C’e’ una vicenda che probabilmente molt* di voi oramai conoscono. Lo spiegano meglio sotto altri giornalisti e persone che hanno voluto rendere attivo un sito in cui raccontano quanto è successo e perchè. Si tratta di "Liberi di Comunicare". Fateci un giro. Intanto vi dico che Carlo Ruta, per chi sta da quelle parti, partecipa ad una iniziativa a Modica bassa il 7 luglio. Tutti i dettagli QUI.
Un giornalista imbavagliato, un nuovo spazio sul web
Perche’ nasce "vocilibere"
Dalla denuncia per "stampa clandestina" di un sito antimafia alla voglia di continuare a fare informazione in rete
22 giugno 2008
Una condanna per "stampa clandestina" ha colpito un sito fatto alla
luce del sole, un paradosso che nasce dall’incontro di una regola
fascista con le nuove tecnologie del terzo millennio. Il "clandestino"
in questione è Carlo Ruta, che dopo aver subito l’oscuramento del sito
antimafia www.accadeinsicilia.net è stato condannato dal tribunale di
Modica per non aver registrato le sue pagine web come testata
giornalistica. L’obbligo di indicare il responsabile di un giornale e
il luogo in cui veniva stampato fu introdotto dal fascismo per
controllare chi scriveva e chi stampava, e per pizzicare con le mani
sporche di inchiostro chi produceva fogli sgraditi al regime. Anche
quando nessuno era più fascista o ricordava di esserlo stato, la legge
sulla stampa del 1948 ha mantenuto intatto il vincolo di registrazione
delle testate, esteso anche ai siti internet con la discussa legge
sull’editoria del marzo 2001. Quella legge ha colpito Carlo Ruta e il
suo sito www.accadeinsicilia.net, ha punito lo sforzo di memoria
storica con cui ha esposto in rete i panni sporchi della mafia.
L’omicidio del giornalista Giovanni Spampinato, le coperture ricevute
dal suo assassino dentro e fuori dai tribunali, le vicende poco chiare
della Banca Agricola Popolare di Ragusa, l’intrigo di Stato di Portella
della Ginestra: tutto questo oggi è "stampa clandestina", memoria
illegale, pagine di storia da strappare.
Per questa ragione un
gruppo di amici e colleghi giornalisti hanno deciso di aprire uno
spazio di denuncia, per sostenere le battaglie giudiziarie di Carlo,
per continuare a pubblicare informazioni scomode e perché domani i
bavagli giudiziari potrebbero colpire qualunque altro sito web, e per
questa ragione é importante attivarsi oggi perché ciò non accada.
mi sembra un bel reato “stampa clandestina” lo voglio anch’io sulla mia fedina penale. E se ci autodenunciassimo in massa ?