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Stupri estivi e altre storie

E’ estate, in città si sentono i grilli, le cicale e l’aria è quella della steppa della savana. I nostri rappresentanti di governo si sfanculano con quelli dell’opposizione parlamentare. I prezzi continuano ad aumentare e dalle mie parti cominciamo a pensare seriamente a realizzare una iniziativa di car sharing per condividere con altre persone l’uso della macchina e il costo della benzina. C’e’ caldo dappertutto e quel buco nell’ozono sono convinta che oramai sia diventato una voragine. I ghiacci si sono sciolti quasi del tutto e prima o poi, per sfuggire alle inondazioni e allo straripamento dei fiumi, dovremo rifugiarci tutti in montagna, lontani dalle slavine, o su case galleggianti, tipo l’arca di noè, dove porteremo un po’ di esemplari che vogliamo a farci compagnia. Qualche acaro, un paio di gechi che possano disfarci delle zanzare. Insomma, è calma piatta.

Siamo tutti sfiancati, un po’ dispiaciuti, privati dei nostri ruoli. L’informazione che non può più usare le intercettazioni, gli intercettatori che non possono più intercettare, quelli che venivano intercettati che saputo di non avere più un pubblico non sanno più che dirsi. Forse è indispensabile creare un consultorio per la cura delle crisi di astinenza da frasi del tipo: "Pasquale, ti porto un cavallo…" "Veramente? Presidente lei è troppo buono. Ci volevo chiedere una cortesia." "Ma se ti porto il cavallo non ti posso più fare altre cortesie. Ci siamo capiti?" "Si ma è una cosa che c’entra con il cavallo. Se può portare anche il fieno…" "Va bene, faccio questo sforzo, però poi sistemami la puledra nella fiction *L’amore in una stalla*" "Sarà fatto cavaliere, non si preoccupi." [ovviamente l’intera conversazione è inventata]

Certo non si capisce perchè a rischiare la galera debbano essere i giornalisti, dato che sono gli ultimi a conoscere i dettagli di queste esilaranti telefonate. Molte altre persone prima di loro hanno sghignazzato origliando conversazioni di ogni genere. Non si capisce neppure come mai in una società che punta tutto sull’uso di strumenti di intercettazione e videosorveglianza, sulla registrazione di tutti i nostri dati e di tutte le nostre chiacchierate mentre navighiamo su internet, sulle impronte anche degli embrioni e sulla schedatura degli/lle individui/e circa la loro preferenza sessuale, improvvisamente qualcuno si sia ricordato che esiste una cosa chiamata privacy. Ma non di tutti. Solo quella di chi è ricco e potente. Dite che si tratta di una disuguaglianza sociale? No. Il concetto di disuguaglianza sociale è comunista, inventato dai comunisti per fare danno alle brave persone di una certa area di governo (indovinate voi quale).

In questa estate così noiosa e priva di colpi di scena gli unici che trovano fiato e tempo per continuare a svolgere il proprio "lavoro" sono gli stupratori o quelli che compiono atti di donnicidio. Non so come facciano ad avere sempre tanta energia. Probabilmente esisterà una speciale ricarica per rape-man di cui sconosciamo nome e principio attivo.

In questi giorni agli onori della cronaca sono arrivati almeno tre episodi: una ragazza strangolata in una casa famiglia. La fonte dell’informazione ipotizza che si sia trattato di un connazionale. Non è rom e dunque non se ne è parlato più di un giorno. Una ragazza di Benevento drogata e stuprata probabilmente dall’amico con il quale era uscita. Lei non ricorda niente ma ha avuto la percezione di numerosi rapporti. Dunque: o l’amico era particolarmente arrapato e una volta stabilito il contatto con la ragazza non è riuscito più a staccarsene o ha invitato un po’ di amichetti a favorire del *lieto* banchetto. Una ragazza a Milano anche lei drogata e stuprata da un gruppo di maschietti stranieri. Secondo la stampa si sarebbe svegliata nuda, ferita e con i capelli tagliati. Quale sia il gusto di infierire in questo modo su una donna inerme questo davvero mi sfugge. 

Chi non va in vacanza oltre gli stupratori sono le madri (strano connubio). Ce n’e’ una in particolare che ha messo al mondo un bambino senza predisposizione al tumore. L’ha avuto in fecondazione assistita con possibilità di diagnosi prenatale e di intervento da parte dei medici che hanno eliminato il gene ereditario portatore della predisposizione tumorale. A me sembra una gran bella notizia quella di poter avere dei figli sani.

Sappiate invece che secondo la chiesa e persino la legge 40, prima che la ministra turco cambiasse le linee guida che quelli di destra ora vogliono rimodificare, la diagnosi prenatale è proibita. Anzi la legge italiana escluderebbe di fare una selezione tra gli ovuli fecondati. Dalle nostre parti la definiscono eugenetica, ovvero quella particolare scienza che secondo i fanatici antiabortisti sarebbe tesa a creare esseri umani tutti belli e con gli occhi azzurri. Essi forse dimenticano che quella particolare pratica era attuata dai nazisti che tutt’ora – in conto terzi: neofascisti, leghisti e simili – applicano modelli di eugenetica post nascite su bambini non "utilizzabili" in futuro o appartenenti a razze definite "inferiori", come quella dei rom.

Oggi possiamo modificare un gene per evitare ai nostri figli il dolore di dover ammalarsi e magari morire di tumore. Chissà se un giorno potremo mai modificare la cattiva abitudine di gran parte del genere umano di fare del male a chiunque. La Arendt direbbe che il male è roba banale. Banalmente forse bisognerebbe iniziare a pensare di liberarcene o almeno a non ripetere gli stessi errori. That’s all.

—>>>La foto viene dal livejournal di riotclitshave 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. FikaSicula says

    questione di empatia :))

  2. imprecario says

    maddai .. anche tu con la citazione della Arendt!
    quando si dice il caso (o il caldo) 😛