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A Firenze arrivano i Kapò

http://download.kataweb.it/mediaweb/image/brand_repfirenze/2008/07/01/1214895698585_00cb4901.jpgCioni si occupa della sicurezza nel comune di firenze. Cioni già nel 2004 si era inventato le "sentinelle" (600 invisibili in ronda per la città) contro il degrado. Cioni ha siglato ordinanze contro tutto lo slibile umano: i lavavetri, i mendicanti, contro chi beve nelle piazze, contro chi siede sui gradini, contro chi gioca, corre, vive, respira per il centro storico. Rispolverava perciò un regolamento per la polizia municipale – con funzioni ora militarizzate, manganello in tasca e qualche potere in più – che almeno deve risalire all’epoca delle signorie dato che descrive frasi del tipo:


Sul suolo pubblico è proibito
:

  • a) lavare, strigliare, tosare o ferrare gli animali;
  • b) lavare i veicoli, pulire i finimenti e gli utensili che si usano nelle
    stalle e nelle rimesse;
  • c) spaccare legna, vagliare o trebbiare granaglie;
  • d) compiere atti di pulizia personale o altri atti che possano offendere
    la decenza pubblica;
  • e) soddisfare alle naturali occorrenze, fuori dei luoghi a ciò destinati;
  • f) eseguire giuochi di qualsiasi genere.


Oppure
(e qui davvero se vietassero di esporre i panni al sud le donne farebbero la rivoluzione):

E’ vietato tenere distesi o comunque esposti panni, biancheria e simili,
fuori dalle finestre e sui terrazzi visibili dal pubblico suolo; vi sono
pure vietate le mostre di qualunque genere, salvo speciale autorizzazione
del Sindaco.

E’ altresì vietato stendere i panni sul greto del fiume Arno
nel tratto compreso fra i due ponti estremi della città.

—————————————

(*) All’articolo in questione fa riferimento l’ordinanza
podestarile del 9.1.1932 qui di seguito riprodotta:
 

ORDINANZA PODESTARILE del 9/1/1932

Fermo restando il divieto di battere o spolverare sul
suolo pubblico o nello spazio sovrastante, come pure negli ingressi e nelle
scale delle abitazioni, oggetti di uso domestico o di altro uso, la spolveratura
degli oggetti suddetti dalle finestre che non prospettano sul suolo pubblico
o dallo spazio sovrastante, potrà essere fatta solo dall’alba alle
ore 9 nei mesi di Aprile – Maggio – Giugno – Luglio – Agosto – Settembre
– Ottobre, e dall’alba alle ore 10 negli altri mesi.


I contravventori saranno puniti a termini di Legge.


Oppure
(e in sicilia presso i mercati già immagino una protesta dei venditori con tanto di museruola):

E’ proibito ai venditori di invitare con grida moleste alla compra
delle loro merci anche se dall’interno di locali aperti al pubblico.


E ancora
:

Sul pubblico suolo e nei locali pubblici in genere, l’uso di grammofoni,
di apparecchi amplificatori del suono, di strumenti elettronici e di qualunque
mezzo di richiamo e diffusione acustica, deve essere fatto in modo che
non crei disturbo alla quiete pubblica. 


Inoltre
:

E’ vietato valersi in luogo pubblico di animali che abbiano vizi o
infermità tali da costituire danno o pericolo, o che siano affetti
da deformità ripugnanti.

Gli animali suini, vitelli di latte e gli agnelli non possono essere
trasportati con le zampe legate, ma dovranno essere collocati su adatti
veicoli.


Aggiunge
:

Sulle porte e lungo i muri di edifici fronteggianti il suolo pubblico,
non possono essere tenuti a mano o legati animali da sella, da tiro o da
soma, se siano nell’interno delle stalle rimesse e botteghe devono essere
collocati in modo da non poter recare danno ai passanti.


Continua
:

Salvo le maggiori sanzioni stabilite dal codice Penale, è vietato:

  • a) otturare le caditoie dei pubblici orinatoi e delle fogne, o introdurre
    in queste materie solide o semisolide.
  • d) recare danno, o imbrattare con scritti, figure e simili segni o in altro
    modo, i monumenti, i i muri degli orti e dei giardini, i marciapiedi ed
    i lastrici delle vie e delle piazze, le spallette dei fiumi e dei torrenti,
    i sedili, le colonne ed in genere qualsiasi edificio pubblico o privato;
  • e) aprire senza permesso del Sindaco le cassette stradali, prendervi acqua
    ed in qualsiasi modo manometterle, attingere acqua ai pubblici fontanelli
    con recipienti di capacità superiori a quelli di comune uso domestico;


Insiste
:

– I permessi per i lustrascarpe saranno limitati alla sola occupazione
con la cassetta e con sedile. 


Di passaggi esilaranti
ve ne sono in altri punti e se avete tempo e voglia potete leggerli tutti QUI.


Il regolamento
anteguerra subisce ora alcune modifiche con una proposta in bozza (file in .pdf) – adatta alla volontà securitaria dell’amministrazione fiorentina e attenta soprattutto ad evitare assembrementi tra immigrati – che è stata approvata in giunta il 27 maggio. Ecco alcuni tratti salienti: 

– I gestori dei locali destinati ad attività lavorative come esercizi pubblici o commerciali, artigianali o industriali, circoli privati, o attività di servizio al pubblico denominate call center e phone center o altro luogo di ritrovo, ove si determini l’aggregazione di un numero considerevole di persone all’interno o all’esterno dei locali stessi, che causano disturbi, disagi o pericoli col loro comportamento, hanno l’obbligo di porre in essere tutte le cautele e le attività possibili atte a scoraggiare tali comportamenti, anche intervenendo sul nesso di causalità fra l’attività lavorativa interna ed i disagi in strada, ad esempio chiudendo le porte di accesso per limitare i contatti fra dentro e fuori, interrompendo l’attività nelle occupazioni di suolo pubblico esterne, facendo opera di persuasione attraverso personale appositamente adibito.


Oppure
(e in questo caso siamo al delirio correttivo di comportamenti "inadeguati" anche dentro casa"):

– Ferme restando le disposizioni contenute nelle leggi statali e regionali, nonché le attribuzioni spettanti agli organi dello Stato in materia di ordine pubblico e sicurezza, è fatto divieto a chiunque, col proprio comportamento, nei luoghi pubblici come nelle private dimore, di causare turbamento all’ordinata convivenza civile, recare fastidio o disagio o essere motivo di indecenza 


E ancora
(e qui siamo ai divieti per i mendicanti):

– E’ vietato esporre ferite o mutilazioni di persone o animali o immagini delle stesse, per suscitare
l’altrui pietà.


Ed ecco
i divieti sui giochi in pubblica piazza (il calcio in santa croce non si potrà più fare):

– Sul suolo e sull’area pubblica o di pubblico uso è vietato eseguire giuochi con modalità che possano recare fastidio o pericolo a cose o persone. E’ sempre consentito giocare negli spazi appositamente predisposti;


Poi scopriamo
anche che il divieto dei panni stesi viene esteso agli striscioni. Dunque niente più bandiere della pace, manifesti, cartelli di comitati. Inoltre assolutamente vietati i graffiti e le scritte sui muri:

– Ferme restando le disposizioni previste dal Regolamento edilizio riguardo al decoro degli edifici e quanto previsto dall’articolo 19, sulle facciate o altre parti dei fabbricati visibili dal suolo pubblico è vietato esporre panni tesi, striscioni, cartelli, scritti e disegni e simili, e collocare oggetti sulle finestre e sulle terrazze o comunque in vista, in modo da causare diminuzione del decoro dell’immobile.
– E’ vietato effettuare scritte o disegni sugli edifici pubblici o privati.


Seguono mille altri divieti
, da quello di far transitare i "cavalli" (si, è vero siamo nel 2008 ma loro evidentemente non lo sanno) nei giardini a quello di lavare e stendere i panni sull’arno (si rivolgono ai fantasmi delle lavandaie del secolo scorso). 


C’e’ poi un paragrafo
degno di savonarola che dice:

– La vendita di articoli riservati esclusivamente ai maggiorenni è ammessa solamente in esercizi commerciali che consentano la necessaria privacy, che abbiano l’ingresso distante almeno 200 metri da scuole, giardini, edifici destinati a luogo di culto o alla memoria dei defunti e dalle cui vetrine o mostre non sia possibile scorgere l’interno del locale o i prodotti messi in vendita. 


Tra una disposizione
sugli ambulanti e un’altra sugli "spettacoli viaggianti", ecco il capitolo su:

Mediazione sociale e educazione alla legalità
1 Il Comune favorisce la mediazione sociale intesa come integrazione tra persone, convivenza civile e bonaria risoluzione dei conflitti, ponendo a disposizione dei cittadini specifico servizio svolto da  personale addetto presso le sedi dei consigli di quartiere o dagli appartenenti alla Polizia Municipale presso le unità territoriali del Corpo.
2 L’attività di mediazione sociale di cui al presente articolo è svolta in quei conflitti che non vedano il concretizzarsi della commissione di un reato, anche punibile dietro presentazione di querela.
3 Gli addetti al servizio suddetto possono in particolare convocare le parti o i soggetti che recano o subiscono conflitto e cercano di ricomporre le situazioni di disagio, verbalizzando le conclusioni dell’incontro.
4 Nel caso in cui la mediazione venga svolta da personale appartenente alla Polizia Municipale che riscontri l’esito positivo dell’incontro, verbalizzando gli impegni presi dalle parti in questione, possono non essere rilevate le eventuali violazioni amministrative previste dal presente regolamento commesse dai soggetti e direttamente ricollegabili al conflitto. […]


Ecco dunque arrivati al punto
. A Firenze un gruppo di aitanti senegalesi è stato assunto temporaneamente a carico di un progetto del comune che parla di mediazione sociale con gli ambulanti abusivi che stanno a piazza san lorenzo e dintorni. Per chi non lo sapesse, in quella zona ci sono già numerosi comitati e si sono fatti vari tentativi di ronda destrorsa, vari blitz delle forze dell’ordine che hanno materialmente prelevato a forza (come nell’agosto scorso) numerosi immigrati dai phone center chidendo di indentificarsi e altre cose così.

I venditori di varie etnie sono soliti fare mordi e fuggi ogni volta che si vede nei dontorni un vigile o un poliziotto. Molti sono senegalesi ed è per questo che al Cioni deve essere venuta la bella idea di far addestrare da una agenzia di security proprio dei senegalesi con il compito di mediare tra le istituzioni e quella etnia. I compiti sono di controllo, dovranno far rispettare le "regole" e dunque dovranno essere complici di poliziotti e vigili locali mentre gli ambulanti saranno, come solitamente avviene, perseguitati solo perchè la vendita di oggetti di poco conto darebbe fastidio o addirittura farebbe concorrenza alla vendita di alimenti della pizzeria all’angolo.


A Firenze
perciò sono stati istituiti i kapo’. Pape Diaw, consigliere comunale senegalese, denuncia l’assenza di una programmazione, della individuazione di obiettivi reali in questa esperienza che pare essere solo repressiva. E poi, dice, non si capisce perchè una task force fatta solo di selegalesi e non mista. 


Infatti sembrerebbe
che la amministrazione voglia mettere gli uni contro gli altri, privilegiando alcuni e obbligando gli altri alla fame invece che trovare una soluzione a lungo termine per tanti giovani stranieri che hanno bisogno di lavorare.

Per Firenze dunque la corsa al securitarismo più securitarismo di tutti (a partire dalla amministrazione di centro sinistra) non finisce. Giovedì 3 luglio alle 21.00 da Piazza Ghiberti partirà una manifestazione a cura della sinistra unita e plurale contro il razzismo, i livelli di impunità delle alte sfere e le leggi vergogna fatte dal governo. Forse è proprio il caso di esserci.

—>>>Foto da repubblica

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


8 Responses

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  1. Angy says

    Son rinco, l’ho mandato doppio 😉

  2. Angy says

    Ciao carissime!
    Io avrei diversi individui da segnalare che mi “creano disagio”, possiamo sopprimerli?

    Cmq mi dicono che a Bologna hanno proibito di sedersi per terra…
    e se mi sento male e mi accascio, che fanno?
    Mi arrestano?

    baci
    Angy

    P.S. ci si bacca al prox Pride, se ce lo fan fare 🙁
    altrimenti lo facciam lo stesso!

  3. Angy says

    Ciao care,
    io potrei segnalare diversi individui che mi “creano disagio”, possiamo sopprimerli?

    cmq a Bologna, da quanto mi dicono, hanno proibito di sedersi per terra.
    E se mi sento male e mi accascio, che fanno, mi arrestano?

    baci
    Angy
    (p.s. dai ci si becca il prox pride… se ce lo fanno fare… 🙁
    e altrimenti lo facciam lo stesso!)

  4. FikaSicula says

    si-culo, a firenze si rasenta il paradosso anzi lo si è superato del tutto. davvero, mi aspettavo di trovare residui di feudalesimo ovunque meno che in quella che viene definità la città della cultura per eccellenza 🙂
    un abbraccio

  5. si-culo says

    La prossima tappa sarà chiedere al papa il titolo di Granduca?
    Il Cioni sta già combinando un matrimonio con qualche potente sindaco asburgico?
    A quando la rivolta dei ciompi?

    Posso fare finta di nulla e credere che sia una ricostruzione storica per la Festa della Toscana? (ah, già, poi emenderanno il testo di Beccaria, vero?)

  6. FikaSicula says

    probabilmente si 🙂

  7. Giuliana says

    Ma le multe, si pagano in fiorini?

Continuing the Discussion

  1. Ufficio Reclami linked to this post on Luglio 1, 2008

    … io andrei a Firenze a trebbiare le granaglie, giusto per vedere come si comporta la Polizia Municipale. Chi viene com me?