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A Palermo nessuna agibilità politica per la reincarnazione di savonarola

Update: Come sapete, ieri Giuliano Ferrara è stato a Palermo e anche lì è stato pesantemente  contestato. Ci sono stati lanci di uova, ortaggi e accensioni di fumogeni. La Digos ha identificato 28 persone, tra i manifestanti, che sono state denunciate per turbativa di riunione di propaganda elettorale: rischiano una pena da 1 a 3 anni di reclusione ed una multa da 309,87 Euro a 1.549, 37 Euro. Le organizzatrici ribadiscono il concetto che "nessuno può parlare sui corpi delle donne e non saranno le denunce a tappare loro la bocca!" [Su questo e sulla giornata palermitana audio e foto su InfoAut.org]

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Alla fine ferrara è stato costretto a ripiegare su un luogo veramente "alternativo". Doveva fare il suo comizio in chiesa e proprio lì era stato convocato un presidio. Così era stato organizzato come in molti altri posti d’italia. Invece la curia gli nega lo spazio e dichiara persino che c’e’ una norma che vieta l’uso delle chiese per le campagne elettorali (norma che evidentemente, tranne qualche eccezione, non viene rispettata). La stessa cosa era avvenuta a Mantova. A Palermo però il candidato locale della lista pro life se l’e’ un po’ presa

Insomma sono finiti,
ospiti del forzitalioto sindaco di palermo, nell’ex chiesa sconsacrata,
ora "Nuovo Teatro Montevergini", che è stato un centro sociale per
tanti anni sino a che il comune non l’ha rivoluta indietro per
restaurarla e farla diventare spazio di altro genere (che fine ingloriosa per un luogo di cultura il dover ospitare l’enorme deretano di G.F.). Il posto sta vicino piazzetta della canna (si chiama proprio così)
che è un luogo di ritrovo per tante persone. Da lì si snodano vie e
viuzze strapiene di pub, associazioni culturali, locali in cui mangi il
kebab o bevi il the’ e fumi il narghile’. Di sicuro, che io sappia, non è stato un
punto di rifermento per cattolici integralisti, a meno che non fossero
infiltrati tra la folla sinistrorsa.

Image Hosted by ImageShack.usForse ora è una zona un
po’ più fighetta ma è roba troppo africana per fare da cornice seriosa
all’avanzare delle "truppe per la vita". Anzi, se non fosse stato pieno
di polizia, poteva capitare che gli ululati di ferrara venissero
coperti dal tam tam dei bonghi e che le narici degli intervenuti potessero essere deliziate dall’aroma della marijuana che si librava nell’aria. Proprio un luogo di perdizione, non c’e’ che dire [:)P]. Pensate poi che qualche vicolo più giù, nel bel mezzo della Vucciria, tanti anni fa i compagni e le compagne della facoltà di medicina aiutavano gratis, come scelta di militanza politica, le donne che abortivano clandestinamente a non morire. 


Immaginate così
una casba, una città
vecchia piena di vicoli stretti, aria tiepida, colori nitidi e le mura
color sabbia rossastra a sottolineare i contorni dell’architettura araba. In quel
luogo ferrara è stato accolto di soppiatto. Il posto non è stato noto
sino ad oggi pomeriggio. La zona era già interamente transennata e
strapiena di forze dell’ordine. 

Image Hosted by ImageShack.us
Il punto è che ferrara a
palermo non ha avuto cittadinanza ne’ dalla chiesa, che di fatto lo ha
fatto "spostare", ne dalle donne e dagli uomini che lo hanno obbligato
a stare nascosto in un posto "sconsacrato" chiuso tra i vicoli. Le
donne e gli uomini che hanno preso parte al presidio hanno occupato
quelle stradine, hanno subìto cariche e hanno riaffermato il diritto
alla contestazione, poi hanno continuato lungo corso vittorio emanuele
cosicchè da un appuntamento liberticida si è invece ottenuta una
occasione di piazza in difesa dei diritti delle donne e della laicità.

Il resto ve lo faccio raccontare dal comunicato che vi dice per filo e per segno com’e’ andata. 

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Uova, pomodori e fumogeni contro Giuliano Ferrara ed i suoi sostenitori…la polizia carica.

Dopo l’annuncio, fatto solo un giorno prima, di un comizio di
Giuliano Ferrara a Palermo, abbiamo messo in piedi rapidamente una
mobilitazione che ha portato da subito un risultato: la curia ha negato
lo spazio alla lista aborto no grazie" che doveva effettuare un
incontro in una chiesa del centro di Palermo, per i possibili
disordini. Da subito abbiamo lanciato un Presidio e’ oggi appena
arrivati al concentramento abbiamo trovato una zona blindata e
militarizzata da centinaia di poliziotti e carabinieri che bloccavano
tutti i lati d’accesso alla struttura dove era stato spostato
all’ultimo secondo, il comizio elettorale antiabortista.

 Dopo una serie di Blocchi stradali fatti su c.so vittorio emanuele, che
hanno mandato in tilt il traffico cittadino, le compagne ed i compagni
di Palermo sono riusciti ad arrivare attraverso alcuni vicoli proprio
di fronte l’ingresso del teatro "nuovo montevergini" dove si teneva
l’iniziativa…
Nonostante il massiccio schieramento di polizia e carabinieri a
proteggerlo appena è arrivato, Giuliano Ferrara, è stato sommerso di
uova, fumogeni e pomodori. A questo punto sono partite due cariche di
alleggerimento della polizia, ne sono seguiti dei tafferugli che
comunque non ci hanno impedito di mantenere il presidio e di attendere
con slogan l’uscita di Ferrara…


Ma lui ed i suoi (un centinaio all’interno del teatro) non escono per
oltre tre ore ben oltre la durata dell’incontro, per paura delle
contestazioni. Ferrara infatti verra’ fatto uscire a sera inoltrata da
una porticina secondaria scortato da centinaia di poliziotti… i suoi
sostenitori, usciti dalla porta principale, sono stati oggetto di un
fitto lancio di uova e pomodori… nonche’ da insulti di ogni tipo…
Poi ci siamo spostati nuovamente in c.so vittorio emanuele, arteria
principale della città bloccando ripetutamente il traffico fino a sera
inoltrata.

Una grande giornata di lotta che ha visto Palermo come tutta l’Italia
negare l’agibilità politica a chi pretende di decidere sopra i nostri
corpi ed i nostri desideri.

Assemblea delle Compagne
Centro Sociale ExKarcere
Collettivo Universitario Autonomo.

—>>>Per la rassegna stampa sulla giornata di mobilitazione leggete su Info Aut Palermo

—>>>Leggi anche su: Kom-pa.org 

Posted in Anticlero/Antifa, Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio.


2 Responses

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  1. il Russo says

    Nel day after dell’uscita su Mangano di Dell’Utri voglio dirlo a tutti quelli come me del nord: siete voi la vera Sicilia!

  2. mfprpalermo says

    martedì 8 Aprile Palermo

    Arriviamo in corso V.Emanuele, una delle vie pricipali del centro storico di
    Palermo alle 17,30 e scopriamo che il posto dell'”incontro” non è più
    l’Oratorio previsto (veniamo a sapere dopo che la Curia non ha dato il
    permesso) e che tutta la baracca si è trasferita in un vicoletto interno di
    fronte dove vi è il Nuovo Teatro Montevergini (ex chiesa
    sconsacrata).L’ingresso del vicolo naturalmente è già pesantemente
    presidiato da poliziotti in divisa e agenti in borghese e il teatro risulta
    troppo distante.

    Andiamo avanti e cerchiamo di aggirare l’ostacolo entrando in una viuzza
    successiva, non presidiata, e arriviamo velocemente nella piazzetta
    antistante il teatro già transennata e con un folto cordone di polizia ma lì
    la posizione è alquanto favorevole avendo la visuale piena dell’ingresso del
    teatro.
    Al nostro arrivo i poliziotti iniziano ad agitarsi sbarrando ancora di più
    il passaggio, vogliono controllare gli zaini e le borse, non glielo
    permettiamo affatto.

    Sono intanto le 18,00 e inizia un po’ di movimento davanti il teatro,
    usciamo allora il nostro striscione largo quanto tutto il vicolo “IL DIRITTO
    D’ABORTO NON SI TOCCA LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA” e dei pannelli di carta
    con su scritto “LA DONNA NON E’ UN’INCUBATRICE IL FETO NON E’ UNA PERSONA” “
    CI DITE DI FARE FIGLI E POI MANCA IL LAVORO, I SERVIZI. LE CASE”,
    distribuiamo il volantino a chi nel frattempo si avvicina dal vicolo, alcune
    lavoratrici di una scuola vicina si avvicinano e ce lo chiedono.

    Arrivano nel frattempo le compagne e i compagni dei centri sociali con
    striscioni e pannelli e il vicolo si riempie.
    Da lì inizia un coro di slogan che durerà di seguito per circa due ore in
    in’atmosfera combattiva e determinata caratterizzata dalla presenza di
    diverse/i giovani: ” IL CORPO DELLE DONNE NON SI TOCCA LO DIFENDEREMO CON LA
    LOTTA” “L’INTEGRALISMO NON E’ LONTANO IN ITALIA ABBIAMO IL VATICANO”,
    FERRARA FERRARA SEI UN MAIALE MA QUALE MORATORIA SEI UN ABORTO SOCIALE”,
    “ABORTO CALNDESTINO PROFITTI DI MILIONI E’ QUESTA LA MORALE DI PRESTI E
    PADRONI” “FERRARA CAROGNA RITORNA NELLA FOGNA”, “ANTICONCEZIONALI PER NON
    ABORTIRE ABORTO LIBERO PER NON MORIRE”, “FASCISTA REAZIONARIO STAI ATTENTO
    NON HAI FATTO I CONTI CON LE DONNE IN MOVIMENTO”…

    Gli slogan diventano ancora più forti all’arrivo dello squadrista
    mediatico/politico e scoppia il parapiglia: lancio di uova e fumogeni rossi
    accesi, ferrara esce dalla macchina tutto rannicchiato su sè stesso e si
    rifugia dentro il teatro, i poliziotti si lanciano subito contro la
    transenna spintonandoci e minacciandoci a destra e a manca di rompere teste
    e sferrare pugni, cercando di toglierci lo striscione che tenevamo ben alto
    e visibile, non ci riescono e rispondiamo al loro attacco tenendo la nostra
    posizione e denunciando sempre più forte lo stato di polizia al servizio del
    moderno fascismo, clerico fascismo e moderno medioevo che avanza. Tutti
    all’unisono “MA QUALE LIBERTA’ MA CHE DEMOCRAZIA QUESTO E’ UNO STATO DI
    POLIZIA”.

    Ferrara alla fine non è uscito dall’ingresso principale ma è scappato da una
    porta laterale.

    Dopo aver continuato per un po’ a fare slogan e a gridare “VERGOGNA” a chi
    usciva dal teatro correndo cercando di schivare il nuovo lancio di uova e
    pomodori abbiamo raggiunto velocemente il corso principale bloccando il
    traffico per una buona mezz’ora con gli striscioni aperti e spikerando
    contro i “fedeli” ferrariani che di corsa si allontanavano dal vicolo.

    IL DIRITTO D’ABORTO NON SI TOCCA LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA

    movimento femminista proletario rivoluzionario palermo

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    ELEZIONI: PALERMO, UOVA E POMODORI CONTRO SIMPATIZZANTI FERRARA

    Palermo, 8 apr. (Adnkronos) – Nuovo lancio di uova e di pomodori all’uscita
    dei simpatizzanti del direttore de ”Il Foglio” Giuliano Ferrara dal
    teatro Montervergini di Palermo, dove il leader del partito ‘Aborto? No
    grazie’ ha tenuto un comizio elettorale. Il giornalista e’ stato fatto
    uscire da una porta secondaria per evitare di incontrare i manifestanti, che
    da due ore sono davanti al teatro Montevergini, anche se tenuti dietro le
    transenne.
    Erano circa 300 le persone che hanno seguito Giuliano Ferrara all’interno
    del Montevergini. Man mano che escono dalla struttura vengono accolti dal
    lancio di uova e di pomodori, oltreche’ di epiteti vari. Numerosi i
    poliziotti e i carabinieri presenti.
    (Ter/Gs/Adnkronos)