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Torino: teatro forum per parlare di violenza contro le donne.

A Torino le compagne del csoa gabrio
(ma è una riflessione che coinvolge tutto il centro) stanno provando ad affrontare la questione della violenza contro le
donne nel quartiere San Paolo, a partire dallo spunto di un evento che
hanno organizzato nel cortile delle case popolari vicine.


Sul tema
, segnalo anche il link di una lettera che hanno scritto due persone che hanno vissuto accanto alla donna assassinata dall’ex marito qualche giorno a Torino e che è stata pubblicata su La Stampa.
La lettera dimostra con chiarezza quanto siano poco prese in
considerazione le donne che denunciano e quanto invece si lascino a se
stesse, in balia dei loro assassini senza che nessuno si sforzi di fare
qualcosa di più.


E’ importante
che una
riflessione del genere coinvolga un centro sociale. Lo è perchè
impegnarsi sul fronte della violenza contro le donne è un impegno serio
che esorta chi vi si dedica anche a fare in modo che in uno spazio di
socialità liberato la violenza non avvenga mai e le regole siano
chiaramente espresse contro ogni forma di sessismo e di molestia.


Perchè
nei centri
sociali succede di vedere un uomo prendere a schiaffi una donna.
Succede anche di assistere a comportamenti sessisti e molesti.
Succedono tante cose ma questi comportamenti vengono talvolta
tollerati, anzi non ci si fa proprio caso perchè la questione non
coinvolge chi abita quello spazio in una riflessione attenta. Eppure
sarebbe normale immaginare che in un centro sociale non dovrebbe essere
dato accesso ai sessisti esattamente come si fa con i fascisti.


Sono convinta
che se in
un centro sociale entra un neofascista di sicuro non gli si rende la
vita facile. Invece i sessisti passano spesso indisturbati, perchè
tanto non si considera l’antisessismo o la questione della violenza
come una discriminante fondamentale. Così si finisce per negare uno
spazio di socialità alle donne che si vivranno le serate organizzate
dentro i centri sociali esattamente come se le vivrebbero in una
qualunque discoteca/macelleria dove una donna che balla per molti
equivale a tanta bella carne in esposizione.


Un centro sociale
invece
dovrebbe davvero essere un luogo naturale in cui le donne maltrattate
possano rifugiarsi, possano trovare aiuto. Che questo non significa che
consegnano le loro vite nelle vostre mani. Perchè succede spesso che le
donne vittime di violenza tornino dal loro carnefice. Significa
soltanto che dovrebbero poter avere più luoghi rifugio, più punti di
riferimento. Più persone che non carichino le loro già difficili vite
di ulteriori aspettative che una volta deluse finiscono per causare una
rottura e dunque nuova solitudine. 


Il non sessismo va praticato
.
L’impegno contro la violenza alle donne non può restare solo pura
teoria. Bisognerebbe fare qualcosa. Dai corsi di autodifesa a mille
altre cose, perchè è una questione che ci riguarda.

A Torino ci stanno pensando e per il 25 maggio è prevista una iniziativa. Sotto vi copio tutte le informazioni. 

*********** 

Domenica 25 maggio 08

csoa Gabrio
in collaborazione con l’associazione Liberattori presenta:
Teatro Forum  De-Genere

 

La
cronaca ci parla quotidianamente di violenza contro le donne, ma ne
parla come se il pericolo fosse semplicemente  la strada, la notte,
l’extracomunitario. Ma sappiamo bene, e le statistiche lo confermano,
che il rischio per le donne arriva proprio dalla normalità, la violenza
sta nella casa, nella coppia, nella famiglia. La prima causa di morte
per le donne tra i 16 e i 44 anni è la violenza da parte di mariti, ex
mariti, compagni, ex compagni e conoscenti. Con questo spettacolo ne
vorremmo parlare insieme convinte che unite si possa combattere la
violenza, autodeterminandoci.

Le compagne del Gabrio

Lo spettacolo inizierà alle ore 17 nel cortile delle case popolari di via Chianocco.
Dopo lo spettacolo aperitivo gabriolese

Teatro Forum
è una della forme in cui si articola il metodo del Teatro
dell’Oppresso. Consiste nella messa in scena di una situazione di
ingiustizia, di oppressione, di conflitto e nel tentativo del pubblico
di trasformarla positivamente sostituendosi al protagonista-oppresso.
Ogni idea viene provata attivamente in scena, gli spettatori diventano
"spett-attori" e possono sperimentarsi in prima persona come attori del
cambiamento.

Forum De-Genere
Il Forum, partendo da due situazioni di coppia culturalmente accettate
dalla nostra società , mira a svelare l’oppressione di genere e
l’ipocrisia che si nasconde dietro ad una quotidianità 
rispettabilmente violenta.

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.


2 Responses

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  1. FikaSicula says

    ehi blazar :)))
    ma non che non esageriamo. ti giuro che parlo di cose che abbiamo visto e vissuto.
    poi certo, è ovvio che il clima più spesso è assolutamente più vivibile che in una discoteca ma il punto è proprio che nei luoghi di condivisione sociale alcune cose non dovrebbero proprio accadere e farle notare forse è il modo migliore per non consentire nessuna forma di sessismo.
    un gran saluto

  2. blazar says

    Carissima, ho letto con molto interesse e ti sostengo. Vorrei dire però, che per quella che è la mia esperienza, anche nei centri sociali che più incarnano la natura di “discoteche dei poveri” -ruolo tutt’altro che disprezzabile, IMHO, ma ci sarebbe da discuterne- non si respira mai la stessa aria che giustamente hai definito “da macelleria” nei posti “sani” in cui il sistema vorrebbe rinchiudere i giovani nel weekend, salvo poi lamentarsi con qualche sporadico servizio ai telegiornali, se succede qualche disgrazia. Per lo meno, l’atmosfera che si respira è più paritaria. Ricordo certe serate a ballare a torso nudo davanti alle casse… uomini, donne, rastoni, tipe senza la maglietta… tutti presi dalla musica: certo magari anche con una piacevole sensazione di promiscuità suscitata da quell’essere tutti sudati, tutti stretti insieme, tutti a percepira la vibrazione del beat nello stesso modo… quasi ipnotico. Eppure nessuno che ci prova veramente, nessuno che ci prova insistentemente. Nessuno che ci prova in maniera molesta! La riesci ad immaginare una situazione del genere in una qualsiasi discoteca da fighetti?!?

    Beh, quello che si può dire, piuttosto, è che nonostante la situazione sia migliore che altrove, persino lì succedono incidenti legati al sessismo. Persino lì residui di sessismo riescono a farsi strada. E certamente è più osteggiato il fascismo nelle sue forme aberranti e palesi che non il sessismo: come dici giustamente, uno schiaffo ad una ragazza può essere considerato una “normale litigata fra fidanzati.” In tanti anni per fortuna non ho mai assistito a scene del genere e solo una volta ho visto un diverbio peraltro relativamente contenuto fra due uomini… Però… succede anche lì, e non dovrebbe, giusto ricordarlo!