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Il fascismo non è una questione di ordine pubblico

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Update: Lunedi 5 maggio in via Leoni a Verona alle ore 20.00 sit-in di protesta contro le aggressioni fasciste.

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Lo dicevamo tutt*. Quando c’e’ tanta prudenza nel definire nazionalità e identità degli aggressori è sempre una questione "politica", se di politica in questi casi si può parlare. Si tratta di gentili fanciulli [QUI le loro foto] che vengono da ambienti vicini al "Fronte veneto skinheads", agli ultrà tifosi della Hellas Verona e a Forza Nuova, cioè quell’area capeggiata da Roberto Fiore. Proprio quella di cui parla il film Nazirock censurato prima dell’uscita nelle sale. Proprio quella che si è presentata alle ultime elezioni concorrendo alla possibilità di occupare qualche posto in parlamento. Forza Nuova dal canto suo minaccia querele e nega che vi sia una associazione tra la vicenda e l’organizzazione. La stessa cosa fa Il Fronte veneto Skinheads. Negano tutti, fascisti al governo e fascisti che ne stanno fuori.


Si tratta perciò di fascisti
che hanno avuto il tempo di "fuggire all’estero" mentre uno si è presentato spontaneamente a confessare l’aggressione avvenuta a Verona (altri due sono stati presi nelle ultime ore). Si tratta di ragazzotti ITALIANI di BUONA FAMIGLIA che hanno quasi ammazzato un ragazzo perchè non ha loro offerto una sigaretta, almeno così si dice. Si tratta forse degli stessi individui che poi urlano di voler pensare alla nostra sicurezza. Che avendone la possibilità accopperebbero un immigrato e che tanto gentilmente si propongono come unici difensori dell’onore patriottico degli organi genitali femminili.

Tutto ciò avviene nella Verona governata da Tosi, quello della "tolleranza zero", un leghista dal pugno di ferro che vuole cacciare gli e le irregolari persino dagli asili, mettendoli assieme ai bimbi delle ragazze madri perchè ree di non avere una fede al dito. Avviene in Padania, dove tutti i problemi sarebbero causati dagli immigrati, mentre gli "italiani brava gente" sarebbero solo quelli che fanno qualche marachella una volta ogni tanto.


Tutto ciò
avviene mentre a Milano si è celebrata una sentenza contraria al saluto romano quando questo si fa a Piazza San Babila, ovvero in luoghi che evocano un legame con la cultura riesumata del vecchio partito fascista. Sarei curiosa di capire perchè mai lo stesso saluto romano in Piazza del Campidoglio, che certamente evoca una indimenticabile Marcia su Roma, invece sarebbe quasi un divertente elemento di folklore.


Tutto ciò
avviene mentre un parroco si permette di vietare che si canti "Bella Ciao" dentro la chiesa in cui vorrebbe essere celebrato il funerale di un partigiano. Così la famiglia ha annullato il rito funebre e ha seppellito il partigiano resistente con rito civile. 


E’ questa l’Italia nostra
, con una capitale che oramai "appartiene" alla destra che inizia con il ritorno al cinema autarchico e continua con lo smantellamento delle cose fatte dalla precedente amministrazione, con un governo nazionale che neppure si è insediato e già da’ il via ad una stagione feudale in cui manca solo lo ius prime noctis perchè il ritorno al medioevo sia completo, con una chiesa che si oppone "cristianamente" a tutto meno che alle aggressioni violentissime messe in atto dai fascisti di ieri e di oggi, con una opposizione di sinistra che deve smettere di latitare schierandosi con i più forti.


Per le strade
c’e’ una sinistra orfana, senza protezione politica, che non cerca e spesso non vuole legittimazione istituzionale, ma che comunque ricorda ogni giorno quanto siano irresponsabili questi "adulti" comodamente schierati in zone moderate. Ci sono persone che combattono o che provano a vivere con coerenza che vengono svendute ai fascisti per mancanza di convinzione politica, per quest’atteggiamento inutilmente repressivo che ci colpisce tutti solo perchè apriamo conflitti, perchè agiamo in zone scomode di dissenso che nessuno vuole attraversare. Persone che vengono processate e magari punite perchè non stanno ordinate e in fila per due mentre vedono i fascismi prendersi pezzo per pezzo la democrazia per servirsene e farla a pezzi l’attimo dopo.


Come mai
i gruppi eversivi di destra, i gruppi neonazisti, i gruppi neofascisti non vengono mai accusati di ricostituzione del partito fascista? Come mai la destra è sempre protetta da un clima di impunità che continua a trattare questi omicidi o queste aggressioni come fatti occasionali, come degenerazione di risse, come cose che non hanno una radice politica e culturale precisa? Come è possibile che a destra e nel centro sinistra avvengano forme di delegittimazione di ogni tipo a carico di militanti di sinistra senza che chi le compie si renda conto che sta avallando aggressioni fasciste di ogni tipo?


A chi va imputata
l’aggressione di Verona, gli omicidi a Milano, quello di Renato Biagetti a Roma se non agli stessi che hanno sminuito, sdoganato fascismi, o ricondotto gli omicidi politici a semplici risse giovanili (Veltroni in testa)?


Che ogni aggressione
pesi su chi politicamente non se ne vuole assumere la responsabilità perchè se c’e’ in giro gente che può permettersi il lusso di finire a botte un ragazzo solo perchè ha idee diverse dalle loro, perchè non risponde a caratteristiche da loro "preferite", è un problema politico prima, culturale e sociale poi. Ma certamente: Il fascismo NON E’ una questione di ordine pubblico

—>>>Ogni tanto, se potete, date un’occhiata a quest’osservatorio sulle gesta fasci/naziste. Vi accorgerete che il fascismo non è morto, anzi… 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio.


4 Responses

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  1. cicci says

    ciao fragolini!!!
    vi hanno bevuto?

  2. gianni says

    Si chiama Raffaele Dalle Donne e frequenta il Liceo Classicio
    2Scipione Maffei” il 19enne simpatizzante dell’estrema destra neo-
    nazista che ieri si è presentato dal pm Rombaldoni ed ha reso piena
    confessione dell’aggressione di Nicola Tommasoli a Porta Leoni. Dalla
    tarda mattinata di ieri lo studente è in carcere a Montorio con
    l’accusa di lesioni gravissime. Altri due giovani che sarebbero già
    stati individuati, sarebbero fuggiti in Austria dopo il pestaggio.
    Dalle Donne è un ultras dell’Hellas, colpito da un provvedimento che
    lo tiene lontano dagli stadi, e fa parte della lista di indagati per
    i pestaggi in centro del 2006 e 2007

  3. claudio. says

    sono amareggiatissimo per questo fatto…
    ero preocuppato dal 1 maggio, sentita la notizia, immaginavo, che era un aggressione fascista, ma
    speravo di sbagliarmi, e invece no, e qui come al
    solito in italia, a pensar male ci si indovina.

    Spero che questo ragazzo c è la faccia, per lui, e per tutti noi che amiamo la liberta e l uguaglianza.

    tornando a questi personaggi, non so che dire son talmente, incazzat* che non riesco a scrivere altro, se no glieno dico di tutti i colori, per cui mi fermo cosi, vogli farmi un giro nei blog, di forza nuova, e affini, se ci riesco…..come al solito, lo stato, e le nostre forze dell dis-ordine, permettono far questo e altro a questi personaggi, Nazi.sti. fascisti, poi che lotta per un mondo migliore, e terrorista, no??

    un saluto al blog. e a tutti/e. voi.

  4. Gianni says

    quando uno di questi neofascisti ammazza qualcuno o aggredisce qualcuno (e qui si tratta di persone che aggredivano i venditori di kebab e tutti quelli che assumevano comportamenti secondo loro poco consoni…) nessuno mai riconosce la responsabilità politica di quel gesto. come se non ci fosse chi inneggia alla xenofobia, al razzismo, chi proclama idee di pulizia etnica.
    ma in fondo questi agiscono in un clima di assoluta impunità e anzi pensano che gli spetterà un riconoscimento. se un ex picchiatore fascista è diventato sindaco della capitale per loro come minimo ci sarà la presidenza della repubblica…

    a verona non è la prima volta che succedono queste cose, anche se di minore gravità. cose risapute e tollerate.
    ecco cosa diceva una settimana fa il sindaco tosi della tifoseria di cui faceva parte il neofascista:

    Sanzione Hellas Verona: Tosi e Sboarina
    di Redazione Web (del 15/01/2008 @ 18:09:40, Sezione sport)

    “Per quanto ci risulta, i cori da stadio di domenica scorsa dei tifosi dell’Hellas Verona a Sesto San Giovanni non avevano impronta razzista ma l’intento, con espressioni certamente non condivisibili, di stigmatizzare il comportamento di alcuni calciatori della Pro Sesto che, ai loro occhi, simulavano infortuni per perdere tempo”. Questo il commento del Sindaco di Verona, Flavio Tosi e dell’assessore allo sport, Federico Sboarina, sulla decisione della Lega di serie C di far effettuare a porte chiuse la prossima gara interna della squadra veronese. “Rincresce che quell’episodio sia stato sufficiente – hanno aggiunto – per comminare ancora una volta una punizione sproporzionata all’Hellas Verona e per appioppare un’etichetta razzista a una tifoseria, forse con l’intento di estenderla a un’intera città che razzista non è, non è mai stata né mai lo sarà”.

    tratto da L’Adige, settimanale di Verona – on line