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Aborti di governo, stupri acrobatici e maternità tardive


Tre questioni di cui parlare. La prima
: è stato ripristinato il fondo dei 20 milioni di euro per un piano contro la violenza alle donne. Sara
giustamente riflette sul fatto che questa cosa è passata sotto
silenzio, che nessuno ha voluto farne una bandiera per ottenere un po’
di pubblicità. Io sarei curiosa di sapere come saranno spesi o se
saranno spesi. O era troppo forte la figura di emme fatta dalla
ministra, quando affermava che in fondo di questi soldi non ce n’era
bisogno perchè servivano innanzitutto per i centri antiviolenza che
non erano poi questa gran cosa e non svolgevano questo gran servizio?
Possibile. Diciamo che è stata una cancellazione abortita, o un tentativo di goduriosa cancellazione di tutti i provvedimenti fatti dalla legislazione precedente con coito interrotto. Intanto registriamo questo dato.


La seconda
: a Bari
un bel tipo ha tentato di violentare una ragazzina sull’autobus. Per
fortuna se ne accorto l’autista. Come bisogna classificare questo
genere di violentatori? Stupratori in movimento? Pur di continuare a
palpeggiare e otturare buchi in ogni dove questi indegni signori
riuscirebbero anche a farlo sui trampoli. Avremo presto lo stupratore
acrobata, lo stupratore dotato di paracadute che amerà farlo solo in
cima ai grattacieli per poi darsi alla fuga tra i palazzi (temo vada
bene solo in città tipo new york), lo stupratore in corsa che si
aggrapperà alla natica della ragazza oggetto delle sue attenzioni
mentre quella viaggia in motorino, lo stupratore in bilico che riuscirà
a farlo anche sul ciglio di un burrone. Penso proprio che qui ci sia
bisogno di supergirl. Vado a indossare il mantello…


La terza
: avrebbero ultimato una sorta di indagine statistica sul quadro demografico italiano dal quale si evince che ci sono tante mamme over 40.
La loro conclusione sarebbe che è proprio la volontà delle donne di
rimandare il parto a dopo la fine degli studi e la realizzazione
professionale che ha sortito questa grande diminuizione delle nascite.
Come dire, noi donne siamo delle vampire egoiste che decidiamo di farci
il pupo dopo che siamo sfrontatamente realizzate, belle, arrivate. Mi
chiedo che genere di quarantenni abbiano intervistato dato che si
tratta proprio della mia generazione e io ho un bel po’ di amiche che hanno
avuto il pupo alla veneranda età di 42, 43, persino 45 anni. Non perchè
hanno voluto concludere gli studi o perchè prima hanno puntato sulla
realizzazione professionale. Semplicemente perchè prima non potevano
permettersi il lusso di fare un figlio che altrimenti avrebbero dovuto
sganciare alle loro madri, anziane o in qualche caso già defunte.
Avrebbero dovuto chiedere aiuto economico a chissacchi’ e infine
avrebbero dovuto vivere una vita fatta di costanti dispiaceri e
privazioni per se’ e il proprio figlio.


Non sono le donne
che fanno i
figli tardi. E’ la società che ha deciso che le quarantenni sono ancora
adolescenti senza diritto ad un lavoro stabile, ad una casa, alla
possibilità economica di esistere in maniera decente. E’ la società che
condanna tutt*, donne e uomini, a non avere altra scelta se non quella
di prolungare l’adolescenza – in certi casi – all’infinito.


Siamo la generazione
che non
campa con un solo stipendio in casa, che non ha una casa, che non può farsi
un mutuo, che deve spostarsi continuamente per avere lavori precari,
che non può sperare neppure nell’aiuto della mafia o dell’opus dei
perchè – a volerli – temo che anche quei posti siano oramai
definitivamente saturi. Siamo la generazione che non può staccarsi dai
genitori, che non può crearsi un futuro degno di questo nome, che
consuma gli averi delle famiglie di provenienza – se ci sono – e che non
avrà mai diritto ad una pensione.


Con questi presupposti
c’e’ da
sorprendersi che le donne vogliano persino farli i figli, altro che
ritardatarie della maternità. A tutti i ricercatori della banda armata
di piero angela e tutti i quarkisti convinti di salvare il mondo con
l’utero delle donne: sappiate che presto le donne – se potranno farlo –
faranno i figli a cinquant’anni o si godranno la menopausa senza aver
mai voluto o potuto proliferare.  

—>>>La foto raffigura i murales di Orgosolo e l’ho presa in prestito da QUI

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


5 Responses

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  1. FikaSicula says

    effettivamente alba 🙂
    un abbraccione :*

  2. alba says

    siamo la generazione “carne da macello”

  3. FikaSicula says

    ciao anna e benvenuta 🙂
    mi ricordo la faccenda di cui parli. e poi un imprenditore di milano si fece pubblicità e disse che le dava un tot di soldi. spero sia stato vero ma non è così che comunque si risolve il problema 🙁

    sara: sono d’accordo con te. neppure io so dove sono finiti i soldi dell’anno scorso. ma erano meno. stiamo vigili tutt* quant* 🙂
    un abbraccio

  4. Sara says

    Infatti i soldi dell’anno scorso non sono stati spesi mi sembra di ricordare…
    Comunque sia, mai come in questo periodo storico c’è bisogno di essere tutt* unit* e soprattutto vigili.

    Un abbraccio 😉

  5. Anna H. says

    Bel post. Ricordo una notizia tempo fa di una donna in Campania che scrisse a Napolitano dicendo che doveva abortire perche’ semplicemente non avrebbe potuto assicurare la semplice sopravvivenza (a livello economico) di un/una bambino/a. Era terribile. Inoltre, anche se non credo alla solidarieta’ femminile a tutti i costi, ho amiche (aiutate da madri, babysitter, ottima situazione economica) che mi chiedono insistemente perche’ non mi riproduco.