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Ladyfest per tutt@

Dal 15 al 18 maggio a Madrid ci sarà la Ladyfest spagnola. Saranno presenti 14 gruppi nazionali e internazionali, conosciuti e nuovi, alcuni di sole donne a altri misti, però tutti hanno lo stesso criterio di celebrazione della cultura femminista e della musica che affronta questioni di genere. Sarà uno spazio di riunione, dibattito, solidarietà, autogestione e rivendicazione.


In questa edizione
del Ladyfest suoneranno gruppi di genere folk o punk. Ci saranno esibizioni di musica elettronica e quelle di cabaret. Ci sarà anche una sessione di microfono aperto del quale tutte le donne potranno approfittare per esprimersi in musica liberamente.


In Italia
l’anno scorso abbiamo avuto il fantastico Ladyfest torinese. Sono proprio loro a dirci cos’è un Ladyfest:

È un festival autogestito da e per ladies (femministe, etero, lesbiche, transgender, ecc.).
È femminista perché vuole dare visibilità alla loro cultura (in senso esteso) e sviluppare/incoraggiare la loro autonomia.

È DIY:
do it yourself, cioè gestito fuori dalle meccaniche commerciali, da
sol@ o collettivamente, senza rapporti di gerarchia nell’organizzazione
e cercando di eliminare la separazione tra chi è attiv@ nella cultura e
chi la consuma.


È un concetto aperto: tutti i ladyfest (in varie
città dell’Europa e degli USA) sono gestiti in modo diverso secondo la
volontà delle persone che lo organizzano. A Torino, abbiamo deciso di
rimanere indipendenti, non chiedendo sponsor o sovvenzioni pubbliche,
ma organizzando cene o serate benefit, giusto per pagare le spese di
viaggio delle partecipanti da fuori Torino. Abbiamo invitato ladies di
vari posti d’Italia ed Europa che hanno in comune di condividere un
approccio femminista, queer e DIY in quello che verranno a proporre al
ladyfest.

È un momento di scambio di saperi e
di tecniche: ci saranno banchetti con info, brochure, fanzine e anche
workshop (canto, video, cucina vegan, danza, etc.) in cui si potrà
imparare a fare delle cose insieme.

È una festa!
Vogliamo divertirci, allora venite anche voi ai concerti (electro,
punk, hardcore, jazz, garage,ecc.), alle proiezioni di film
(documentari e fiction a tematiche femministe e queer), allo spettacolo
di danza, alle serate danzanti!


LADIES, AUTONOMIA, FESTA!

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Nel frattempo a Pavia
altre fantastiche grrrl stanno organizzando – per settembre 2008 – un altro Ladyfest tutto italiano. Seguite il loro blog per sapere quando dove e come si tengono gli eventi benefit che servono proprio a mettere insieme risorse per costruire un’altro Ladyfest autogestito.


Eccovi
un pezzo che parla di loro:

Il Ladyfest arriva a Pavia!
Scritto da Monica Negri

Il
primo Ladyfest esordisce nell’Agosto del 2000 ad Olympia (Washington –
USA) come festival no profit autogestito da volontari, per dare impulso
alla musica e alle forme d’arte femminili. L’idea di dare voce alla
creatività delle donne si sviluppa in uno spazio che, sebbene abbia
un’impronta femminile, è di fatto aperto a tutti, “perchè un modello di
società dove ragazzi e ragazze sono comprimari ed hanno la stessa forza
nell’affermare le proprie idee e la propria identità è senz’altro più
bello e più giusto”.

È quanto ci dice Fege, una delle
organizzatrici del Ladyfest2008 a Pavia che, insieme ad un affiatato
gruppo di amiche ha dato il via a quest’avventura. La maggior parte di
loro ha un background musicale: “Mari è la batterista degli Hi Fevers,
ma anche musicoterapeuta e molto impegnata nel sociale; Sara è una
cantante chitarrista pavese, il suo progetto musicale si chiama Emily
Plays (www.myspace.com/emiliplays), scrive su Rumore e lavora per MTV;
Elisa è stata bassista delle Queen Beee, fa parte di numerose
associazioni culturali ed è la nostra magica found raiser; Alice è
novarese, si occupa di hand-craft, fotografie di ambientazione dark;
Silvia e Fosca sono anche loro sarte DIY, hanno partecipato a vari
eventi sull’artigianato DIY, tra cui il Rebel8 di Milano; poi c’è
Susanna che si occupa di grafica e Marina, riot grrrrl convinta, che
per anni ha gestito una rete di riot grrrrl in Italia (riot grrrrl
Italia)”. La stessa Fege è riot grrrrl oriented, ha fondato e gestisce
il sito Italians grrrrls play it better
(www.geocities.com/theladytourwebsite) sul rock femminile in Italia, è
stata cantante e chitarrista delle Queen Beee (www.queenbeee.cjb.net) e
ora è cantante e chitarrista degli Hi Fevers
(www.myspace.com/thehifevers).

Il movimento delle ragazze in
rivolta (riot grrrl), in cui appunto si inserisce il Ladyfest, ha
beneficiato molto dell’interessamento da parte di una ragazza italiana
che qualche anno fa ad Amsterdam ha organizzato un appuntamento con il
festival. Si tratta di “Manu, bassista e cantante dei Mexican Holiday,
una vera forza della natura che da anni vive in Olanda ed è una
promotrice instancabile delle riot grrrl/queen. E’ stata lei che ha
spinto le ragazze italiane, tramite una mailing list che aveva fondato,
“rrragazze” (una intelligente traduzione libera di “grrrrl” di riot
grrrrl) ad associarsi, aiutarsi, fare qualcosa insieme, costituire cioè
una scena” da cui far scaturire la forza della creatività femminile. Le
“rrragazze” del Ladyfest pavese sono in contatto costante con lei, con
Valeria “che ha organizzato il primo LF a Caserta nel 2005”, ma anche
con Severine e Anto, “le due fantastiche Ladies che l’anno scorso hanno
dato vita al LadyFest Torino”, da cui certo traggono consigli ma con le
quali istituiscono anche una rete di collegamento tra quelle realtà che
coinvolgono le donne in Italia ed in Europa: un fumetto di Federica Del
Proposto (http://fumettisottovuoto.splinder.com) sul rock femminile
sarà quest’anno la loro fiaccola olimpionica attraverso tutti i
Ladyfest d’Europa.

Il segnale che Fege & grrrls intendono
lanciare in occasione del Ladyfest da loro organizzato è innanzitutto
quello di un terremoto culturale, un’esigenza che le ragazze sentono
innanzitutto a livello personale. Fege ci racconta: “Parlando per
me…ho sempre voluto fare un Ladyfest da quando ne ho sentito parlare!
Ho come l’impressione che prima mi mancassero le capacità e la
possibilità di pensare a questa cosa, che è sì autogestita e piccola,
ma è anche grande a livello di aspettativa. Poi una sera ho pensato che
le mie amiche sono le ragazze più in gamba che conosco, allora, perché
no?” Così si è sviluppato il concept di questo “evento, per così dire
spontaneo, anarchoide, autogestito, senza trademark o licenze…. Le
mie amiche ed io abbiamo semplicemente ritenuto di poter dare voce e
spazio ad una serie di cose di cui ci premeva parlare, e così abbiamo
deciso di organizzarlo. Dopo pochi giorni dall’apertura della pagina su
myspace abbiamo ricevuto talmente tante email di incoraggiamento e
stima, che questo non ci ha fatto altro che pensare che eravamo sulla
giusta strada!”

Eccoci dunque al programma: si parlerà di
sessualità e salute, di immigrazione, di tecnologie, ma anche di
immagine (del resto siamo nell’età dell’occhio – direbbe Francesco
Casetti): “ci interessa proporre una visione alternativa alle
imposizioni della moda” e dell’estetizzazione contemporanee “del tipo
‘devi essere magra, devi essere alta’ etc…noi siamo belle così come
siamo!: da qui la proposta anticonsumistica dedicata al baratto di
abiti usati e alla creazione di capi personalizzati a partire dal
vecchio guardaroba, ma soprattutto alla rivalutazione di sé stessi”. Il
Ladyfest pavese non sarà ovviamente separatista, molte delle band che
suoneranno sono infatti miste; per gli incontri si prevede un livello
orizzontale: “non si tratterà”, dice Fege, “di lezioni del tipo
maestra/alunna ma tutti i partecipanti potranno dire la loro ed
insegnare qualcosa agli altri”.Da ultimo, “il Ladyfest è per la maggior
parte autofinanziato, perché non vogliamo”, torna a dire Fege, “nessuna
ingerenza o condizionamento in ciò che vogliamo proporre, quindi stiamo
raccogliendo fondi attraverso i concerti che organizziamo. Proprio
stasera, 27 marzo, ci sarà un benefit per il Ladyfest al Thunder Road
di Codevilla (PV) e vedrà sul palco tre ottimi gruppi femminili, le
Cherry Lips di Verona, che propongono un rock n’roll molto vicino al
glam, le Dissolutio, pop punk di Cesena e una giovanissima e
promettente band di Voghera e le Dynamis, ex Viledacs. Questo è uno;
naturalmente cercheremo di fare molti altri benefit, anche per dare la
possibilità di suonare a tantissimi gruppi che ce l’hanno chiesto.

Ma quando si terrà il Ladyfest? L’appuntamento è previsto “per il secondo week-end del settembre prossimo”.


Rrragazze e Rrragazzi vi aspettiamo!!!

Posted in Fem/Activism.