Le femministe e le lesbiche che hanno dato inizio al percorso di lotta contro la violenza maschile sulle donne con la manifestazione del 24 novembre e hanno continuato con la due giorni di riflessione romana del 23/24 febbraio si danno ora appuntamento a Bologna per il 14/15 giugno.
Si tratta di un’altra due giorni che si concentra ancora su quell’argomento – la violenza contro le donne – affrontato in tutte le sue angolazioni. Il percorso si sta definendo e costruendo a partire dalla assemblea lesbica e femminista di Bologna. La discussione sulla due giorni si sta tenendo nella mailing list Sommosse e lo strumento web che sarà utilizzato per la comunicazione sarà anche il già noto blog Flat.
Tra le cose ancora da definire è invece già chiaro che ci sarà quindi un momento di analisi trasversale sulla violenza contro le donne, di attenzione sulla questione della comunicazione (già affrontata il 23/24 febbraio con un tavolo apposito), di elaborazione sull’antifascismo, antisessismo e antirazzismo. Approfondimenti, date, luoghi e orari certi non appena l’assemblea avrà concluso i passaggi necessari all’organizzazione.
In coincidenza della due giorni: la notte di sabato 14 giugno, a partire dalle 22.30 a Porta Santo Stefano a Bologna, in gemellaggio con la manifestazione femminista e lesbica di Parigi che si terrà contemporaneamente, potremo partecipare ad una Manifestazione notturna contro la violenza maschile sulle donne. Sotto trovate il documento di indizione e tutte le informazioni.
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SABATO 14 GIUGNO ‘08
Manifestazione notturna contro la violenza maschile sulle donne
in gemellaggio con la manifestazione femminista e lesbica di Parigi che si terrà la stessa notte.
Concentramento ore 22.30 a P.TA S.STEFANO – Bologna
Camminiamo insieme di notte, per non farci calpestare di giorno!
Le ragazze, le donne, le femministe e le lesbiche riunite in assemblea cittadina a Bologna, chiamano tutte le altre ad una Manifestazione notturna
che si snoderà per le strade della città, in gemellaggio con le femministe e le lesbiche di Parigi, sulle stesse parole d’ordine.
Le aggressioni maschili sono la 1° causa di morte e di invalidità permanente per le donne di tutto il mondo. Questa violenza non conosce
classe nè etnia, né religione, né appartenenza politica, anzi le conosce e le attraversa tutte.
La paura alimentata dalla notte fa ombra alle violenze del giorno ma per noi è chiaro che le violenze non hanno orario e sono ovunque:
nelle case per strada, al lavoro…
Quando usciamo di notte siamo considerate a disposizione degli uomini e ci muoviamo in uno spazio (bus, strade, bar…) cosidetto neutro, ricoperto di
immagini di donne “accessibili”, che alimentano, banalizzano e sostengono la “cultura” dello stupro.
Coniderate spazio pubblico e quindi interdette dallo spazio pubblico!
La violenza maschile contro donne e lesbiche deve essere riconosciuta come problema politico e sociale e non interpretata come marginalità privata,
relegando all’isolamento quelle che la subiscono.
Rifiutiamo la strumentalizzazione di queste violenze da parte del potere pubblico e politico a fini razzisti e di controllo sociale
(pacchetti sicurezza e legislazioni d’emergenza, ronde, videosorveglianza…)
Denunciamo la repressione poliziesca e le leggi di esclusione che rendono le donne ancora più precarie e più vulnerabili alle violenze maschili
Denunciamo la specificità delle violenze sulle lesbiche per il solo fatto che affermano la propria esistenza e si rendono visibili, si amano, si
riappropriano degli spazi e sfuggono al controllo degli uomini.
Manifesteremo contro tutte le violenze patriarcali che attraversano lo spazio pubblico e quello privato della famiglia
Manifesteremo contro la paura e il senso di colpa inculcato dalla cultura e dall’educazione
Manifesteremo per denunciare le violenze, gli stupri e i femmicidi
Manifesteremo per per la libera circolazione nelle città di giorno e di notte
Ci riprendiamo lo spazio pubblico attraverso una pratica collettiva ed autodeterminata,
senza bandiere né partiti perché siamo autonome e responsabili!
Siamo forti e fiere siamo solidali e arrabbiate!
Prendiamoci la strada e la parola per affermare come ragazze donne lesbiche e femministe , la libertà di decidere per noi sempre e ovunque!
Invitiamo tutte….ad esserci con presenza e parola (cartelli, striscioni messaggi voce…..)
SABATO 14 GIUGNO ‘08
ALLE H. 22.30 concentramento P.TA S.STEFANO
Camminiamo insieme di notte, per non farci calpestare di giorno!
Sebbene condivida il tuo ragionamento generale circa il processo di criminalizzazione di una categoria (ah e anche la parte del “‘passo indietro” 😀 ) qui stiamo parlando di una violenza che ha un carattere ben preciso e sarebbe ipocrita non individuare in un certo genere e in una certa sottocultura i responsabili.
Più che parlare di violenza ROM, parlare di violenza maschile assimilabile a parlare di violenza fascista.
Mi pare che in quel caso nè io nè te ci facciamo problemi ad usare nomi e cognomi, “criminalizzando” una categoria.
Ecco. Non riconoscere che gli stupri alle donne li fanno gli uomini è come dire che le aggressioni ai compagn* non li fanno i fascisti. Ci saranno sicuramente uomini che non stuprano, e si spera siano di più dei fascisti che non menano ma c’ho non toglie che è quella la categoria ed è quella la sottocultura che manda avanti tale odio
ciao, ciao!
davide grazie per la solidarietà . si tratta comunque di una manifestazione di sole donne. se funziona come per il 24 novembre immagino che se vuoi partecipare dovrai metterti in coda al corteo.
ciao
ciao
essendo uomo non vado matto per i sentimenti anti-uomo. capisco però che vengono indotti dalle perpetue violenze, abusi, discriminazioni da parte dell’uomo sulla donna.
benché eterosessuale, sono oserei dire quasi femminista. mi rendo conto delle diseguaglianze che la nostra società impone fra i due sessi e sono assolutamente contrario.
vorrei sapere se alla manifestazione notturna del 14 a bologna sono benvenuti anche i maschi?
Ciao Fuoriposto, vorrei brevemente sottolineare che quando si parla di
violenza maschile sulle donne, non si individua una “categoria” sociale tout
court, si individua però una categoria politica che non viene ahinoi
riconosciuta come tale proprio da molt* compagn*. La violenza maschile non
viene riconosciuta come violenza politica proprio perchè sessuata, sottratta
alla formulazione neutra per cui politica è ciò che vale indistintamente per
tutt*.
La violenza sulle donne è maschile, questo è il passo uno, va distinta,
differenziata, poi, per tornare alla cara formulazione “neutra”, è un
problema dell’intera società , delle persone tutte (ma dopo che le persone
tutte abbiano condiviso il primo passaggio, con tutte le riflessioni
necessarie).
Ciao!
barbara
fuoriposto ne abbiamo già parlato. dire che i maschi ammazzano le donne non è come dire che tutti i rom sono brutti e cattivi. semplicemente perchè è assolutamente vero che sono i maschi ad ammazzare, stuprare e massacrare le donne.
se tu neghi questo evidentissimo fatto neghi una verità .
il femminicidio è praticato da uomini e la cultura patriarcale li sostiene. non si può prescindere da questo.
puoi pure dire che quella cultura viene veicolata da tutt* ma sono gli uomini che ammazzano e la violenza è di stampo maschile.
altrimenti di che violenza stiamo parlando? chi sarebbero gli autori dei delitti?
lo so che non sei d’accordo. io invece non sono d’accordo con te, dovrai pur fartene una ragione :)))
ciao
ALT! 🙂
qui non si sta parlando di affrontare una “parte del problema” nel quadro di un ‘analisi numerica del fenomeno e proporre un set di soluzioni orientate alla realtà che andranno ad incidere naturalmente proprio laddove più si ha l’oppressione,
qui si parla (e lo si è fatta dall’inizio della campagna) della volontà politica di presentare un’impostazione volta a individuare nel “maschile” il problema.
Impostazione sessista che risalta ancor di più, nella capacità di distinguere che ha carettizzato le compagne decidendo di non-criminalizzare l’immigrato(giustamente).
Però tale impostazione è un procedimento simile a quello della Destra berlusconiana quando, di fronte al problema della criminalità , parla di “problema immigrazione” ,
un procedimento già altre volte visto e consistente in:
1-l’ analizzare il problema presentandolo come questione di “categorie” e non di strutture socio-culturali
2- l’ accentuare l’attenzione non sulle vittime ma sugli autori dell’oppressione
3- il restringimento degli oppressori ad una sola categoria
ciò a mio parere costituisce un problema non piccolo.
chiaramente , tutti sappiamo che il grado di pericolosità di questa forma mentis nelle Destre è ben maggiore sia per il potere parlamentare e mediatico, sia per la sua maggiore sinergia con la cultura “tradizionale e volgare” italiana, sia perchè il maschio italiano medio è in posizione di forza mentre l’immigrato è normalmente in posizione estremamente debole.
cmq, su queste tematiche ,
contestazioni teoriche a parte,
sempre un passo dietro alle compagne
che c’è anche una bella vista 😉
fuoriposto sulla storia dell’incarnazione del male (roba binaria, etc etc) sai che sono d’accordo con te (che abbia contribuito alla gara xenofoba comunque non ci credo neppure se me lo dimostri perchè abbiamo così poco spazio di divulgazione delle idee e siamo le uniche che vengono definite fanatiche anche da te) ma questa è solo una battaglia che parla di violenza maschile contro le donne e non di violenza in generale.
è un aspetto e quindi per forza di cose la questione va trattata in questo modo.
su cosa penso rispetto a queste iniziative poi lo sai perchè hai seguito tutto il dibattito sul 24 novembre.
le lotte comunque esigono anche momenti di lotta separata non necessariamente anti-maschio.
sono punti di vista.
quello di chi sta organizzando l’iniziativa va in una direzione ben descritta nel comunicato. si tratta di separatismi ampi. niente politicanti, niente fascisti, niente razzisti, niente maschi che fanno pacchetti sicurezza in nostro nome.
è una posizione chiara. puoi condividerla o meno ma è un punto di vista.
per mio conto io continuo a non essere separatista anzi il separatismo per me non è un problema ne’ una esigenza. lotto per le donne, con le donne e con chiunque voglia lottare in quella direzione. separata oggi e mista domani.
da laica… perchè non è una religione, un dogma e io non devo scegliere.
al solito, nel commento c’è qualche errore( ma credo si capisca il concetto)
il linguaggio esprime dei memi sessisti (anti-maschio) che dovrebbero rendere la manifestazione irrecepibile per chi è di Sinistra.
Un buon fine non legittima un mezzo sbagliato e dattoso: se poi il tutto si riduce ad una manifestazione , ha sostanzialmente il ruolo dannoso di diffusore di tali memi ( senza alcuna possibilità di influenza sull’attività parlamentare ).
Bisognerebbe interrogarsi , a questo punto, se favorire “incarnazioni del male” anche nelle persone di Sinistra , non abbia avuto un gioco nel creare una forma mentis particolarmente recettiva verso la cultura xenofoba che oggi imperversa in Italia e “nella naturalezza” con cui una parte dell’elettorato abbia votato Lega(forse, non a caso, travaso di voti che ha riguardato proporzionalmente più la cosidetta Sinistra radicale abituata all’idea identitaria/comunitaria ed al gioco dell’indignazione criminalizzante che l’area moderata non destrorsa)
saluti