grazie a tutt*
    ciao:)

  14. Il Cure says

    Vai sui siti e fatti una tua personale opinione.Troverai tante cose che ti sorprenderanno.

    http://www.uomini3000.it

    http://antifeminist.altervista.org/

  15. Francesco says

    “Il video è stato criticato dalla Prestigiacomo e ferocemente difeso da due o tre femministe.”

    Sì, ricordo che parlavano di discriminazione positiva, che mi pare un ossimoro.
    Non ho nessun problema a dire che erano in torto.
    Questo, però, è un altro esempio di come tendi a generalizzare: hai eletto quelle due a rappresentanti del femminismo, se non del genere femminile, non dando peso al fatto che un’altra donna, la Prestigiacomo, la pensasse in modo opposto.

    “So che il femminismo è ampio come movimento ed ha diverse sfaccettature . Ma ancora non ho trovato femministe che criticano le attuali leggi che discriminano in taluni casi gli uomini.”

    Tipo? Sulle quote rosa ho già consigliato di sfogliare gli articoli del blog. Non credo ne troverai uno in cui vengano difese.
    Io, personalmente, sono per l’abolizione da ogni legge dei termini “uomo” e “donna”.

    “Ci sono università in Italia che hanno corsi , borse di studio solo per donne.Se non sono discriminazioni queste…”

    Lo sono, sicuramente. Il fatto è che sono delle soluzioni sbagliate a dei problemi che, però, esistono, ovvero che c’è una mentalità di tipo maschilista che tende ad assegnare ruoli prestabiliti a maschi e femmine per cui, ad esempio, una famiglia si aspetta dalla figlia femmina che si sposi e diventi una buona moglie e dal figlio maschio che abbia successo nel lavoro e guadagni molti soldi.
    Poi, come dicevo, la soluzione è sbagliata: si cerca di compensare una discriminazione de facto con una discriminazione de iure di senso opposto, ma così si finisce per commettere due torti.
    E comunque, di tutte le donne che si professano femministe e con cui ho potuto chiacchierare, non ce n’è una che abbia invocato corsie preferenziali per le donne. L’unica cosa che chiedono è la libertà di decidere per se stesse e, sinceramente, non mi sento di dar loro torto.

    “Qui, purtroppo, non è così. Qui è sempre l’uomo è considerato il peccatore sempre e comunque.”

    Ripeto: leggi i vari articoli del blog. Quella che viene condannata è la mentalità maschilista, che spesso viene mantenuta e difesa anche da donne. Quindi non è un conflitto di genere: è un conflitto di idee.

    Riguardo alle domande che ti stanno a cuore…
    L’esercito: sono contrario a regole e limiti fisici diversi tra uomini e donne così come al fatto che, per regolamento, così come al fatto che siano ancora preclusi alle donne i reparti speciali delle varie forze armate.
    Norvegia: non conosco le leggi norvegesi, ma ho già detto come la penso sulle quote rosa (ma potrebbero essere anche quote azzurre e il ragionamento rimarrebbe lo stesso).
    Sulla questione degli sguardi molesti non ho idea di cosa tu stia parlando. Esiste un reato di sguardi molesti? Mi parrebbe assurdo, ma non sarebbe la prima legge assurda che c’è in Italia, quindi non mi stupisco più di tanto.

    Guit, hai scritto un sacco di cose.
    Alcune non le condivido (l’idea che ti sei fatto del femminismo.
    Altre non hanno senso (dici “le donne non vogliono… [le donne] parlano…” come se fossero un’entità monolitica ed omogenea, tutte dirette coralmente verso un unico obiettivo, naturalmente condiviso da tutte).
    Altre ancora sono completamente fuori tema (non si parla di odio e amore: si parla di diritti delle persone. Una persona puoi odiarla quanto ti pare; l’importante è rispettarne i diritti, reciprocamente).

  16. Guit says

    Non mi aspetto nulla di buono da questa donna moderna. Perché lei mi odia. Odia la mia essenza, la mia voce, il mio sesso, il mio agire, la mia identità paterna, il mio linguaggio. E’ stata educata a odiarmi. Qualsiasi cosa riconducibile a me è ricondotta alla Storia, in un gioco al massacro finalizzato alla dichiarazione della mia irrilevanza. Dovrei convertirmi per essere *tollerato*, ma ormai ho aperto gli occhi e non sono disposto a farlo.

    Il femminismo parla del corpo della donna gravida e non parla del corpo dell’uomo in cantiere. Parla della cultura misogina e non di quella misandrica. Il femminismo nega alla base ogni principio egualitarista in virtù di un’analisi da una sola prospettiva. La voce di una sola forma vivente.

    Le donne non vogliono alcuna parità perché oggi si sentono superiori. Sotto il vessillo del femminismo. La parità è un’idea astratta che esse usano opportunisticamente e negano quando non conviene tirarla fuori. Parlano del loro corpo quando conviene e della nostra cultura. Mai del nostro corpo e della loro cultura.

    Francesco: “…Se poi non ti piace il termine “femminismo” chiamalo pure “egualitarismo” o “paritarismo”. L’importante è intendersi sulle idee di fondo.” Non credo. L’importante è anche usare i termini appropriati. Se esistono le parole egualitarismo e femminismo allora esprimono due concetti diversi. Soprattutto pragmaticamente è riduttivo associare il principio dell’egualitarismo a un sesso. E’ il modo peggiore per iniziare a parlare di questa difficile da definire “parità”. Il femminismo è un movimento di idee che dissimula il disprezzo maschile vestendosi di buoni principi. Questo è il perno della sua azione storica. E in questo non esiste un femminismo buono e uno cattivo. E’ stato diffuso il sentimento di odio nei nostri confronti e se ne vedono chiaramente i segni. Ciò non ha nulla a che vedere con l’egualitarismo.

  17. Il Cure says

    Il video è stato criticato dalla Prestigiacomo e ferocemente difeso da due o tre femministe. So che il femminismo è ampio come movimento ed ha diverse sfaccettature . Ma ancora non ho trovato femministe che criticano le attuali leggi che discriminano in taluni casi gli uomini. Quelle che lo faranno saranno considerate giuste. Le altre invece le considererò ingiuste e sessiste. Ci sono università in Italia che hanno corsi , borse di studio solo per donne.Se non sono discriminazioni queste… Poi ognuno si fa le idee che vuole. Io parlerò di fatti , di realtà. E condannerò sia le ingiustizie maschili sia quelle femminili. Qui, purtroppo, non è così. Qui è sempre l’uomo è considerato il peccatore sempre e comunque.Sii onesto ed ammettilo. Altrimenti ci raccontiamo sciocchezze che danneggiano entrambi.

    Gradirei inoltre delle risposte alle mie domande precendenti da parte non solo tua ma anche di quelle ragazzine che prima si sono scaldate in maniera esagerata.

  18. Francesco says

    Cure, ti do una buona notizia: femminismo (per lo meno alcune correnti dello stesso) = egualitarismo.
    Anch’io prima, confuso dal nome, credevo che il femminismo fosse speculare al maschilismo. Ma il discutere con loro, il vedere che in molti casi ragionano come me, mi ha fatto cambiare idea.
    Fai una ricerca in questo blog: vedrai che qui le quote rosa vengono criticate, non difese.
    Ho visto anch’io quel servizio delle iene. E ricordo che alla fine il ministro concordava nel dire che fosse una vergogna il proibire l’accesso agli uomini.
    Quindi non credere che ogni donna parli a nome di tutto il genere femminile. Ognuna esprime la sua opinione, che differisce da quella delle altre.
    Sforzati di distinguere tra loro e probabilmente anche tu ti accorgerai di trovarti d’accordo con alcune di quelle che si definiscono femministe.
    Se poi non ti piace il termine “femminismo” chiamalo pure “egualitarismo” o “paritarismo”. L’importante è intendersi sulle idee di fondo.

  19. Il Cure says

    ili, non fare come Silien, ragiona. Tanti offendono dal web pochi lo fanno da vicino. Torniamo alla questione da me postata. Ossia vi pare giusto questo:

    Trovi giusto che una soldatessa possa portare i capelli lunghi e d un uomo no?
    (Per me le soldatesse devono fare le stesse identitiche cose degli uomini altrimenti è ingiusto)
    Trovi giusto che le soldatesse siano esentate dalla prima linea di combattimento?
    Trovi giusto che loro facciano dei test fisici agevolati?
    Trovi giusto che il loro limite di altezza sia differente da quello dei soldati?
    **************************************
    Trovi giusto che un uomo venga condannato per “sguardi molesti “? E’ il caso di quel trentenne condannato per aver guardato una donna sul treno di 55 anni.Trovi giusta la Norvegia che impone quote rosa nei CDA per legge? (la quota è del 40% pena chiusura azienda e i tempi per l’immissione delle novelle Tremonti di Stato sono stabiliti in 24 mesi).
    Aspetto risposte , non offese.

  20. ili says

    andate a sculettare in televisione coi vostri peli sul culo, vigliacchi voi, andatevi a lavare la vostra roba, andate ad allevare i vostri figli, alzatevi la notte quando strillano, andate a pulire le vostre case

    quelle che non muoiono nei cantieri, muoiono a casa, per mano di uomini, quelli sì vigliacchi. è questa la parità di opportunità come la intendete voi stronzi, parità di morte: complimenti!

  21. Il Cure says

    Che ti posso dire? Bravo! Una risposta notevole. Chissà se saresti capace di farla dal vivo.Dal web è facile. Comunque, tornando al discorso… Io sono per gli stessi identici diritti e la tua è una non risposta. Dire che sei contro l’esercito è una frase banale. Ti ho detto che nell’esercito un gruppo di persone ha dei privilegi in base al sesso (le donne) rispetto ad altri, gli uomini. Tu mi rispondi che sei contro l’esercito. Ma non mi hai risposto . Chi leggerà si troverà sulle mie stesse posizioni. Purtroppo 2 + 2 fa ancora 4. Lo so che anche questa è una cosa per te maschilista, ma è la realtà, la logica.Se per te sono dispositivi sessuati vai su
    http://www.maschileplurale.it

    Troverai tanti come te pronti a nascondersi. Dal vivo c’è chi può camminare a testa alta perchè rispetta ed ha una dignità e chi come te può lanciare piccole offese degne di un piccolo uomo o di una piccola donna.
    Aspetto risposte sulla questione da me postata prima.

  22. Silien says

    “Il Cure” non credo sia necessario disporre di una vagina per mandarti a fare in culo. continua pure a masturbarti coi tuoi amichetti sui siti internet singolari o plurali e forse qualcuno che ti da ragione lo trovi.

    Per quanto riguarda l’esercito invece sono come dici tu, un “paritiarista”, disprezzo nello stesso identico modo sia le donne che gli uomini che ne fanno parte.

  23. Il Cure says

    Francesco, purtroppo ti devo dare una triste notizia .Il Femminismo non vuole la parità ma il dominio più o meno forte sull’uomo. Quello che desideri tu è il paritarismo (non so se esiste come termine ma è in sintesi un’applicazione precisa e rigida dell’articolo 3 della nostra costituzione.Tempo fa pure io associavo il femminismo ad un movimento giusto , un movimento di liberazione della donna, ma così non è. Tu mi dirai come fai ad affermare ciò? Guarda le attuali femministe e guarda i paesi femministi. Guarda cosa dicono le femministe e cosa rispondono in caso di una discriminazione verso gli uomini e cosa dicono in caso di una discriminazione verso una donna.Noterai delle differenze.Così come accade qui in questo blog. Mi dispiace dare questa brutta notizia ma già il nome ha in sé una contraddizione. Se Maschilismo significa più diritti o dominio dell’uomo sulla donna come può un movimento che si chiama Femminismo non seguire questa logica di termini, di parole? Come vedi, le suddette femministe che mi dicono di essere giuste e mi dicono che io sono un maschilista , misogino, omofobo , cattolico, fascista etc. messe davanti a degli esempi semplici e reali (le donne nell’esercito per esempio…) si astengono e non dicono il loro pensiero. Tu , ingenuamente , pensi di credere in un ideale puro, ma in realtà è tutta una montatura funzionale al mondo occidentale. Hai mai visto una femminista protestare per i privilegi che hanno le donne nell’esercito? Hai mai visto una femminista protestare per quel servizio delle IENE in cui alcune femministe giustificavano il fatto che il comitato di Pari Opportunità fosse accessibile per Legge solo per le donne e vietato agli uomini? Io non ne ho mai vista una lamentarsi. Se ne conosci qualcuna , apprezzala. Perchè non è femminista, ma probabilemnte una paritarista. O meglio una persona giusta. Aseptto le risposte delle femministe de forum sulle questioni poste prima . Vediamo la loro logica.E , attento Francesco… Tieni sempre gli occhi aperti , gli ideali sono il motore di ogni cittadino degno ma attento a non seguire le persone che spesso sono funzionali ad un sistema più grosso di loro e non sempre individuabile.

  24. Francesco says

    “Ti ripeto. Stessi identici diritti per stessi identici doveri.E’ questa la mia visione.”

    Sono d’accordo con te.
    Ma guarda che questo è anche l’obiettivo del femminismo. Per lo meno delle femministe che conosco. E gli articoli di questo blog seguono ugualmente questa linea di pensiero.
    Poi, immagino che anche nel femminismo vi siano varie correnti, così come voi ci tenete a distinguervi dal movimento del maschio 100%,

  25. Il Cure says

    Io prima ho detto che il mio ideale è Giustizia.
    Ti ripeto. Stessi identici diritti per stessi identici doveri.E’ questa la mia visione. Poi se ti fa piacere dire che io sia un misogino, un maschilista, un ingiusto, dillo pure. Chi leggerà vedrà .Sempre che tu sia capace di sostenere questo affronto su un blog.Cominciamo,ti faccio delle domande semplici.

    Trovi giusto che una soldatessa possa portare i capelli lunghi e d un uomo no?
    (Per me le soldatesse devono fare le stesse identitiche cose degli uomini altrimenti è ingiusto)
    Trovi giusto che le soldatesse siano esentate dalla prima linea di combattimento?
    Trovi giusto che loro facciano dei test fisici agevolati?
    Trovi giusto che il loro limite di altezza sia differente da quello dei soldati?
    **************************************
    Trovi giusto che un uomo venga condannato per “sguardi molesti “? E’ il caso di quel trentenne condannato per aver guardato una donna sul treno di 55 anni.Trovi giusta la Norvegia che impone quote rosa nei CDA per legge? (la quota è del 40% pena chiusura azienda e i tempi per l’immissione delle novelle Tremonti di Stato sono stabiliti in 24 mesi).

    Se per te questo è giusto , continua così. Io penso all’articolo 3 della Costituzione Italiana.
    ” Art. 3.

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

    È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

    Tu pensi all’articolo 1 di quella femminista.So che anche quella per te è sessista.
    Ma non preoccuparti piccola pseudo ribelle …Il mondo ha bisogno della tua saggezza femminista e la deve sfruttare nel suo ingranaggio sfavillante e ricco di luci. Adesso aspetto le tue risposte.

    *P.S. I maschi pentiti di maschileplurale.it sono difficilmente digeribili, è vero. Perchè si vede che sono manovrati .Vai sul sito e vedrai che rispondono spesso delle donne non appena vengono criticati. E i replicanti sono una razza odiosa. Soprattutto quelli che si vergognano della loro sessualità.I maschipentiti sono replicanti, replicano acriticamente il verbo dogmatico femminista.

    **Altra nota importante. Io non parlo del privato che è variabile , io preferisco parlare di dati concreti.

  26. emma says

    inutile che ti riempi la bocca, la tua giustizia è squilibrata, è a senzo unico, il tuo. Anzi, tu non cerchi giustizia, tanto meno uguaglianza. Non ci può essere uguaglianza nella divisione rigida in ruoli, è una questione di logica. Non ci può essere uguaglianza nel pretendere destini predeterminati alla nascita. Non ci può essere uguaglianza senza rappresentanza, senza lavoro, senza le stesse opportunità ecc.

    La tua posizine è incoerente, sei più onesto quando squaderni paginate misogine, almeno lì sei coerente con la questione dei ruoli.

    Io cerco l’equilibrio, ad esempio nell’affermare che non ci sono ruoli abbligatori per natura, ma che è più giusto che ognuno si scelga il suo. Cerco uguaglianza nella rappresentanza in parlamento, per esempio. O nei consigli di amministrazione. E in tante altre situazioni. A partire dalle discriminazioni quotidiane, in famiglia.

    Da piccola mia madre preparava la colazione a me e a mio fratello. Dai 14 anni in poi ha cominciato a prepararla solo a lui. A me è stato detto di alzarmi prima la mattina, se volevo mangiare. Uscivo tutti i giorni senza colazione. Questo succedeva negli anni novanta, non nel dopo guerra. Mi sentivo inferiore, pensavo che mia madre volesse più bene a mio fratello. Ero meno importante per lei, per i miei genitori. Nella tua distorsione mentale questa la chiami uguaglianza? Io la chiamo socializzazione del ruolo di genere. Imposizione del ruolo femminile di cura e assistenza.

    E naturalmente questa non è la sola discriminazine che ho subito. Ce ne sono tante altre, anche più importanti.

    Io, personalmente, ne ho ricavato tanta insicurezza. Poi, con gli anni, con lo studio e la riflessione, ho capito le ragioni di mia madre, ma non certo le ho accettate.Voleva che non mi abituassi ad essere servita, perché ero io che dovevo imparare a prendermi cura degli altri, prima che di me stessa. Le voglio bene, era una vittima anche lei, e infatti alla fine ha capito e ha accettato di avere una figlia che non si alza per fare la colazione al suo uomo. Né gli lava i panni o i piatti. Dopo una vita di sottomissione, a 57 anni, si è trovata un lavoro fuori casa, ed è contentissima. Mio padre non glielo aveva mai peresso prima. Sono ancora insieme, comunque. Non è servito che si scannassero per fare un piccolo passo avanti di civiltà.

    Non credo di averti mancato di rispetto nell’esprimere ciò che penso, eppure parli di risposte offensive: si vede che non sei proprio abituato al confronto. Deponi l’ascia di guerra: non serve, siamo a debita distanza!!! e per fortuna, aggiungo, visto il tipo…

    non dirmi che la mancanza di “morigeratezza” l’hai vista nella “faccia tosta”? beh, ce l’hai, te lo ripeto, perché neghi l’evidenza.

    e non sparare sentenze, non so nemmeno chi siano quelli di maschile plurale, non li ho mai conosciuti. Notavo solo che ti fanno parecchio rodere, che usi mezzucci per screditarli: non argomentazioni, ma banale derisione.

    Inoltre ti assicuro che non odio proprio nessuno. Sicuro che non sei tu quello accecato? rileggi il tuo proclama, non ci vedi niente? ma non credo che tu sia molto portato all’autocritica.

  27. Il Cure says

    Il mio ideale si chiama Giustizia, uguaglianza. Il tuo si chiama femminismo.E sono cose differenti.Molto differenti. Hai dato le tue risposte più offensive che logiche. Ti parlavo in maniera morigerata ma vedo che non basta.So il tuo scopo. Non sto al tuo gioco . Quando scoprirai il significato della parola ” rispetto” allora ne riparlerai. Vai dai tuoi maschiplurali. Io sono singolare. Tu hai bisogno di replicanti . Del resto tu propaghi un verbo pregno di odio. Io ricerco la Giustizia per tutti . Ma per te resterà sempre un dispositivo sessuato. Perchè la Giustizia l’hanno creata gli uomini e per te una qualsiasi cosa creata dagli uomini è fonte di fastidio.Anche il pc che utilizzi per scrivere qui .Ma non lo rigetti, lo usi. Dici di sentirti in lotta, in una sorta di guerra. Allora, al mio nemico auguro :” Buona fortuna, ti aspetto dall’altra parte “.

  28. emma says

    ma senti chi parla di onestà, un negazionista. come mai ti fanno tanto schifo i maschi pentiti , come definisci quelli di maschile plurale? strano che li tratti come i mafiosi fanno con i pentiti di mafia, li ridicolizzi.
    Non banalizzare, non generalizzare, che non serve. Inutili i tuoi discorsi “voi qui, voi lì”.
    La condizione femminile italiana è pietosa, basta vedere la tv: ridotte a dei corpi a scopo sessuale. Sempore mute, meglio se stupide. Io non mi sento rappresentata nemmeno in parlamento: o vuoi negare che lì c’è solo il 17% di donne? scommetto che neghi pure il divario retributivo. E magari la differenza nel numero di donne nelle alte dirigenze va a finire che la giustifichi con la celebre inettutudine femmiile al comando, “perché la donna è analitica e non sintetica, è inadatta al comando”, scommetto che è una frase nota dalle tue parti. Anche le femministe hanno gonfiato le cifre sull’esiguità della partecipazione femminile al mercato del lavoro? o tagli corto sostenendo che è quello il loro posto “naturale”?
    Il tuo risibile tentativo di demonizzazione (voi odiate tutti e bla bla bla), andrà ad infrangersi sulla concreta realtà. Io mi sento femminista, ma non odio mio padre, anche se mi ha discriminata rispetto ai miei fratelli (economicamente e in mille piccoli gesti quotidiani, ma so quali sono i limiti della sua vecchia cultura, e ho combattuto per ottenere un destino diverso da quello che lui sognava per me, a casa, come mia madre), eppure non lo odio: lui mi ha accettata, e anche io accetto i suoi limiti, senza per questo subuirli. Amo gli uomini, ma solo quelli intelligenti. Quelli che non trovano naturale che sia io a stirare e fare i piatti ecc. Questo tanto per citare qualche esempio.
    Ma il bello è che ognuna ti direbbe delle cose diverse, sensate, non certo votate all’odio ceco che ti sforzi di vedere per sminuire le istanze femminili e femministe.
    In realtà è il vostro negazionismo ad essere pieno di odio.
    la lotta è appena ricominciata. ed è solo dopo la costatazione dell’esistenza di voi negazionisti anche per le questioni di genere, che ho deciso di entrare attivamente nei movimenti femminsiti. che vi sforzate di demonizzare, insieme al vaticano. beh, ci siete quasi riusciti, col femminismo storico. Ma ora si ricomincia da capo. E siamo moooolto motivate. La tua faccia tosta è solo un motivo in più, te lo dico con lealtà, e senza nessun odio.

  29. Il Cure says

    Ho letto su antifemminista e ho letto sul vostro sito. Lasciate stare ragazze, voi siete estremiste e lo siete in maniera peggiore di quel sito . Voi odiate gli uomini e il maschile , non nascondetevi, siate oneste con gli altri o le altre che vi possono leggere. Voi odiate il vocabolario italiano in quanto ritenuto sessista. Voi odiate la Rete web perchè è per voi maschilista in partenza (non eventualmente per i contenuti), voi odiate il padre come figura (non solo quello autoritario, ma qualsiasi padre), voi odiate il potere, qualsiasi tipo di potere ( ad eccezione di quello femminsta che sa tanto di “Nuovo Ordine” miscelato con una sottospecie di anarchia),etc.
    Voi utilizzate l’insulso” @ “per sintetizzare una fusione tra maschile e femminile, tra singolare e plurale.Es. Daremo a tutt@ le nostre idee.Il vostro sito c’è già.
    Andate su http://www.maschileplurale.it

    Lì decine, anzi, quantità indefinite (e colorate) di maschi pentiti sono pronti ad affermare la loro sottomissione al genere femminile. Sono pronti a dire, come fate voi,forse in maniera meno esplicita, che :” La Storia , la Scienza, Il Diritto sono un dispositivo sessuato con cui l’uomo e il patriarcato hanno mantenuto il potere sulla donna “

    Ma siate oneste con il mondo e non fate e/o dite stronzate. Uomini che stuprano le donne esistono, ok.Non a quelle cifre ridicole propugnate dalla stampa femminista , tipo :” 60 milioni di italiane sono state stuprate nel corso della loro vita dal 1950 ad oggi. Ma femministe che ammettono che nella loro ideologia c’è del marcio e c’è soprattutto un desiderio di dominare l’uomo ne ho viste poco. Siate oneste. Lì ci vuole coraggio. Altrimenti siete funzionali ad un sistema(che voi ammettete di combattere),siete la categoria perfetta da utilizzare per tenere a bada masse e che fungete talvolta da catalizzatore talvolta da ingranaggio della ruota. Onestà femministe, onestà. E a voi manca. Così come manca a quei ridicoli maschipentiti che in maniera informe accettano le vostre proposte e le vostre idee chiaramente sessiste.

  30. Animus says

    Mi è stato segnalato questo articolo, ed in quanto membro del direttivo di uomini3000 mi sento in dovere di inquadrare la posizione dei due gruppi del MoMas (Movimento Maschile) Uomini3000 e Maschi Selvatici, rispetto al “Maschio 100×100”

    Ad ogni linea di pensiero e di costume si accompagna sempre una versione semplificata e ordinaria della stessa, una versione volgare, ad uso di gente volgare.

    Al culto di Bacco , l’orfismo.
    Alle ostriche e champagne , i semi di zucca e la gazzosa.
    Alla critica marxista , i partiti comunisti.

    Al MoMas (Ms e U3000), il maschio al 100×100.

    Voi avete semplicisticamente confuso la versione elitaria, con quella volgare.

    Saluti

  31. rosa says

    xpeppe

    questo blog rivendica la parità di diritti senza sparare a zero contro nessuno e senza dire che l’alro è inferiore.

    qui si difendono gli stupri riportando cose che succedono veramente, mica diciamo che gli uomini si inventano le botte della moglie come fanno i siti antifemminsiti nei nostri confronti?

    cmq no c’è bisogno di andare a cercare il sito antifemminista. bASTA ACCENDERE LA TV

  32. Peppe says

    Invece il vostro blog è un misto di amorevole e disinteressata devozione verso il genere maschile…

  33. Don Geranio says

    Argh, è arrivata la trolla che si autocita.

    Fuggo, ché da qui in poi è puro trash.

  34. Donna Rosa says

    Posso chiedere se il post che stiamo commentando è stato scritto da Lia di Haramlik?
    Grazie.

    Mi spiego: anche Lia ammette che l’autore di Facisterie che lei cita come prova del “fascismo” dei suoi ex amici non solo li difende anche se dimentica opportunamente di dire che Ugo Tassinari pubblica anche sui loro blog (quello della Valent per esempio) e non commenti ma interventi come post. Se Lia di Haramlik scrive qui, e da questo blog intende continuare nella sua opera di diffamazione di persone e associazioni e voi le date spazio, fin d’ora vi dico che avete perso un bel po’ di lettrici. Aspetto di ricevere una risposta per mandare alle mailing list alle quali partecipo la notizia.

    Dimenticavo anche un’altra cosa. Mentre parla delle infiltrazioni rossobrune Lia è quella che ha sdoganato tale Cloroalclero che fa l’apologia dei protocolli dei Savi di Sion e un suo commentatore (ma magari potrebbe essere sempre Cloroalclero) che si presenta come un ebreo sionista che vive in Brasile e dice che gli immigrati sono l’anello di congiunzione tra le zecche e le scimmie. Se questo è il parco scrittori che proponete, mi dispiace, preferiamo farne a meno. Lia di Haramlik è la prova vivente del problema di noi donne: sempre a chiedere soldi agli uomini e a gridare “aiuto” sperando che un qualche altro uomo ci salvi. Non sa cosa sia il femminismo. Ciao

  35. lia says

    Capirai che differenza… chi è il tesoriere dei Comunitaristi, Di Vito del Campo?
    Ad occhio direi che parlavo del solito mondicello a cui puoi mettere la sigla che vuoi, ma sono sempre i soliti tre gatti: un po’ di Campo, un po’ di islam politico, Martinez e Orion, Preve da una parte ed Evola dall’altra. Quante persone sono, in tutto, a tenere in piedi le mille sigle che vengono appiccicate a ‘sta roba e i pensosi blabla che ne derivano? 15? 20? Sempre le stesse, giusto?

    Cmq dovresti mettere un link, se pretendi che io capisca esattamente di cosa parli. Poi, se hai intenzione di insistere, vado avanti pure io, almeno fino a quando la proprietaria del blog non deciderà -giustamente – di cacciarmi.

  36. Silvia says

    In quel commento parlavi dei comunitaristi, non del Campo.

  37. lia says

    Confermo quello che ho scritto: di islam il Campo parla parecchio, ed è un determinato islam politico che loro tendono a confondere con il tutto.
    Ma qui il discorso è di politica, non di “bugie”, e non mi sembra il caso di occupare i commenti con un OT di questa portata.

    Prendo atto che non ne hai sapute citare, di “bugie” scritte da me. Per valutazioni di altro genere, c’è il mio blog e tutto ciò che ho già scritto sul tema.
    Discutere privatamente non mi interessa, non ho segreti né rapporti individuali da coltivare, specie con sconosciuti.

  38. Silvia says

    Ti faccio un esempio, uno solo, ma verificabile da chiunque. E’ preso da un commento, sì, ma da un tuo commento al tuo blog, quindi ha un certo valore che un mio commento ad un blog altrui non può avere, te lo dico prima che tiri fuori la questione del metodo che ho posto io.
    Avrei potuto prendere una parte del post a cui fa riferimento, però mi sembra che qui il concetto sia esposto “meglio”, mentre nel post ci sono solo velate allusioni.

    “L’accozzaglia di islam, neotradizionalismo, anticonsumismo e ricerca di utopici mondi migliori dalla spiccata spiritualità che emerge dai vostri scritti, dai vostri discorsi e dai vostri bisbigli ha un che di suggestivo, mica lo nego.
    Da un punto di vista squisitamente intellettuale, ragionare su questi argomenti mi pare sacrosanto. Mistica del Maschio inclusa, certo che sì. 😀
    Il problema è farne piattaforma politica, ideologia.
    Lì viene fuori un mostro, temo.

    E’ dai tempi del nazismo che la destra radicale infiltra, o cerca di infiltrare, la sinistra. E lo fa con discorsi che pompano le similitudini e omettono le differenze.
    Io l’ho sentita da quando ho rimesso piede in Italia, questa ambiguità, e mi fa orrore.

    Parliamo di integrazione, per esempio?

    Perché non lo dite chiaramente, voi del “mondicello”, che l’integrazione degli immigrati musulmani vi fa orrore, la vedete come uno svendersi al nemico, e che l’unica integrazione che siete disposti a sostenere è quella lavorativa dei capofamiglia e nulla più?

    Sai cosa vuol dire, questo, nella pratica? Vuol dire mettere in atto delle prassi, all’interno delle comunità straniere, su cui una che fa la prof, come la sottoscritta, non ha scelta: o pratica l’omertà “politica” o si mette dalla parte dello Stato e allerta i servizi sociali.
    A voi servono ai margini della società, gli immigrati.
    Integrati, vi farebbero dire addio alle vostre mediocrissime ambizioni di piccoli poteri.

    E va benissimo sia ad una certa destra che ad una certa sinistra, la non integrazione degli immigrati. Lavorate per un obiettivo comune, sulla pelle della gente.”

    Qui, se non ho capito male, ti riferisci ai comunitaristi. Io ho letto i loro scritti con attenzione e non ho trovato nè islam, nè neotradizionalismo, nè ricerca di utopici mondi, nè mistica del maschio, nè avversione per l’integrazione degli immigrati. Questo è, ripeto, verificabile da chiunque, basterebbe andare sul loro sito e prendersi la briga di leggere quello che scrivono su questi temi.

    Se c’è altro che vuoi chiarire, posso mandarti un’email, altrimento per me la questione si chiude adesso.

  39. lia says

    Scusami tanto, Silvia: tu sei una perfetta sconosciuta che mi ha accusato su un pubblico blog di avere scritto delle bugie, cosa che io trovo enormemente offensiva.

    Ti sto chiedendo di specificare, nello stesso luogo in cui hai lanciato la tua accusa, a cosa diamine ti riferisci.

    Correttezza vorrebbe che lo facessi.
    Sto aspettando.

  40. Silvia says

    Questa discussione sta diventando sterile.

    Ripeto, io non ho problemi di “metodo” perché non sto pubblicando informazioni sul mio blog, ma solo un appunto da lettrice fedelissima di Femminismo a Sud. Ripeto anche che i diretti interessati sanno ben difendersi da soli. Non sono l’avvocato difensore di nessuno e non m’interessa fornire prove.

    Volevo solo far notare che questo post è pieno di imprecisioni, imprecisioni date da un’analisi superficiale di dati e fonti. A parte il link, c’è un collegamento diretto tra Martinez ed il sito antifemminista? E’ quello che m’interessa.
    Oltretutto la cosa è ancor più evidente nella seconda cosa che ho fatto notare, quella su Salvatore Marino.

    Se vuoi, Lia, del resto possiamo continuare a parlare in privato.

  41. lia says

    Silvia, ci sei o ci fai?
    Prima accusi ME di mentire e poi dici che le bugie sarebbero quelle riportate in un libro che cito???

    Tra l’altro, l’autore di Fascisteria è in ottimi rapporti col Martinez, che gli ha pubblicizzato il libro sul suo sito, ed è pure intervenuto da me in difesa del Martinez stesso (vedi commenti qui: http://www.ilcircolo.net/lia/1509.php ?

    Quindi proprio non capisco cosa vuoi.
    Se parlassi chiaro, invece di darti alle insinuazioni confuse, sarebbe una buona cosa.
    Sempre a proposito di “metodo”, eh….

  42. Silvia says

    Ecco, l’estratto di Fascisteria… proprio quello.

    Se sapessi chi ha raccontato quelle cose (false) all’autore e con quali intenti ti vergogneresti di averle divulgate.

  43. lia says

    Nemmeno a me interessa più di tanto ribadire cose che ho già scritto, e documentando abbondantemente le mie fonti.
    Per quanto riguarda Di Vito, pubblicando un estratto di Fascisteria (http://www.ilcircolo.net/lia/1524.php) (e per inciso, le cose del 2006 non mi sembrano “vecchie come il mondo”…) e, per quanto riguarda le liti interne sulle firme, qui:
    http://www.ilcircolo.net/lia/1551.php

    Vorrei sapere quali sarebbero le bugie di cui mi accusi, più che altro.

  44. Silvia says

    C’è una bella differenza tra scrivere un post su un blog, che è un mezzo di informazione, e scrivere un commento a un blog. Quando avrò un mio blog starò ben attenta all’autenticità delle mie fonti. Come semplice visitatrice, invece, non sono tenuta a giustificarmi. Posso solo invitare chi ha scritto il post a stare attenta, è quello che ho fatto.

    Non sono qua per difendere il Campo, ripeto, nè per risolvere il mistero degli “infiltrati rossobruni”. Riccardo Di Vito sa difendersi da solo ed ha spiegato meglio di quanto possa fare io il suo percorso politico. Basterebbe anche solo leggere i suoi articoli per farsi passare dalla testa il terrore dell’infiltrato, invece di tirare in ballo storie vecchie come il mondo.

    Io da ragazzina ero iscritta all’Azione Cattolica Ragazzi, questo mina la mia credibilità di militante comunista? Spero di no, non vorrei passare per infiltrata del Vaticano.

    Comunque, per quel poco che so, non mi risulta che dietro Gaza Vivrà ci sia un intento di camuffamento del Campo Antimperialista. Non mi risulta nemmeno la storia delle firme false. Anzi, avevo inviato la mia e non la trovo, quindi forse ne manca qualcuna vera.

    P.S. Al Tg hanno appena fatto vedere la Santanché che ha fondato un movimento destinato ad entrare nel PdL. C.v.d.

  45. lia says

    Ma guarda: poni “problemi di metodo” a chi fa notare la manifesta ammirazione di Antifeminist per un Martinez e poi accusi me di dire BUGIE, addirittura, senza specificare quali sarebbero e senza darmi modo di contestare le tue affermazioni?
    Vedo che lo stile-Campo lo pratichi alla perfezione, anche se – come dici – non ne fai parte. Quali sarebbero, ‘ste bugie? Dai, fammelo sapere.
    Io, sul comportamento loro e del loro ex dirigente Martinez mi sono abbondantemente espressa.
    (Vedi anche il mio post in cui linko questo: http://www.ilcircolo.net/lia/1846.php)
    Tu rispondi con insinuazioni. All’anima del problema di metodo…

    Quanto all’appello Gaza Vivrà, non è un caso che abbia raccolto le sue firme senza dichiarare che c’erano loro dietro (che è esattamente ciò che a suo tempo contestai, attirandomi le minacce dell’ex militante di Avanguardia Riccardo Di Vito, oggi nel direttivo del Campo), e che successivamente l’iniziativa sia sparita nel nulla o, meglio, in un putiferio generale con accuse di firme false e quant’altro. Non credi?

  46. Silvia says

    Lia, io non ho fatto il mio intervento per difendere il Campo, ma per porre una questione di metodo a chi scrive in questo blog. Era un appunto sull’accuratezza delle fonti e delle notizie, tant’è che il mio post riguarda anche la faccenda Santanchè-Marino.

    Il sito antifeminist.altervista.org linka i siti di Martinez. A parte questo, qualcos’altro li collega? Martinez scrive sul sito antifemminista? Ha ricambiato il link? La stessa domanda vale per gli altri esponenti del Campo.

    Mi scuso con te perché credevo ti riferissi al post della Valent che ho letto prima (il bello è che adesso non trovo più il link, boh dove ho cliccato!), effettivamente mi era passato di mente quel comunicato. In ogni caso un comunicato del genere non rende il Campo un’organizzazione dedita al sessismo da affiancare a Maschio 100%. Sarà un comunicato privo di buon gusto e infarcito di termini sessisti, ma non mi sembra che il fine del Campo sia quello di dare della puttana alla gente.

    Non ci conosciamo, è vero, ma ho seguito la vicenda praticamente solo sul tuo blog. Non capisco da dove tu abbia evinto la mia conoscenza con gente del Campo. Effettivamente sì, conosco una persona tra quelle qui elencate http://www.ilcircolo.net/lia/1748.php e la conosco abbastanza bene da notare le bugie che dici sul suo conto. Qui su Femminismo a sud sono state fatte affermazioni a parer mio sbagliate, ma in buona fede. Non posso dire lo stesso di te, che ad infangare il lavoro del Campo hai dedicato decine di post. Ma, ripeto, il Campo non è affar mio. Può darsi che su di te abbiano detto tante menzogne quante tu ne hai dette su di loro, ma non mi sembra che le tue siano state cancellate.

    Quei pochi membri del campo che conosco non sono affatto maschilisti o al massimo lo sono quanto l’italiano medio che, per l’educazione ricevuta, si ostina a spostare la sedia al ristorante per far accomodare la donna. Nulla di pericoloso.
    Mi sembrano, anzi, molto attenti alle lotte per l’emancipazione femminile. Non sono “femministi” semplicemente perché legittimamente non condividono certi metodi e certi limiti del movimento femminista, ma questo non fa di loro dei novelli Salvatore Marino, diamine! Oltretutto molte delle loro critiche sono condivisibili anche per una femminista come me.

    Riguardo alla loro scarsa credibilità ed autorevolezza, al fatto che non se li fila nessuno, ti ricordo che anche tu inizialmente hai firmato l’appello Gaza Vivrà, insieme a fior di intellettuali.

    Tralasciamo poi la solita faccenda dei “rossobruni infiltrati” perché è patetica. Te lo dico da antifascista e militante comunista. Semplicemente il Campo non dovrebbe stare in questo post perché prima di tutto non è un’organizzazione di destra radicale e in secondo luogo non emergono prove tali da ricollegarli a quella feccia maschilista. Tutto qui.

  47. mg says

    date anche un’occhiata a “sonocattivo attila blog spot” (non sono sicurissima del nome, ma se fate un po’ di ricerca lo trovate): fa un grande minestrone di tanti argomenti, ma la parola ricorrente è, chissa perchè sempre “troia”..

  48. lia says

    Guarda che io non sto parlando della Valent, ma del Campo. I link che ho postato sono chiarissimi.
    E manco li conoscevo, io, quelli del Campo, all’epoca in cui mi sono ritrovata al centro delle loro non richieste attenzioni.
    Non so cosa conosca, tu, perché io non credo di conoscere te. Dubito, comunque, che tu possa conoscere la vicenda a cui mi riferisco meglio di me che l’ho vissuta.

    Il Campo è un gruppetto di velleitari sessuofobi paranoici e calunniatori, stra-ammanicati con gente della destra radicale e del tutto privi di credibilità presso chiunque si occupi un po’ seriamente di questioni mediorientali, che sarebbero quelle a cui smaniano per agganciarsi.
    http://www.ilcircolo.net/lia/1748.php
    Tutto qui.

    Visto che li conosci, comunque, fammi un piacere: chiedigli come mai tengono ancora online il loro comunicato pieno di balle che mi riguardano, nonostante sappiano benissimo che di balle si tratta.

    Dimenticavo, e giusto per la precisione: Martinez non è stato “un amico di un amico” del Campo, ma un membro del loro direttivo, almeno fino a quando non lo hanno sbattuto fuori. E la Valent, mesi e mesi dopo la faccenda-Allam, era ospite a casa di Pasquinelli a montare assieme a lui la faccenda degli arrestati di Ponte Felcino. Faccenda con cui entrambi si guadagnarono un po’ di attenzione mediatica, salvo poi lavarsene le mani e lasciare i poveri arrestati in galera e con gli avvocati non pagati. Bella gente, davvero.

  49. Silvia says

    Lia, se Dacia Valent ti dà della puttana questo significa che il Campo Imperialista è maschilista?

    Al massimo significa che Dacia Valent è maschilista.

    Conosco molto bene la faccenda. E’ l’esempio più fulgido dell'”operazione disonesta” di cui parlavo nel mio commento. La differenza è che qui su Femminismo a sud non c’è volontà di calunniare, ma probabilmente solo disinformazione ed approssimazione. In altri casi, invece, la calunnia e l’accanimento sono ben evidenti.

    Vorrei sottolineare che non faccio parte del Campo Antimperialista, a scanso di equivoci.

  50. lia says

    Be’, Silvia: se quelli del Campo Antimperialista evitessero di usare l’epiteto “puttana” tutte le volte che vogliono insultare una donna o, almeno, rettificassero le boiate che raccontano, mentre danno della “puttana” alla gente, forse mi apparirebbero un po’ meno maschilisti, oltre che destri.
    Vedi qui:
    http://www.ilcircolo.net/lia/1605.php

    e, più in generale, qui:
    http://www.ilcircolo.net/…rto-il-giallo-haramlik

  51. Silvia says

    Ti leggo sempre con passione e mi dispiace di dover leggere un post come questo, pieno di approssimazioni e mistificazioni. Il pressappochismo dovrebbe essere evitato quando ci si occupa di politica.

    In primo luogo, trovo che affiancare il Campo Antimperialista al maschilismo sia un’operazione di una disonestà incredibile. Ovviamente non poteva mancare, in una simile operazione, il solito riferimento all’infiltrazione rossobruna ed all’antisemitismo. Piuttosto che affidarsi a dossier largamente smentiti, forse sarebbe informarsi direttamente sul Campo leggendo almeno i comunicati che produce. Anziché diffondere la solita solfa: “Quello è amico di quello, che è amico di quell’altro, che ha firmato la petizione di quell’altro, che ha scritto sul giornale di quell’altro, che è andato a mangiare un supplì con quello, che ha linkato il sito di quell’altro ancora” potresti darci un link ad un documento del Campo in cui ci sia un contenuto fascista, antisemita e volendo anche maschilista? Ne dubito. Attenzione! Indymedia non è la Bibbia.

    Infine quella merda marcia di Salvatore Marino non ha nulla a che fare con La Destra-FT. Nemmeno la Santanchè ne fa più parte, credo sia entrata nel PdL, ma comunque il partito con cui è stato candidato Marino è La Destra Nazionale di Saya, un partitino inutile il cui simbolo è una rielaborazione del logo della CIA (e questo è eloquente).

    Mi spiace, ma stavolta hai proprio toppato alla grande!

    A pugno chiuso
    Silvia

  52. Francesco says

    “ma come fanno a mettere al governo certi idioti?”

    Semplice, Rosa: vengono eletti da altri idioti di cui, giustamente, ne diventano i rappresentanti in Parlamento.

    Sono d’accordo con Emma sul fatto che il pericolo maggiore per la parità tra i generi sia un certo sessismo viscido che, a parole, celebra le donne come creature meravigliose, sensibili, intelligenti, ecc…; quasi fossero esseri ultraterreni invece che persone fatte di carne ed ossa. E, dall’altro lato, vuole far passare l’idea che tanto potete benissimo sopportare le iniquità giuridiche nei vostri confronti, dato che siete creature superiori. Non vorrete mica essere messe al pari degli uomini ed abbassarvi al loro livello?

    Ecco. Questo è un altro tipo di maschilismo su cui bisogna tenere quattro occhi aperti (due non bastano) e vigilare.

  53. emma says

    per fortuna che sono pochi. e comunque questi esaltati deliranti sono così ridicoli da commentarsi da soli. Forse, ma forse, non ne sono sicura, è più quel tipo di maschilismo velato, non proclamato, delicato. quello che, al massimo, se proprio deve, demonizza il femminismo, ma a parole dichiara le donne importantissime. nei fatti però sono importantissime solo per fare le veline mute, per di più derise.
    comunque, tutta questa abbuffata di cattiverie destrose e maschiliste mi ha disturbato. ma poi al disgusto segue la rabbia. e oggi sono incazzata perché come al solito non trovo mai nessuna tra le mie amiche disposte a partecipare alle manifestazioni femministe. se ne vergognano, e mi fanno passare per esaltata. e io ci vado da sola, come al solito.

  54. rosa says

    sono veramente shoccata che questi siti maschilisti siano l’idea creativa di gente che è in politica è ha una posizione di vertice nel governo. Ecco perchè noi donne siamo svantaggiate nella formazione della parità. Mi chiedo se noi potessimo fare qualcosa per fagli scendere la “cresta”

    ma come fanno a mettere al governo certi idioti?

    cioè sono entrata ad eseepio nel sito di questo Marino con tanto di homepage “orgolgiosi di essere maschi come Gesu’ e Maometto” non ti è scappato da ridere per quanto è idiota questa frase?
    Il papa non li ha scomunicati?

    e dire che in politica le veline ignoranti sono solo la ciliegina sulla torta :D.

    ma di che stupirci? anche berlusconi mi sembra maschilista e purtroppo a capo dello Stato.

Continuing the Discussion

  1. l ' ombra delle libertà linked to this post on Novembre 22, 2008

    mannaggia non ci sono