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Siamo sotto assedio fascista: veniteci a liberare!

Ma no no no, non è possibile che funzioni davvero così.
E credetemi se vi dico che a tante persone non gliene frega un tubo.
Sembra una cosa normale, come già sembrava normale il "censimento"
fatto agli ebrei dai nazisti svariate decine di anni fa. Come si può
anche solo immaginare che un provvedimento rivolto solo ad una razza
non sia una legge razziale. Perchè invece lo è, eccome se lo è.

Dove sono tutti gli antifascisti e le antifasciste che dovrebbero
occupare strade, aule di amministrazioni locali, regionali, nazionali.
Dove sono tutte quelle persone indignate che storcono il naso mentre si
sta parlando della vita di centinaia di persone, bambini compresi, e
ancora sono troppo preoccupati di non mettersi contro l’elettorato per
riuscire a fare un solo vero gesto di opposizione coraggiosa.

Ma cosa ce ne frega dei "non si fa" di quel bambino viziato di un
veltroni che muove il suo indice così come gli hanno insegnato dalle
suore per ammonire questi fascistucci biricchini che vogliono
sterminare una intera etnia. Ma cosa ce ne frega dei toni blandi, della
serie "siamo in democrazia", rivolti ad un governo di delinquenti e
mentecatti dal quoziente intellettivo che al massimo segna un "4 meno
meno", giusto per essere buone.

Ma come può venire in mente a qualcuno di schedare in maniera
preventiva dei bambini. Fate come se fossero i vostri figli… Come se
venisse qualcuno di notte a rastrellare il vostro quartiere, così come
è stato fatto nei campi rom "per incastrare i clandestini", e poi
venisse schedata tutta la famiglia e infine anche i bambini tutti in
fila, con quelle manine piccole tutte imbrattate di inchiostro,
afferrate da uomini grandi e grossi che magari usano parole
rassicuranti o invece finiscono per sgridarli se sono spaventati e
piangono.

Leghisti del cavolo, fascisti di merda, ma come vi viene in mente di
fare una cosa così oscena. In nome della sicurezza? Ma la sicurezza di
chi? E la sicurezza di questi bambini? Chi mai risolverà loro il trauma
di essere trattati da diversi, additati da ladri e delinquenti prima
ancora di varcare la soglia di una scuola, prima ancora di iniziare a
progettare il futuro? Chi mai restituirà loro la possibilità di
costruire la propria esistenza ripulita da questo marchio infame? Chi.

Perchè non schedare allora anche i figli dei mafiosi, dei
camorristi, dei delinquenti che siedono in parlamento. Perchè non
schedare tutti i nostri figli. Forse che noi ai bambini abbiamo
risparmiato offese e dispiaceri? Forse che non li abbiamo uccisi,
mutilati, molestati, stuprati, fatti prostituire, mandati a spacciare, uccidere, scippare.
Forse che non li abbiamo picchiati tanto da farci odiare a vita? Forse
che non li abbiamo trattati da oggetti, come con le donne, come con
tutto ciò che pensiamo sia una nostra proprietà?

Come si può inserire in un provvedimento sulla sicurezza un
articoletto che decide della vita di questi bambini, per toglierli ai
genitori e regalarli a famigliole bianche e borghesi? Non esiste forse
già tutto un diritto in difesa dei minori che dice sommariamente le
stesse cose senza però citare la razza? Come mai c’e’ bisogno di
rafforzare o accelerare procedure nei confronti dei rom, come se loro
fossero le persone peggiori del mondo, come se fossero tutti pessimi
genitori, come se fossero bestie da buttare via, in mezzo a quella
stessa immondizia che non sappiamo neppure dove andare ad ammassare.

Abbiamo un gran problema in Italia. Siamo diventati indifferenti.
Non c’e’ nessuno che si immola per questa causa. Nessuno che urla un
po’ di disprezzo per gente tanto abietta da prendersela con chi è più
debole. Abbiamo un problema che si aggiunge a tanti altri problemi e per
nessuno di questi pare esserci una soluzione. Come se in fondo questi
Rom stessero un po’ sulle ovaie a tutt*.

Lo capite o no che stanno piazzando gli eserciti nelle città
per fermare le lotte contro la tav, contro gli immondezzai del
napoletano, per fermare le manifestazioni di protesta? Lo capite o no che
stanno istituendo e rafforzando tanti di quegli strumenti repressivi
che non potremo più fiatare, qualsiasi cosa accada? Lo capite o no che
vi stanno prendendo tutti per il culo e che vi nascondono persino le
notizie, come quella di un operaio romeno morto oggi sul posto di lavoro per mancanza di quelle misure di sicurezza che ancora non si decidono a far adottare?

Lo capite o no che vi stanno instillando goccia per goccia la paura
del diverso a tal punto da lasciarvi ritenere che sia normale
prendersela persino con i bambini?

Ma quando è successo che siete diventati così disumani. Quando è
successo che l’italia è diventata così nazista. Facciamo qualcosa, fate
qualcosa, prima che sia troppo tardi. Altrimenti, se qualcuno ci legge,
da qualunque altra parte del mondo, vi prego: siamo sotto assedio dei
fascisti. Veniteci a liberare!

—>>>La foto è solo una delle splendide immagini di Hidden Side che da tempo scrive su Noblogo giusto di questi argomenti, approfondendo in maniera particolare la questione della discriminazione dei Rom. Vi invito a leggerlo QUI

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


13 Responses

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  1. sara says

    Io non amo le petizioni ma… ho trovato questo sul blog http://www.sivola.net/dblog.

    PETIZIONE
    NO alla schedatura etnica dei Rrom, con o senza impronte digitali

    Il ministro dell’interno italiano, il leghista Roberto Maroni, ha
    annunciato recentemente la sua intenzione di procedere con il rilievo
    delle impronte digitali dei Rrom che si trovano in Italia, compresi i
    bambini. Con deplorevole cinismo, giustifica questa misura
    discriminatoria con la necessità di proteggere i minori!

    La proposta è stata stigmatizzata da personalità italiane della
    politica e della cultura, dalla società civile, dall’Unicef, dalla
    Commissione europea e dal Consiglio di Europa. Maroni, tuttavia,
    continua a sostenere il suo progetto. Il governo Berlusconi è
    criticato in Europa e nel mondo democratico per le sue politiche
    persecutorie nei confronti dei Rrom. L’Indipendent ha definito questo
    suo atteggiamento, nell’editoriale del 27 giugno, “un raptus di
    crudeltà” e ha definito il ministro Maroni come un uomo “tristemente
    noto per il suo atteggiamento xenofobico”. L’editoriale si conclude
    con questa lapidaria considerazione: “Ogni atto di violenza popolare
    contro gli stranieri, ogni caso di discriminazione ufficiale nei
    confronti dei Rrom diminuisce la pretesa del Paese di essere
    considerato una nazione civile”.

    Siamo completamente d’accordo e diciamo NO a un atteggiamento che
    richiama gli anni più foschi della Storia europea e mondiale. Non
    dimentichiamo che i Rrom sono stati usati spesso come cavie per le
    politiche di persecuzione e sterminio, come quei bambini Rrom
    cecoslovacchi sui quali i nazisti sperimentarono lo Zyklon B, prima di
    utilizzarlo nelle camere a gas.

    Firmate la petizione contro la schedatura etnica dei Rom e impedite il
    ritorno della peste bruna:
    http://www.petitiononline.com/…971/petition.html

  2. Sandro kensan says

    @ Hidden side
    Ho visitato qualche giorno fa il tuo sito, ho lurkato un po’. Per quanto riguarda le attribuzioni della bellissima foto ho linkato la pagina su Flicker, vuoi che linki il tuo blog e metta il tuo nick name?

    La foto è in tutte le pagine del mio sito, per esempio:
    http://www.kensan.it/articoli/Fascismo_leggi_razziali.php

    @fikasicula
    continua così, il tuo blog è unico.

  3. Hidden Side says

    🙂 avanti insieme 😉

  4. FikaSicula says

    ciao a morgane e sandro (grazie per la costanza :))

    hidden side: vedo adesso ed è proprio ben fatto il tuo blog. ci proviamo infatti, si. facciamolo in tanti che più siamo e meglio è 😐
    per la foto: è bellissima e scusa se non l’ho attribuita correttamente. avevo indicato la pagina su flickr ma siccome sono cecata non avevo capito che era in relazione al blog. scusami ancora. adesso la attribuisco per bene 🙂
    grazie!
    a presto

  5. Hidden Side says

    Sono ormai alcuni mesi che parlo sul mio blog ( http://noblogo.livejournal.com/ ) di questa involuzione della società Italiana.

    Parlo di involuzione antropologica perché è proprio la “gente”, la maggioranza omertosa, connivente, paurosa, fascista, egoista, che ha votato questo governo in modo niente affatto casuale, la vera emergenza.

    Vanno raccolti i cocci ideologici, va ritessuto un tessuto sociale. E’ una sfida enorme e contro corrente.

    proviamoci, con l’angoscia addosso proviamoci …
    vi aspetto sul mio Blog.
    [ per inciso la foto che avete pubblicato è la mia 😉 sono contentissimo che giri su blog come questo, siate solo un po’ più prodighe con le attribuzioni 😛 ]

  6. Sandro kensan says

    Le impronte digitali da prendere ai ROM mi scandalizza e ho inserito l’immagine che hai messo nel tuo post in tutti i miei testi. Lurko spesso, scrivo poco ma ti seguo 🙂

  7. morgane says

    Che vergogna! Cosi’si criminalizza un popolo intero, senza contare che molti delinquenti sono italiani e molti di loro stanno in parlamento!

  8. FikaSicula says

    ciao car*,
    si bisogna far sapere, informare, darci un po’ da fare altrimenti – caro felipe – prima o poi toccherà a tutt* noi, ebrei, compagn*, gay, lesbiche, trans, donne.

    sara è vero che dobbiamo salvarci anche ricorrendo a modalità carbonare e stai certa che ci arriveremo dato che presto non potremo più neppure scendere in piazza.

    babi cara la storia del rom aggredito, quello che ha denunciato l’aggressione alla figlia, la conoscevo. è una vicenda atroce. una tra le tante.

    stiamo all’erta che ce n’e’ bisogno.

    abbracci a tutt*

  9. babi says

    aggiungerei anche questo mi sembra attinente (l’ho preso da qui http://isole.ecn.org/…tadino-romeno-di-etnia-rom):

    Milano: spedizione punitiva nei confronti di un cittadino romeno di etnia Rom ·
    La città di Milano è ancora teatro di una spedizione punitiva nei confronti di un cittadino romeno di etnia Rom, effettuata questa volta da agenti di polizia in divisa. Dopo l’aggressione avvenuta la mattina del 17 giugno nei confronti di Rebecca Covaciu – la bambina che si è aggiudicata il Premio Unicef 2008 per le sue doti artistiche – e dei suoi familiari, il19 giugno 2008, un altro pestaggio, ancora più violento e inquietante, ha colpito il papà di lei, Stelian Covaciu, missionario della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale. In seguito al primo episodio di matrice razzista il Gruppo EveryOne aveva lanciato un allarme internazionale, coinvolgendo i media nonché numerose personalità della cultura e della politica.
    Contemporaneamente i deputati radicali – Pd depositavano un’interrogazione urgente al Ministro degli Interni. Immediatamente dopo la nuova aggressione, Gina Covaciu, moglie di Stelian, chiamava ancora Roberto Malini del Gruppo EveryOne che, insieme a una responsabile dell’associazione milanese Naga, allertava un’ambulanza e le forze della polizia di stato, che accorrevano sul luogo dell’agguato e conducevano l’uomo, pieno di contusioni e traumi interni, sofferente e in stato confusionale, presso l’ospedale San Paolo, dove veniva sottoposto ad esami e ricoverato. E’ tuttora in prognosi riservata. Dopo aver allertato il Partito Radicale, che raccoglieva i particolari dell’avvenimento per agire a tutela delle vittime sul piano politico, il Gruppo EveryOne contattava la questura centrale per assicurarsi che le autorità formalizzassero la denuncia di aggressione ed effettuassero indagini scrupolose. “Quando Gina ci ha chiamato,” riferiscono i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, “era talmente agitata e disperata che faticava ad articolare discorsi comprensibili. Vicino a lei, Stelian si lamentava, pronunciando parole sconnesse. Quando la donna si è calmata, ci ha raccontato i particolari dell’agguato. Gli stessi energumeni che avevano picchiato, insultato e minacciato i Covaciu si trovavano ancora davanti a loro. Stavolta però erano scesi da un’auto della polizia, in divisa e armati di manganelli. Dopo la prima aggressione, la piccola Rebecca, che è una ragazzina molto intelligente e intuitiva, ci aveva già detto che gli aguzzini della sua famiglia indossavano guanti simili a quelli che indossano i poliziotti. Sospettavamo che avesse ragione, anche perché un numero crescente di Rom ci segnala di questi tempi un comportamento violento o intimidatorio da parte delle forze dell’ordine, ma speravamo di sbagliarci. L’ipotesi più grave, invece, è stata confermata dai fatti e gli agenti razzisti hanno colpito ancora”. Questa volta, però, la violenza degli uomini in divisa si è concentrata su Stelian. La loro azione brutale si svolgeva in piazza Tirana, nei pressi della Stazione San Cristoforo, dove la famiglia vive all’interno di un riparo di emergenza, fatto di teli e cartone. “Gli agenti si sono avvicinati all’uomo,” proseguono i leader EveryOne, “e l’hanno apostrofato con un tono minaccioso: ‘Ci riconosci? Hai fatto un errore a parlare con i giornalisti, un errore che non devi ripetere’.
    Quindi hanno cominciato a picchiarlo con cieca violenza, sia con i pugni che con i manganelli, riducendolo in condizioni penose. Quindi, mentre Stelian era a terra, l’hanno insultato e minacciato: ‘Non raccontarlo a nessuno o per te saranno guai ancora maggiori’. Quando i due picchiatori si sono allontanati, Gina, i figli e alcuni concittadini di Stelian l’hanno soccorso. Lui si lamentava ed era in evidente stato di shock”. Intanto un’attivista sopraggiungeva sul posto e raccoglieva numerose testimonianze da parte dei Rom che vivono nei dintorni della stazione di San Cristoforo, che confermavano le parole di Gina Covaciu ovvero che due poliziotti in divisa, scesi da un’auto della polizia, erano gli autori del violento pestaggio. “E’ necessario che si ponga fine a questa persecuzione,”
    concludono gli attivisti, “perché il diffondersi dell’odio razziale, di cui sono latori politici e numerosi media, ha scatenato una sequenza impressionante di atti di violenza nei confronti dei cittadini Rom….

    Per ulteriori informazioni:

    il Gruppo EveryOne e l’ Associazione Nazionale Thèm Romano ONLUS, sede nazionale di Lanciano (CH) per il COORDINAMENTO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONE SA PHRALA – OGNI PERSONA è TUO FRATELLO
    http://www.everyonegroup.com
    http://www.associazionethemromano.it

  10. Felipe says

    Che bello, dopo i rom toccherà a noi! Finalmente qualcuno che ci degna di un pò d’attenzione!

  11. Sara says

    … volevo scrivere “salvarci” al posto di “lottare” scusate…

  12. Sara says

    Insomma ci meritiamo proprio questa deriva indegna… Secondo me, nessuno può venirci a salvare, siamo noi che dobbiamo lottare non solo dall’indifferenza e dall’ipocrisia, ma soprattutto da quel male causa di tutti i mali che è l’ignoranza.
    Far sapere, anche se c’è il rischio di tornare alle modalità carbonare, è la prima strategia valida.

  13. Rosario says

    Hai ragione: l’Italia ha un problema, è indifferente. Ma ne ha un altro, non so se più grosso e doloroso, ma c’è: l’ipocrisia. Siamo tutti contro i clandestini, ma lavorano CLANDESTINAMENTE da nord a sud nelle fabbriche senza un diritto; siamo tutti contro la cattiva politica, ma il PLURIPREGIUDICATO politichetto di turno siede lì, comodo.
    Molti sono antifascisti, ma conoscono il 25 aprile solo perchè non si lavora. Grazie a blog come questo si può cercare di aprire gli occhi agli italiani.